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Mi sveglio svogliatamente, non ho più un motivo per cui andare a scuola con entusiasmo, prima mi spingeva il fatto che vedevo Layton, che lui era lì ad aspettarmi. Manca da un paio di giorni a scuola e io a parte un'email in cui diceva che stava bene e che era a New York non ho saputo più nulla, non so dove sia adesso, cosa stia facendo in questo momento.
Mi metto le prime cose che capitano e nemmeno mi trucco.
Esco di casa e il solito tragitto con Shane e Hirys sembra più noioso, stanno discutendo come al solito, sono davvero buffi, ma in questo momento la voglia di ridere è pari a zero.
Mi mancano quegli occhi celesti e profondi, pieni di sicurezza e capaci di metterti in soggezione con un solo sguardo.
Mi mancano i suoi capelli platino che gli ricadono sul viso quando si piega per scrivere qualcosa sul quaderno.
Arrivati a scuola mi siedo al mio banco.
Come mi aspettavo quello di Layton è vuoto e dentro di me si accende la tristezza e la delusione, non so perché, mi aspettavo che non ci fosse ma la minima speranza c'è sempre.
La lezione è noiosa e a volte mi capita di girarmi, sperando di trovare lo sguardo di Lui puntato su di me, come fa sempre quando si annoia, ma invece trovo solo un banco vuoto e freddo e dietro di esso una mia compagna di classe che ridacchia con il suo compagno di banco.
Finita la lezione mi alzo e mi raggiunge Derek, con una faccia strana.
< come va? > mi chiede abbracciandomi.
Io lo stringo forte al petto e in quel momento i miei occhi rilasciano lacrime calde che mi scorrono sul viso e finiscono sulla sua maglietta grigia.
Non so nemmeno perché sto piangendo, insomma, non è che sia morto, è solo a New York, starà tornando a casa ora...
< bene > gli rispondo tirando su il naso e asciugandomi la mano con la grossa felpa verde scura che mi sono messa.
< non avevi mai pianto perché non vedevi Dylan > mi fa notare Derek.
< beh.. Dylan c'era sempre > gli dico io per sdrammatizzare.
< quando era partito per la Russia con suo fratello?! Sono stati via un mese, Layton è via solo da qualche giorno > mi guarda storto.
Io non rispondo, non ho voglia di controbattere, a dire il vero non ho voglia di fare assolutamente nulla, mi siedo e scrivo i compiti che ha scritto il prof alla lavagna,nessuno lo ascoltava, non so perché ma la campanella è una sorta di interruttore che fa spegnere l'udito quando un professore parla, nessuno se lo fila e tutti vanno a chiacchierare fra di loro.
< comunque, Shane mi ha detto che è a casa adesso, qui a Carmel, è tornato, domani sarà a scuola > mi avverte Derek.
Mi cade la penna e alzo immediatamente lo sguardo su di lui, in faccia a stampato un sorriso tutto fiero per aver dato questa notizia. Non vedo l'ora di fargli una sorpresa dopo e di andare a trovarlo, voglio assolutamente rivederlo.
< grazie > gli dico comprensiva alzandomi dalla sedia e abbracciandolo.
< e ora su con la vita Cokel! > ride per quello che ha detto e se ne va.
...
Arrivo a casa e corro verso camera mia, butto lo zaino dove capita e mi dirigo in bagno, mi do una rinfrescata al viso e mi metto un filo di mascara.
In un attimo sono fuori casa e sto andando da Layton, il tragitto sembra allungarsi ogni passo che faccio, è sempre stato così lungo?!
Calpesto le foglie dai colori giallo rosso e arancione, bagnate dalla pioggia che è caduta in questi giorni e che ha contribuito a rendere il mio umore pessimo.
Layton aveva detto nell'email che mi doveva parlare appena tornava, quindi utilizzerò questo come scusa, non voglio dirgli che sono venuta solo per vederlo perché mi mancava troppo.
Oltrepasso un gruppo di ragazzi che camminava troppo piano per i miei gusti.
Intravedo il cancello vecchio stile, quello che fa da contrasto con l'immensa casa, mi avvicino e quando sto per entrare nel cancello vedo Layton in salotto dalle vetrate della casa, un'enorme sorriso si espande sul mio volto nel rivederlo così spontaneo e rilassato che però si spegne immediatamente e lascia spazio a una voragine nel petto appena vedo arrivare una bella ragazza slanciata con il fisico perfetto, dei capelli lucidissimi nero corvino che gli arrivano alle spalle e che gli danno un aspetto sbarazzino.
Si avvicina ridendo a Layton con due tazze in mano, lui ne prende una e si gira ridendo verso la vetrata, ed è lì che mi vede.
Sul suo volto si spegne il sorriso e si intravede la sorpresa impaurita che ha quando i nostri occhi si incrociano.
Rimango immobile a guardarlo mentre si alza velocemente e la ragazza lo segue non capendo cosa stia succedendo, lo vedo correre verso di me, ma in quel momento il mio corpo scatta e si gira, inizio a correre verso un posto non preciso con l'unico scopo di far sparire quell'immagine dalla mia mente.
Mi siedo in una altalena, ad un parco non lontano da casa di Layton, ma non credo che ci sia il pericolo che venga qua, preferirà sicuramente stare con la sua modella perfetta e non con una ingenua come me.
Mi fisso le scarpe che ho bagnato correndo e prendendo inevitabilmente delle pozzanghere quando sento dei passi avvicinarsi verso di me.
Alzo lo sguardo che percorre tutto il corpo del ragazzo, scarpe nere, pantaloni anch'essi neri, una felpa rossa le cui maniche sono tirate su facendo mostrare i tatuaggi sul braccio destro, il mio sguardo si alza ancora e vedo il viso, lo riconosco subito, quel piercing centrale sotto le sue labbra sta veramente bene, i capelli color cenare sono coperti dallo stesso cappello, sopra di esso il cappuccio della felpa, con cui l'avevo visto la primissima volta.
I suoi occhi così particolari e indimenticabili mi fissano e io mi asciugo immediatamente le lacrime agli occhi.
< non pensavo che ti avrei rivisto in questo stato bambolina, però non ti allarmare sei sempre bellissima > mi dice Hyram con il suo sorriso perfettamente dritto e splendente.
< non credo di essere bellissima in questo momento e neanche mi interessa esserlo > dico frustata, questo ragazzo ha il potere di farmi entrare il nervoso in un secondo ma di farmi sentire un pizzico di malinconia quando se ne va.
< il tuo amico riccone ti sta facendo del male, lo sapevo > mi dice avvicinandosi
< è il mio ragazzo - non so più se lo sia a questo punto - e non mi ha fatto del male>
< e perché sta qui a piangere su questa vecchia altalena? > mi dice avvicinandosi ancora di più, il suo corpo è imponente di fronte a me e io non posso fare a meno di guardare i suoi zigomi, che si vedono ancora di più adesso che mi sta guardando e la sua ombra gli delinea.
Appoggia la sua mano sulla mia guancia e con il pollice l'asciuga meglio, quel contatto mi fa rabbrividire e mi riporta alla mente Layton che fece la stessa cosa quando ero appena stata a casa di Dylan.
< togli le mani dal viso della mia ragazza!! > urla Layton che sta correndo verso di qua ed in un attimo spinge Hyram per terra.
< che cavolo fai idiota! > urla anche Hyram, si rialza e guarda se i suoi vestiti sono sporchi.
< che cavolo fai tu... Ma te sei quello del McDonald's > si ricorda Layton che si gira verso di me con aria affranta e preoccupata.
< in persona, e quella dev'essere la tua amante>
Mi giro nella direzione in cui punta il dito di Hyram e vedo arrivare trotterellando la ragazza di prima, ciò mi riporta a sentire quella voragine e i miei occhi si riempiono di lacrime, decido di andarmene per ridurre al minimo l'umiliazione.
Layton mi prendo il braccio e io mi giro di scatto, una lacrima finalmente scende rendendomi la vista che prima era appannata. Il suo sguardo è simile a quello di un cane bastonato, pieno di scuse. Strattono il braccio e mi allontano, per un secondo volevo tornare indietro solo per ripristinare quel contatto che infondo, mi mancava da morire.
< Asam giuro non è come pensi! > sento urlare dietro le mie spalle da Layton e scoppio in un enorme pianto.

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