Le cose non vanno mai come vorremmo,a volte ci spiazzano, altre volte ci rianimano ma posso dire con certezza che nella mia vita,ho solo avuto cose che sconvolgessero il tutto.
Dall'ultimo incontro con Frank, la mia vita era stata sconvolta con una scossa di magnitudo 8.5.
Erano trascorsi 3 mesi,già...Tre mesi. Tutto rose e fiori,la famiglia perfetta anzi quella che doveva essere.
Ma partiamo dal principio.
Io e Frank,avevamo deciso di crescere il bambino insieme,lui si stava impegnando ad essere "migliore",presente,insomma una "padre". Io,invece,cercavo di costruire la "famiglia" e chiedevo anzi,pretendevo che Frank fosse il padre perfetto.
Sembrava davvero un progetto stabile e duraturo ma si sa: un progetto non nasce se non ha le basi per farlo. Non si può costruire un edificio senza il cemento o senza un architetto e non si può creare una famiglia, senza sapere cosa sia una vera famiglia.
Ci stavamo provando,forse non avevamo provato abbastanza o forse non eravamo noi abbastanza.
Frank continuava a condurre la sua solita vita quindi i suoi soliti "incontri" sul ring ed io continuavo a cercare di creare una famiglia. Fin quando,decisi una sera di assistere ad un suo incontro,Frank era entusiasta e lo ero anch'io. Il suo sorriso era un qualcosa di indescrivibile e di rara bellezza quella sera ed anche la sua bellezza non era da meno. Tifai tutto il tempo dell'incontro come una pazza,avendo sempre cura di tenere una mano sul pancione ed ogni tanto,Frank gettava l'occhio dal ring,per guardarci e per assicurarsi che il mio tifo fosse sempre sull'attenti.
L'incontro fu un successo ed un successo fu la vittoria di Frank ma ad un tratto tutto cambiò...E da lì che si scatenò l' inferno.
Arrivarono le volanti della polizia iniziarono ad urlare tutti,a fuggire,io ero impossibilitata nel muovermi ma cercai di fuggire a mia volta. Frank urlò un: "Elisabeth!".
Due ragazzi scappando,mi spinsero ed io sbandai, perdendo l'equilibrio e caddi.
Sono trascorsi tre mesi.
Fisicamente sto meglio ma psicologicamente, ci sto lavorando ancora. Ho perso il bambino ed ho deciso di perdere anche Frank.
Sì, l' ho deciso. Tendenzialmente, le persone si perdono ma io l'avevo deciso, non potevo permettergli di farmi perdere e sprofondare ancora,non questa volta. La sua vita,il suo mondo,erano stati il mio inferno.
Non so dove sia,cosa stia facendo,da un giorno all'altro sono sparita dalla sua vita e l'ho allontanato il più possibile da me.
Ho imparato che bisogna liberarsi delle cose che non funzionano come vorremmo.
Ho imparato che un gesto carino, non sempre si dimostra un segno d'affetto.
Ho imparato che i mostri li guardiamo in faccia,ogni giorno e non vivono sotto il nostro letto,come vogliono farci credere.
Ho imparato che la fiducia non è un punto di sutura,va data una volta sola ed una volta distrutta,si lascia così poiché chi ci ama,non ci fa del male e non esistono giustificazioni.
Ho ancora tanto da imparare ma una cosa l'ho capita: la felicità non è reale,la felicità è una condizione del momento ma passa e torna quando noi siamo capaci di poter vivere di nuovo quella "condizione" ma soprattutto,torna quando siamo capaci di sostenerla e di non farla scappare, allora sì che si è felici.
L'amore è come la felicità,torna quando si è capaci di sostenerlo e se vi va di lusso,resta pure.
Un po' tutti i rapporti sono soggetti a perdersi ma non per questo devono essere ricuciti forse è stato questo il mio sbaglio,tentare di ricucire anche quando c'era uno strappo e mancava un pezzo. Bisogna coltivare i rapporti nei quali si vince ogni giorno e tavolta si perde,non sempre come è successo a me. I rapporti che sono destinati a morire,devono morire forse perché sono rimasti in vita troppo a lungo ma esiste l'eutanasia per i rapporti,fortunatamente,dovremmo usarla un po' tutti.
Oggi è una bella giornata,tutto va come deve andare,io lavoro in un bar e sto servendo dei caffè a due uomini un po' corpulenti che puntualmente,battibeccano su quale squadra di calcio sia la migliore e mi tocca anche sentirli. Lavoro in questo bar,vicino casa per tenermi impegnata e per guadagnare qualche soldo in più destinato all'università. Jay a breve dovrà arrivare poiché il mio turno finirà tra pochissimo.
Tra un caffè ed un altro e milioni di persone che incrociano i miei occhi, osservo gli alberi pieni dei colori d'Autunno ed un cielo celeste e limpido e penso che in fondo,anche se sono un casino vivente, qualcosa per cui sorridere c'è ancora.Finalmente ho aggiornato!SONO VI VA!
Purtroppo ho trascorso la mia fase di " blocco da scrittrice" ma scrittrice non sono quindi manco dovrei averla,però,ahimè! L'ho avuta. Ma finalmente mi sono sbloccata ed ho deciso di aggiornare con questo nuovo capitolo ricco di novità e sarà la svolta ai capitoli seguenti,poiché ho in mente TANTE,TANTISSIME COSE.
Spero che vi stiate godendo quest' Estate quasi giunta al termine,nel dubbio restate connesse che gli aggiornamenti sono alle porte.
Vi abbraccio e come sempre GRAZIE dato che siamo a 100k e passa di letture,G R A Z I E.
~Andreina
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Tu Mi Appartieni 2
RomanceSequel di ''Tu Mi Appartieni''. "Elisabeth,non puoi scappare" disse fissandomi con i suoi occhi neri. "Nemmeno tu" risposi. Dopo l'incidente, Elisabeth ha iniziato una nuova vita lontana dal suo passato ma soprattutto lontana dalla tormentata e dol...