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Siamo a fine novembre e non avrei mai pensato che sarebbe successo tutto questo.
Che io mi sarei messa con Layton, che a Pyper piacesse Dylan a tal punto da pensare che certi metodi mi allontanassero da lui e che soprattutto lui se ne andasse in capo al mondo con lei, lasciando me e Derek qua.
Mio padre sta decisamente meglio, ormai è da un po' di settimane che è ricoverato in ospedale e quindi tra poco lo dimetteranno, ma comunque dovrà usare le stampelle e riposarsi il più possibile anche a casa, quindi non faremo neanche il solito weekend in famiglia di ogni mese.
La campanella di ricreazione suona e la realtà torna veloce ai miei occhi, mi dirigo verso il mio armadietto e poi raggiungo Derek, Hirys, Shane e Jane fuori nel giardino della scuola.
Li osservo da lontano, stanno ridendo e i due fratelli battibeccano come sempre.
Decido di allontanarmi e di andare nella palestra della scuola, non ho voglia di rovinargli il buonumore.
Osservo in silenzio i ragazzi giocare a calcio, quando mi sento una mano sulla spalla.
Mi giro e mi trovo due occhi familiari puntati.
< Cosa stai facendo qua tutta sola? > apre il discorso Layton.
< Nulla, stavo solo guardando loro giocare a calcio > riferisco io.
Mi guarda stranito mentre io non distolgo gli occhi dal lucido pavimento della palestra.
< Dopo andiamo in Ospedale? > mi chiede lui.
È da una settimana che Layton viene con me a trovare mio padre e ciò mi fa davvero piacere. 
Annuisco e appoggio la testa sulla sua spalla e lui a sua volta appoggia la sua sulla mia facendomi un po' di solletico con i suoi capelli.
La campanella suona e mano per la mano io e Layton ci dirigiamo verso l'aula di biologia.
Mi siedo al mio posto un attimo prima che il professor Toshiba entri con il suo solito maglione colorato, stavolta viola, pantaloni color cachi e mocassini.
La lezione inizia e io non capendo nulla sull'argomento comincio a girovagare nella mia mente e mi fermo a pensare ad Hyram.
Quel ragazzo è inquietante, fin da quando l'ho visto ho pensato che avesse qualcosa di strano, quasi di familiare, ma non saprei dire cosa, appare sempre nei momenti meno opportuni, portandosi dietro la sua sicurezza e il suo fascino da cattivo ragazzo.
Non ha alcun senso vederlo nei pressi di casa mia, parlare con mio padre e mia madre, ma cosa vuole?!
Ora che ci penso bene, non l'ho mai visto prima di questi mesi a Carmel, probabilmente si sarà trasferito da poco. Non so nulla su di lui, può essere per caso uno stalker e adesso che si è trasferito per scappare dalla polizia ha trovato una nuova vittima, cioè io.
Al solo pensiero mi vengono i brividi e comincio a scarabocchiare sul foglio.
...
La mattinata finisce, io e Layton passiamo a prendere Christian a scuola per poi andare in ospedale.
Cammino per i corridoi tenendo per mano i miei " uomini " per poi arrivare nella stanza di mio padre.
Io e Layton ci sediamo su delle comode poltrone, messe a posta nella stanza e Chri invece sulle mie ginocchia, insieme aspettiamo che mio padre si svegli.
Che starà facendo adesso Dylan? Forse starà visitando la città con Pyper.
Mi rattrista il fatto che sia dovuto andare via per colpa mia e mi fa sentire tremendamente in colpa e responsabile di tutto ciò. Se ne è andato quando io avevo più bisogno lui, adesso che mio padre è qui, ho Layton si, ma lui cazzo è il mio migliore amico fin dall'infanzia e se n'è andato via, lontano, portando con se oltre che i suoi vestiti anche un pezzo di me e mi manca molto quel pezzo, lo rivoglio indietro.
Mi giro verso Layton e lo guardo, i suoi lineamenti perfetti sono contornati dalla luce che arriva dalla finestra, la sua bocca carnosa e il suo naso proporzionato al resto del viso, i suoi occhi con delle lunghe ciglia guardano in basso e mi rendo conto che quel pezzo è già stato riempito da una persona che non mi sarei mai immaginata qualche anno fa e sono felice di questo.
< Buongiorno > mio padre si sveglia e alza la stessa, ci guarda uno per uno.
< Quanta gente! > esclama, tutti noi ridiamo.
< I medici mi hanno riferito che tra una settimana tornerai a casa > gli dico con un sorriso.
< Oh bene! >
< Papà torna a casa!! > batte le mani Christian e sorride, lo prendo in collo e lo faccio sedere sul letto vicino a mio padre, lui lo avvolge con il suo braccio non rotto e lo stringe, poi rivolge uno sguardo a Layton che è un po' in imbarazzo, mi fa strano vederlo così, quindi sghignazzo.
< Allora Layton? Come sta la tua famiglia? > chiede mio padre.
Layton comincia a raccontare della sorella e di suo padre, io mi siedo sulla poltrona a leggere una rivista trovata già nella camera.


Ragazzi, scusatemi, questo capitolo è corto e noioso, ma mi serviva!
Presto succederà una cosa che spero vi lascerà di stucco.
Un bacio A.❤️

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