Capitolo 13

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Erano passati tre giorno dall'incontro ''casuale'' nel bagno di casa mia con Frank. Provai a chiamarlo ieri ma il cellulare risultava staccato,sicuramente era impegnato col suo ''lavoro''...Tentai di studiare ma non riuscivo nemmeno a leggere una pagina del libro poiché la mia mente era in un'altra dimensione quindi chiusi tutto e decisi di uscire,almeno mi sarei distratta un po'.

Uscii di casa ed andai al bar dell'università per bermi una tisana,non avvisai nemmeno Jay,non avevo voglia di nessuna compagnia,gli avrei mandato un messaggio stasera quando sarei rientrata.

''Ecco,a lei!'' disse il cameriere porgendomi la tisana sul bancone,sobbalzai al suo richiamo dato che avevo la testa tra le nuvole.

''Grazie...'' risposi.Sorseggiai la mia solita tisana ai frutti di bosco che oggi ci stava benissimo,dato che era una giornata autunnale abbastanza fresca.

Mentre bevevo,pensai al fatto che la vita di Frank non fosse cambiata affatto.Lui era cambiato nei miei confronti ma la sua vita,era sempre la stessa,stesso giro di ''amicizie'' e stesso lavoro.In deduzione a questo,mi posi una domanda fondamentale: ero disposta ad accettare per davvero tutto questo?

Non c'era risposta perché non lo sapevo.Provavo amore per lui,più di quanto si potesse immaginare ma provavo disprezzo per la vita che conduceva.Come sempre,la mia vita era un caos.

Pensando a questo,mi venne un'idea,ossia :dato che non mi rispondeva da giorni e manco si faceva vivo,era meglio se fossi andata a cercarlo nel suo ''posto''.Così,pagai ed andai via dal bar.

Mi diressi in quel luogo malfamato ma passai prima a casa sua,bussai ma non rispose nessuno ed inoltre le finestre erano tutte chiuse,quindi non c'era.Continuai a percorrere quella strada ed arrivare nella periferia malandata della città,ovvero il luogo nel quale assistetti all'incontro di pugilato clandestino quella ''famosa'' notte.

Cercai di evitare chiunque mi desse fastidio per la strada ed arrivai al palazzo,nel quale Frank si accordò con Johnny,tempo fa,per l'incontro.Salii le scale ed arrivai al piano nel quale parlarono quella volta,percorsi il corridoio,c'erano finestre distrutte,vetri a terra,bottiglie di birra,spazzatura ovunque...Insomma,uno stabile completamente abbandonato.Perlustrai anche le stanze e c'erano solamente delle scrivanie con qualche sedia,probabilmente si riunivano per accordarsi sugli incontri o altro...Ma non c'era nessuno,quindi decisi di uscire.Scesi le scale e mi ritrovai fuori dal palazzo. 

Notai che c'erano dei ragazzi,poco raccomandabili,vicino all'arena,nella quale si svolgevano gli incontri e decisi di domandare a loro,specificamente a quello che sembrava il ''capo''.

''Ehi! Scusa,posso chiederti un'informazione?'' 

Il ''capo'' era un ragazzo poco più grande di me,completamente tatuato,forse più di Frank.Magro ed alto,indossava una tuta nera e fumava una sigaretta.Aveva degli occhi azzurri molto spenti.

''Sei uno sbirro?'' chiese avvicinandosi a me con fare minaccioso.

''N-no'' balbettai.

''Si vede...'' rise ed assieme a lui risero i suoi amici.Abbassai lo sguardo dall'imbarazzo ma mi feci coraggio e gli feci la mia domanda.

''C'è stato un incontro qui,pochi giorni fa?'' chiesi indicando l'arena.

''Sì,perché?'' 

''Sapresti dirmi i due ''lottatori''?'' 

''Senti,bella ma quante domande fai,ah?!'' chiese con tono nervoso.

''Perché sto cercando un certo ''Frank''!'' 

''FRANK?!'' urlò quasi come se avessi nominato il diavolo.

''Sì...'' 

''Una signorina come te,cerca uno come lui?! Ragazzi ma la state sentendo?!?!'' chiese ai suoi amici sbeffeggiandomi.

''Ci rinuncio,CIAO!'' risposi andando via.

''EHI,EHI! Aspetta!'' disse mettendosi davanti a me. ''Tu conosci Frank?'' chiese.

''Sì! Sennò mica lo cercavo?!''

''Ti posso dire che l'ultimo incontro è stato tre giorni fa'' 

''Ah...Ha vinto?'' 

''Certamente!''

''Com'era ridotto?'' chiesi preoccupata.

''Sei la sua fidanzata ? '' chiese con tono serio.

Non potevo dirglielo,Frank mi avrebbe letteralmente uccisa.

''No...No,un'amica di vecchia data'' risposi.

''Ah,comunque sì era ridotto male...Se può interessarti il prossimo incontro sarà Domenica notte,sempre qui,all'una'' disse fumandomi in faccia.

''Grazie...'' risposi andando via.

''Ehi,bella non mi dai niente in cambio?!'' sentii urlarmi alle spalle mentre i suoi amici idioti ridevano.

Mi diressi verso casa,con una tristezza addosso e sul volto.Non mi aveva detto nulla dell'incontro ed in più si stava ripetendo la stessa storia,ovvero:lui che spariva,io che restavo sola e lui che non si faceva vivo.

Volevo sapere dov'era e l'unica persona che poteva saperlo era Johnny.

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