Capitolo 23

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PDV FRANK

''Abbiamo un altro colpo da fare,Frank!'' disse Johnny nervoso,battendo i pugni sul tavolo della mia cucina.

''John,non voglio! HO SMESSO!'' urlai fissandolo negli occhi con tutta la rabbia che riservavo in corpo.

''TU VUOI SMETTERE? HO CAPITO BENE? VUOI SMETTERE?!'' rispose ridendo nervosamente.

''Sì,hai capito bene: VOGLIO SMETTERE'' dissi alzandomi dalla sedia e posizionandomi a due centimetri dalla sua faccia.

''Amico mio,non sei su una fottuta giostra che non ti piace più e scendi,no,qui chi scende PAGA CARAMENTE'' rispose minacciandomi e fissandomi a sua volta furioso.

Non risposi,non sapevo cosa dire. La sua minaccia mi faceva paura,non tanto per me ma sapevo benissimo chi avesse ''pagato'' il prezzo,ovvero:Elisabeth. Avevo le mani legate,dovevo essere accondiscendente alle sue cazzo di minacce,dovevo,che bastardo. ''Migliore amico'' un paio di palle,la sua maschera era finalmente caduta dal suo sporco viso,lui guardava solamente i soldi e qui ne avevo avuto la prova. Io avevo sempre creduto nella sua amicizia ma in realtà,ero il suo ''strumento'' per arrivare ai soldi ed ora ci rischiava la vita,ancora,Elisabeth. Non potevo,quindi restai zitto,sentivo il sangue arrivarmi al cervello,le mani stringevano pugni che gli avrei tirato dritto su quella faccia da paraculo e tra i denti mi si spezzavano le parole più spregevoli che avevo da sputargli contro. 

Ma restai zitto. Inerme,disarmato,indifeso,immobile,sguarnito,attaccabile ed impotente. E questo mi faceva impazzire.

''Allora,ti rifaccio la domanda: ci stai?'' disse con un ghigno sul viso dato che aveva capito di aver toccato il mio tallone d'Achille.

Annuii.

''Perfetto,alle 16.00 passo a prenderti,il colpo si farà al supermercato vicino alla stazione centrale,a dopo'' disse sorridendo ancora ed andò via dopo avermi dato una pacca sulla spalla.

Appena uscii dalla porta,scaraventai il tavolo a terra dalla rabbia e diedi un pugno nel muro,quel pugno che gli avrei tirato dritto in faccia e l'avrei fatto smettere di respirare. 

Ero arrabbiato,furioso,io non avevo padroni ed ora dovevo stare al suo sporco gioco ed acconsentire a tutte le sue minacce. Ero nel palmo della sua mano,tutto questo per difendere la mia Donna,dalla mia vita.

PDV ELISABETH

Studiavo ancora come una disperata,per colpa del mio esame alle porte non avevo visto Frank per tre giorni...Che palle. Mi rincuorai pensando al fatto che avrei festeggiato la mia promozione con lui e poi lui ci teneva tanto al fatto che io studiassi ed andassi bene in qualsiasi esame,si sentiva fiero e ciò mi invogliava ancor di più! 

Scesi al piano di sotto per bere,aprii il frigo e notai che mancava tutto.C'erano solamente due uova ed un limone. ''Frittata al limone,stasera per cena?'' pensai, "Ehm no'',rispose il mio fegato. E sinceramente,avevo bisogno di energie per quanto stavo studiando. Presi le felpa nera enorme dall'appendiabiti all'ingresso,misi le chiavi in tasca e mi diressi al supermercato vicino casa mia,per fare almeno un quarto di spesa,dato che mia madre dimenticava sempre di farla a causa del troppo lavoro.

Uscii di casa e mi incamminai,pensai che in parte mi faceva bene uscire un po' per distrarmi,prima di farmi rinchiudere in una clinica psichiatrica!

Dopo qualche minuto,arrivai al supermercato ed iniziai a riempire il carrello:spaghetti,passata di pomodori,zucchero,caffè,arance ecc. Gironzolavo per i reparti come una trottola e capii che a casa mia,mancava di tutto.

PDV FRANK

Le mani mi sudavano come sempre ed il cuore batteva nel mio petto a più non posso. Guardai quel bastardo prima di calarmi il passamontagna sul volto e lo odiavo,sentivo l'odio ed il disprezzo scorrermi nelle vene al posto del sangue. Si calò anche lui il passamontagna,caricammo le pistole e velocemente scendemmo dall'auto parcheggiata fuori al supermercato. 

''SU LE MANI,QUESTA E' UNA RAPINA, STRONZI!'' urlò Johnny appena entrammo,io non dissi nulla mi limitai a puntare la pistola su tutti e ad eseguire la solita sceneggiatura. 

''STATE A TERRA! A TERRA!'' urlò ancora e tutti si stesero a terra,singhiozzando e soffocando qualche pianto.

Entrambi ci dirigemmo verso le cassiere,le quali erano terrorizzate.

''SVUOTA TUTTO!'' ordinai alla mia mentre le puntavo la pistola e così fece.

''IO STO QUI,TU FAI IL GIRO DEL REPARTO E FOTTI QUALCHE OROLOGIO O PORTAFOGLIO,MUOVITI!'' ordinò Johnny.

''BASTARDI! STATE A TERRA!'' urlò alle mie spalle ridendo come una iena. Che stronzo,pensai.

Girai per i reparti ma non feci nulla di ciò che ordinò Johnny,non ne avevo alcuna intenzione,il bottino già era abbastanza sostanzioso,non avevo intenzione di rapinare altre persone innocenti. Camminando inciampai nella ruota di un carrello ma per fortuna non caddi.

''CAZZO ! E METTILO DRITTO!'' urlai sbattendo il carrello dall'altra parte del reparto.

''Ma vaffanculo...'' sentii sussurrare da questa ragazza distesa a terra che si copriva il capo con le mani.

''CHE HAI DETTO?!'' le chiesi urlando.

''VAFFANCULO,TI HO DETTO''.

Non era possibile,la sua voce.

PDV ELISABETH

Non so come trovai la forza,probabilmente era l'adrenalina che mi scorreva nelle vene o il disgusto del momento ma urlai a quel dannato rapinatore ''Vaffanculo''. 

Ma alzandomi e rivolgendo lo sguardo su di lui e sulla sua pistola notai una scritta tatuata sulle dita :''HATE'' con un teschio.

Mi si gelò il sangue e le gambe iniziarono a cedere.

Era Frank.

Alzai lo sguardo ed incontrai i suoi occhi,non avevo dubbi:era lui.

Scappò repentinamente  mentre io cercavo la forza per respirare.


****Finalmente un colpo di scena!!!!

Perdonatemi se i capitoli precedenti erano un po' corti ma purtroppo aggiornavo col cellulare ed insomma,non era il massimo! 

Stanotte ho trovato qualche minuto per me ed ho aggiornato decentemente dal computer,spero che questo capitolo vi sia piaciuto e fatevi sentire,mi raccomando. Un abbraccio e grazie tantissime per i bellissimi complimenti che mi regalate generosamente ogni giorno! Vi leggo sempre e vi adoro!!

 -Andreina****

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