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Mi sveglio, sono ancora in trans e ci metto un po' a capire dove mi trovo. I miei occhi socchiusi percorrono la parete di camera mia tappezzata di foto d'infanzia e la mia scrivania colma di fogli, matite, libri per la scuola e vestiti... insomma, la solita confusione che c'è ogni fine settimana.
Un corpo caldo e sudato appiccicato al mio mi ricorda che  Layton è venuto a casa mia a dormire, perché troppo ubriaco per tornare a casa.
I suoi genitori sono molto severi su questo punto di vista e sicuramente se Brenda, sua madre, l'avrebbe visto in quello stato gli avrebbe fatto passare la sbornia solo con un'occhiata.
L'osservo dormire tranquillo con il viso poggiato sul mio petto e il suo braccio che mi circonda la vita, accarezzo dolcemente i suoi morbidi capelli platino... ieri sera mi ha detto che mi ama, per la prima volta.
Non posso fare a meno di pensare alla prima volta che me lo disse Dylan, ero felice si, ma non come quando quelle parole sono uscite dalla bocca di Layton, il mio sorriso si è allargato senza il comando del cervello, mi sentivo quasi in imbarazzo da tali emozioni mai sentite prima... il cuore che accelera e la voglia di baciarlo, voler fermare quell'istante perfetto per godermelo a pieno.
Sposto delicatamente il mio braccio per andare in bagno suscitando un mugolio da parte sua.
Mi chino sul lavandino per lavarmi il viso ancora un po' truccato dalla festa di Halloween, quando sento delle mani calde posarsi su i miei fianchi, mi giro di scatto trovandomi faccia a faccia con dei grandi occhi celesti.
< scusami se ti ho svegliato > gli dico dandogli un bacetto sulla guancia.
< non mi dispiace essere svegliato da te, tranquilla > mi dice con voce impastata dal sonno, mi sposto lasciandogli spazio per lavarsi il viso, prendo lo spazzolino ci butto sopra il dentifricio e inizio a lavarmi i denti, porgo uno spazzolino di riserva anche a lui, che di solito è nel cassetto,  e mi ringrazia mettendo il dentifricio sopra di esso.
Le sue labbra adesso sono ancora più rosse e carnose del solito.
< adesso però devo farmi la doccia, quindi devi uscire > gli dico cercando di fare la seria, non mi riesce molto visto che sta sghignazzando sotto i baffi e ciò fa ridere pure me.
< beh.. C'è un problema, anche io devo farmi la doccia > mi dice ancora sghignazzando.
< non pensarci neanche... Sei il mio ragazzo ma la doccia nuda con te non la faccio> gli dico con aria di sfida chiamando all'appello tutto il mio autocontrollo per non saltargli addosso in questo preciso momento, che ha i capelli tutti sbarazzini e un sorriso dolce da morsi.
< e chi ha detto che la doccia si fa nudi? > annuncia.
Non faccio a tempo a ragionare su questa frase che mi ritrovo sotto il getto d'acqua insieme a lui, i vestiti ormai bagnati fanno intravedere il suo fisico e pure il mio.
Mi bacia il collo ed è come essere in paradiso mentre l'acqua scorre su il mio corpo. Gli afferro il viso e gli mordo il labbro... con le mani che fa scorrere sulle mie costole mi fa il solletico e io inizio a ridere facendo entrare un po' d'acqua in bocca, la quale poi spruzzo sul suo viso per farlo smettere, ma ciò suscita l'azione contraria. Dopo aver fatto una faccia sorpresa inizia di nuovo a muovere le sue dita su di me.
Tra risate e baci sento bussare alla porta e mi assale il panico.
< Asam! Devo venire in bagno! Muoviti> urla il mio fratellino bussando alla porta. Ringrazio il cielo che sia lui e non mia madre o peggio... mio padre.
< tra un minuto esco, torna in camera dai, faccio veloce! > urlo per farmi sentire.
Appena sento i suoi passi allontanarsi guardo Layton che si sta reggendo a stento dal ridere.
Usciamo prima che Christian torni a reclamare il suo posto in bagno.
Vestiti e profumati scendiamo per fare colazione.
Appena siamo al piano di sotto sento un'odore di waffles, sicuramente preparati da mio padre.
< buongiorno > dico alla mia famiglia. Mia madre è a sedere a leggere il giornale mentre sorseggia il suo caffè, Christian è seduto accanto a mia madre, ha davanti un piatto di waffles con succo di mirtillo sopra, mio padre invece è in piedi rivolto verso i fornelli a cucinare quella bontà.
Mi siedo di fronte a mio fratello e invece Layton accanto, quando mio padre si gira sfodera un sorriso.
Ho sempre ritenuto mio padre un bell'uomo ha i capelli biondo scuro anche se alcuni sono bianchi, due belle spalle, degli occhi verdi, i quali io e mio fratello abbiamo ereditato e un sorriso accogliente, non so come fa un sorriso ad avere questa caratteristica, ma lui riesce a farti sentire a casa tua solo sfoggiando il suo sorriso sbilenco che io ho sempre trovato adorabile.
< spero abbiate fame ragazzi, ho preparato i miei buonissimi waffles> dice orgoglioso.
< modestia a parte ovviamente papà > rispondo io.
< non è modestia, è un dato di fatto, i miei dolci sono sempre buonissimi, vero Chri? > chiede a mio fratello impegnato a mettere in bocca una grande quantità di cibo, risponde si con la testa masticando.
Dopo essermi sorbita un quarto d'ora di chiacchiere sulla macchina del mio ragazzo, tanto amata da mio padre, saliamo in camera... Il mio telefono squilla ed è un invito di Derek, ci chiede se vogliamo andare a casa sua a vedere un film, ovviamente acconsentiamo.
Layton sfreccia veloce con la sua Porsche per arrivare a casa del mio migliore amico, la quale si trova nel centro della città, la mia invece vicino alla spiaggia.
< ehi, quanto ci avete messo? > chiede Hirys appena apre il portone.
< colpa di Asam > Layton mi guarda e sorride.
< ovviamente, dovevo aspettarmelo > dice scherzando la mia amica.
Sbuffo divertita ed entro.
La casa di Derek è molto piccola, ha il muro tappezzato da carta da parati a fiori, sua mamma è fissata con il vintage, a lui non è mai piaciuta, dice sempre che prima o poi le dà fuoco, ma infondo non condivide soltanto i gusti della madre, la quale ha arredato questa casa, che io personalmente trovo molto carina.
Ci sediamo sul divano e iniziamo a vedere Avengers, adoro questo film e l'avrò visto almeno venti volte, ma non mi dispiace rivederlo per la ventunesima.
...
Derek ci ringrazia di essere venuti a casa sua per il film mentre noi usciamo dalla sua casa e ci dirigiamo verso la macchina.
Layton va molto veloce e in un secondo siamo a casa mia, lo saluto dandogli un piccolo bacetto sulle labbra, faccio per scendere ma mi blocco.
< Asam che succede? > mi chiede Layton.
Non so se sto vedendo bene, ma sicuramente quella in fondo alla strada è mia madre, con un golf e delle ciabatte, come se fosse appena uscita e non avesse avuto il tempo per cambiarsi.
Sta parlando con un ragazzo, non riesco a capire chi è fino a quando mia madre non si sposta di poco, riconosco quella felpa, la felpa di Hyram, quella che mi ha dato per coprirmi dal freddo, le maniche sono tirate su, intravedo i tatuaggi sul braccio destro e questo mi dà la conferma che è lui.
Perché mia madre sta parlando con Hyram? E soprattutto... Come fa a conoscerlo?!
Layton mi guarda perplesso, io non gli rispondo, esco velocemente dall'auto e corro verso il portone di casa mia per non farmi vedere.
Sento il rombo della Porsche di Layton andare vie e io mi appoggio sul portone di casa.
Non ha senso che mia madre conosca Hyram...

Eiii, di cosa pensate stessero parlando la mamma Mary e Hyram? Ditemi se il capitolo vi è piaciuto, in copertina c'è un disegno fatto da una mia amica al computer di Asam! Spero che sia come ve la siete immaginata.
Baci baci A. ❤️

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