Dopo un'intensa giornata scolastica sono finalmente a casa, seduta sul mio comodo letto.
Le pagine di orgoglio e pregiudizio mi intrattengono mentre aspetto di cenare.
< Asy, la vuoi la pizza? > chiede mio padre.
Mi ha sempre chiamata così fin da quando ero piccola. Non mi piace poi più di tanto come soprannome ma non gli dico nulla, ormai ci ho fatto l'abitudine.
< e me lo chiedi pure? > rispondo io staccando gli occhi dal libro.
< capito, tra due minuti scendi > mi riferisce mio padre socchiudendo la porta.
È una cosa che proprio non sopporto, perché non può chiuderla per bene? Cosa gli costa? Metto il segna libro tra le due pagine e mi alzo diretta verso la porta, la spingo e la chiudo per bene, quando ritorno verso il letto guardo di sfuggita la finestra e lo vedo.
Guardo meglio sicura di aver visto male, ma no, lui è lì, fuori da casa mia.
Sta camminando su e giù per la via, tormentato forse da qualcosa.
Il suo braccio tatuato batte freneticamente sulla coscia e l'altro lo passa nei capelli biondi cenere scompigliandoli.
Lo osservo ancora un po', poi il suo sguardo si posa su di me inaspettatamente.
Un po' come quando ti giri senza motivo e puntualmente noti una persona che ti fissa, come se il tuo inconscio ti facesse girare proprio in quel momento preciso.
Ci guardiamo per qualche secondo, quando lui poi decide di cessare il contatto visivo e se ne va via veloce ancora sotto il mio sguardo vigile.
Cosa voleva Hyram? Perché ancora una volta era di fronte a casa mia?
Non faccio a tempo a stendermi sul letto quando sento una voce urlare dalla cucina.
Mia madre annuncia che è pronta la cena e io chiamo Christian ripetutamente a causa di quelle grandi cuffie che porta costantemente.
...
- Non ce la posso fare Asam, davvero!Il messaggio di Hirys è chiaramente riferito ad Amedeo, è venuto a trovarla senza preavviso qui, reclamando il suo amore ed ora è da un po' che la sta tartassando di messaggi ed accampato nel giardino fuori dal portone di casa sua. Derek sta decisamente andando fuori di testa per questa storia e ora pure lei.
- È ancora fuori casa tua? Rispondo.
- Si, non si smuove, mia madre sta chiamando i suoi genitori per fortuna.
- Che hanno detto?
- Che abbiamo poca pazienza, che Amedeo sta affrontando un periodo complicato e che dovrei scusarlo, rimettermi insieme a lui, almeno forse si riprenderà.
Comunque lo verranno a prendere per riportarlo a casa.
- Finalmente! Almeno Derek smette di tartassarmi con questa storia.Chiacchiero per un po' con Hirys, finché non mi arriva un messaggio di invito da parte di Layton, devo andare adesso a casa sua.
Non ci penso due volte ed esco di casa con l'autorizzazione di mia madre e un saluto da recapitare a Layton da parte di mio padre.
Percorro a passo svelto la via diretta verso Villa Klein calpestando le foglie cadute a causa dell'autunno.
Il vento soffia scompigliandomi i capelli ramati e riportandomi a quel sogno.
" l'ho scoperto anch'io da poco " ripeteva Hyram.
Cosa ha scoperto? E soprattutto è qualcosa a che fare con mia madre?
Le mille domande mi sovrastano e nemmeno mi accorgo di essere arrivata.
Busso alla porta di legno scuro quando una ragazza magra, dai capelli platino e con fisico statuario mi apre.
Daisy è davanti a me con tutta la sua bellezza e un sorriso a trentadue denti.
Subito dietro di lei, intravedo degli occhi verdi che mi fissano.
Dimenticavo che Sasha è ancora in visita a Carmel e vive, per ora, qui essendo una vecchia amica di famiglia.
< Rossa! Da quanto tempo non ti vedo in questa casa! > la voce sicura di Daisy si insinua nelle mie orecchie.
In effetti è da molto tempo che non vedo queste mura moderne tempestare di quadri, ma non mi è affatto mancata, visto la brutta esperienza che mi ha fatto passare Pyper.
Spero di non trovarla in giro per casa, mi rovinerebbe la serata.
< Pyper è fuori con un certo Dylan, Layton lo trovi di sopra, ti sta aspettando> annuncia Daisy come se mi avesse letto nel pensiero.
Ormai sono abituata a vedere il mio migliore amico, forse ex, con quella snob e santarellina. Non so cosa ci trovi di tanto speciale in lei, ma spero che non gli stia facendo il lavaggio del cervello con i suoi pensieri malsani.
Salgo le scale a chiocciola dirigendomi verso camera di Layton, arrivata busso e lui mi fa entrare.
Adoro la sua camera, così semplice ma particolare, non troppo grande.
I muri sono bianchi tranne uno, nel quale c'è un mosaico di un'onda forte e spumeggiante, è così affascinante come così tanti piccoli pezzi di pietra colorata vadano a formare un paesaggio.
Il pavimento è in parquet e tutte le cose sono perfettamente in ordine, a differenza di camera mia.
Lui è disteso a pancia all'ingiù sopra le coperte candide del letto intento a scrivere su un diario in pelle, a Layton piace scrivere i propri pensieri lì e io sono a volte curiosa di rovistare tra quelle pagine, ma non lo farò se lui non vorrà.
Mi siedo sulla sua schiena e delicatamente passo una mano su i suoi capelli platino aspettando che finisca di scrivere.
< stai comoda? > chiede lui appena finisce di scrivere, chiude il diario e lo mette dentro il cassetto del suo comodino chiudendolo a chiave.
< mm, decisamente > rispondo io.
Anche se stavo comoda sulla schiena di Layton mi sposto lateralmente ritrovandomi tra lui e il muro.
< domani mio padre è qui a Carmel e mia madre vuole conoscere i tuoi, va bene se venite a cena? > chiede lui.
Faccio cenno di sì con la testa ma non lo sto decisamente ascoltando, osservo le sue labbra carnose muoversi.
Mi avvicino piano arrivando ad un centimetro dalla sua bocca, sento il suo buonissimo e familiare profumo appropriarsi delle mie narici.
Finisce di parlare e si avvicina facendo unire le nostre labbra.
Il nostro bacio si fa più appassionato, le nostre lingue vanno a tempo l'una con l'altra, mi morde il labbro strappandomi un gemito strozzato.
Con una mossa veloce sono sopra di lui, le mie mani si spostano sul suo morbido viso.
Mi alza la maglietta e me la toglie, le sue mani si posano su i miei fianchi e con un movimento veloce, senza nemmeno rendermene conto mi ritrovo sotto di lui, adesso è lui ad avere il controllo.
Si sfila la maglietta bianca facendo mostrare il suo fisico asciutto, i pettorali sono ben definiti in confronto agli addominali.
Vederlo senza maglia mi riporta alla prima volta che l'ho visto a petto nudo, aveva appena fatto la doccia.
Mi ricordo perfettamente le gocciole che dai suoi capelli percorrevano le sue guance come una strada fino ad arrivare alla sua bocca, così carnosa e adesso così rossa dai baci.
Tutto ciò mi eccita ancora di più.
Mi slaccia dolcemente il reggiseno e io mi mostro nuda per la prima volta a lui, sbottona i miei pantaloni mentre bacia la mia pancia smorzandomi il respiro.
Le sue mani finiscono sul mio seno, che adesso, mi sembra così piccolo e insignificante dentro di esse.
Tolgo i suoi pantaloni lasciandolo con i boxer neri della Calvin Klein.
Fisso la sua erezione che si intravede e mi sento le guance avvampare mentre lui prende un preservativo dal secondo cassetto del comodino.
Non è la prima volta che faccio sesso, ma è decisamente la prima volta che lo faccio con Layton e ciò mi fa paura.
Il cuore inizia a battermi forte quando lui mi bacia il collo e i brividi mi percuotono la schiena.
Mi toglie le mutandine mentre io bacio piano il suo lobo e lo mordicchio provocando in lui leggeri e irregolari mugoli i quali fanno entrare dentro di me la voglia di andar veloce e di rendere tutto più eccitante, invece Layton va piano, delicato come una foglia, per godersi ogni più piccolo attimo e ciò mi fa volere ancora di più lui, ancora di più che succeda.
La mia testa va all'indietro e la mia bocca si apre ad un forte gemito quando lui entra dentro di me unendo in un patto infrangibile i nostri corpi nudi.ODDIOO! Che disagio scrivere la fine di questo capitolo :)
Spero davvero che vi piaccia ( e spero di aver descritto il meglio possibile la parte sessuale ).
Perché Hyram era fuori di casa?
Si scoprirà tranquilli ahahah
Baci baci A. ❤️
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Choose me
Teen Fiction|| completata Benvenuto nella vita di Asam! ( I personaggi presenti nel libro sono puramente inventati, se i nomi sono uguali a persone famose, i comportamenti e i caratteri presenti nel racconto non sono conformi alla persona reale ma frutto della...