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Cammino più veloce che posso non sapendo neanche dove sto andando, inciampo un paio di volte e infilo inevitabilmente in qualche pozzanghera che aiuta a peggiorare il mio umore, mi strofino le mani su gli occhi, che non smettono di lacrimare,  per ridurre al minimo il disastro del trucco sbavato.
Sento dei passi dietro di me, sempre più vicini e io spero fortemente che non sia Layton.
Una mano mi si posa sulla spalla e io mi giro di scatto. Il braccio tatuato mi tiene fortemente e alzando lo sguardo vedo degli occhi ramificati verdi acqua che mi fissano con aria preoccupata e un po' affaticata per la corsa.
Lo guardo non capendo cosa vuole, non conosco nulla di lui, se non che è insopportabile e pieno di se. Qualcosa forse lo lega a me, ma non capisco cosa, fin dalla sera in cui ci siamo incontrati lui mi ha sempre chiamato con quell'orribile nomignolo, mi ha riportato a casa per paura di quei ragazzi e mi ha prestato la felpa quando ero tutta bagnata.
< Hei... Stai bene?! > mi fa lui
< tu che credi? > rispondo sarcasticamente.
< è un coglione, non ti merita davvero... Non dovresti versare così tante lacrime per uno così... >
< sinceramente non ne voglio parlare, voglio solo tornare a casa, nella mia camera e stare da sola >
< ti accompagno a casa > mi ferma lui appena ritorno su i miei passi.
< no, scusami >
...
Arrivata a casa mi butto sul letto e mi metto di lato immobile, chiudo gli occhi e ripenso al giorno in cui sono andata a casa di Dylan, ora so cosa forse ha provato quando gli ho detto quelle parole, quando probabilmente  ha immaginato la scena del bacio tra me e Lay.
Un'altra fitta al cuore mi trapassa e una lacrima mi scende, sinceramente è da poco che stiamo insieme, nulla in confronto a quanto tempo sono stata con Dylan, ma il poco tempo con Layton è stato intenso e le emozioni che provo per lui non sono paragonabili a quelle che provavo per Dylan, forse anche non rendendomene conto lo vedevo, nonostante i baci e l'esperienze passate con lui, come il mio migliore amico e basta.
Al solo pensare che quella ragazza potrebbe sfiorare le labbra di Layton mi viene un brivido e un'altra delle mille lacrime è lì, pronta per scorrere sul mio viso.
Qualcuno bussa alla porta e nel vedere la persona che entra la tristezza mi si scrolla un po' di dosso.
Hirys apre la porta e i suoi occhi grigio - azzurri hanno una forma preoccupata e triste, si avvicina a me senza dire una parola nel silenzio più totale, si siede sul letto e si distende di lato come me e mi circonda con un forte e caldo abbraccio.
< non ti preoccupare, passerà, ci chiarirai, vedrai, forse non è come pensi, forse è solo tutto un fraintendimento > mi sussurra, i suoi capelli neri mi sfiorano delicatamente le braccia.
< lo spero > dico singhiozzando.
La rabbia mi invade il cuore e un senso di possessione per quel ragazzo dai capelli platino si fa spazio in me e si cosparge in ogni vena del mio corpo.
Mi addormento tra le braccia calde della mia migliore amica e con gli occhi gonfi e bagnati, domani mattina dovrò pensare ad un modo per coprire le occhiaie che saranno marcate su di me.
...
< tesoro, so che vorresti restare a letto, è un brutto periodo ma ti devi alzare! > implora mamma Mary strattonando le coperte che mi sono portata fino sopra la testa.
< no! Mi rifiuto, oggi non ci vado > dico strattonando più forte le coperte.
Oggi ci sarà Layton e sinceramente la voglia di vederlo è pari a zero, come minimo si è portato dietro quella lì che sarà a battibeccare con Pyper... Oddio ecco, questo è un'altro motivo per non andare.
< se non ti alzi adesso chiamo tuo padre!> minaccia mia madre.
No, papà no! Cavoli l'ultima volta che mi sono rifiutata di fare una cosa mi ha preso di peso e mi ha portato con la forza, non voglio rivivere quel trauma ma voglio fare la dura.
< non mi alzo uguale > dico seria e convinta.
< va bene, TEEEEDDD! > urla mia madre per farsi sentire.
Il panico mi invade al sapere ciò che sta per succedere, così mi alzo e scatto veloce verso il bagno come un bambino e lascio vincere mia madre.
Si, perché per me è sempre una sorta di gara darle contro in tutto...
Riesco a sentire mia madre e mio padre ridere nel corridoio fuori dalla porta del bagno e anche io rido per ciò che è appena successo... Mi sembra quasi strano ridere dopo ieri ma adesso devo farmi forza.
Mi sciacquo il viso, mi trucco con il solito filo di eyeliner e un po' di mascara.
Metto un po' di fondotinta per coprire le occhiaie formate durante la notte e dalle continue lacrime che non smettevano di scorrermi sulla faccia.
Esco di casa e puntualmente al cancello ci sono Shane e Hirys ad aspettarmi.
È impressionante quanto questi due fratelli si somiglino e allo stesso tempo siano così diversi, stessi occhi grigio azzurri e stessi capelli marrone scuro, stesso sorriso dolce e scherzoso e stesse profonde fossette, di carattere invece sono  completamente diversi, Hirys ci mette un po' di più ad aprirsi, mentre a Shane viene naturale fare amicizia con tutti.
< buongiornoo > mi dice Shane e mi dà un colpetto sulla spalla.
< stai bene? > mi fa subito la mia migliore amica.
< si > rispondo semplicemente rivolgendole un sorriso ingannevole, infondo sto bene.... Finché non ci penso.
< bene! Perché questo venerdì c'è la festa di Halloween e ti voglio energica! > dice euforica battendo le mani.
Cavoli! Venerdì? È venerdì la festa? Io non ho pensato a nulla, accidenti e oggi è mercoledì, ho solo un giorno di tempo...
Shane la guarda come dire: questa è impazzita ragazzi.
< come ti travestirai?! > le chiedo, avrà già organizzato tutto e farà vestire Derek in modo simile a lei, per fare la coppia perfetta, quali sono.
< boh... Non so, pensavo ad un vestito da scienziata pazza > ride mentre lo dice.
< sul pazzo non c'è molto da lavorare, lo sei già di tuo! > la stuzzica Shane come sempre.
Lei lo guarda male e poi si rivolge a me con un sorriso che mi fa paura, ha in mente qualcosa.
< hai già pensato ad un vestito te? Immagino di no visto che sei una disordinata e non organizzata cronica, quindi ci ho pensato io... Ho già pensato a tutto! > dice lei velocemente.
< menomale ci sei te! Non sapevo già come fare... Quindi, da cosa mi vestirò? >
< da vampiro! Uuu ti ci vedo già, sarai un vampiro alternativo visto che hai i capelli rossi > annuncia lei.
...
Arrivati a scuola mi siedo sul mio banco e di seguito anche Hirys si siede accanto a me.
Arriva Derek che stampa un bacio ad Hirys e si avvicina a me per chiedermi se stavo bene, ovviamente lei gli ha riferito delle mie condizioni di ieri sera.
Nel banco dietro al mio, il banco di Layton, non c'è ancora nessuno e ciò mi rallegra un po', ma questo momento non fa a tempo a nascere che svanisce subito appena lo vedo entrare affianco di sua sorella.
Mi guarda con la fronte corrucciata e con i suoi occhi cerca di capire come comportarsi, il nostro contatto visivo mi fa tornare le lacrime agli occhi ma l'unica cosa che mi ferma è che non voglio mostrarmi debole di fronte a tutta la classe.
Da dietro senza girarmi sento la sedia di Layton andare indietro e poi lui che ci si siede sopra, poi... Un'improvviso tocco delicato sulla spalla mi fa sobbalzare è un brivido mi percorre la schiena e il fiato mi si mozza.
Mi giro,cercando di trattenere le mie emozioni, verso Layton.
I suoi occhi celesti mi implorano di ascoltarlo, è bello vederlo da vicino, vedere ogni dettaglio del suo viso.
< dopo ti devo parlare > mi dice lui.
< e se io non volessi parlarti? > controbatto.
< lo stai già facendo, quindi credo che anche dopo puoi farlo... Giuro ti posso spiegare, non è come credi > mi implora lui.
Sto per rispondergli quando il professore entra in classe e richiama il silenzio.
Dovrei parlargli? Dovrei ascoltarlo, ma non voglio perché sicuramente scoppierei a piangere o lo bacerei... Una delle due.
Quelle labbra carnose quanto mi mancano, il suo sorriso quando mi guarda e i suoi capelli tra le mie dita... Cazzo Asam forse ti ha tradito e tu stai qui a fantasticare su di lui?!
Okay. Calma, senti cosa ha da dirti... devi fare la dura, devi farglielo capire che sei stata male e che sei arrabbiata... Sicuramente non ci riuscirò.
...
Mi dirigo veloce verso l'armadietto e aspetto Layton, il cuore mi va a mille e penso che tra poco mi esce dal petto.
Lo vedo arrivare verso di me... Cazzo quella camminata, no. Devi farcela, fai la dura.
< Hei.. > dice lui appoggiandosi all'armadietto.
< ciao > gli rivolgo fredda, forse ci posso riuscire.
Respira affannosamente ed è preoccupato, si vede che sta pensando a come iniziare a spiegare... È così carino ad impegnarsi così, ci rinuncio. Non ci resterò mai a lungo arrabbiata con lui, ma guardalo! È così bello ed è lui.
< insomma io... > inizia.
< Ooh! Cokel come stai? Mi ha detto Dylan che sei stata male ieri > interrompe Pyper.
Eccoci ci mancava solo lei, è già la seconda volta che interrompe la nostra conversazione, giuro che gli sbatterei la faccia contro l'armadietto se solo non ci fosse il suo gemello di fronte a me.
< Dylan? E come fa a saperlo lui? > chiedo.
< non so, non glielo hai detto tu?! Forse ho capito male io > dice con un sorrisetto malefico.
Layton la guarda perplesso e nei suoi occhi leggo che è un po' deluso al sentire che gliel'ho detto io, ma non è affatto vero, dev'essere stato Derek....
< non ho detto nulla a nessuno, si vede che le voci corrono > intervengo.
< stavi male? Perché stavi male? > mi chiede Lay lasciando perdere la faccenda di prima, Pyper mi ha stufato veramente.
< non sono affari tuoi > annuncio, guardò male Pyper e me ne vado diretta a casa.
Mi giro solo una volta e vedo Layton che sbatte i pugni sull'armadietto, perché è così arrabbiato? Forse sono stata troppo dura?

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