Frank PDV
"Oh mio Dio".
Furono le parole che uscirono dalla bocca di Elisabeth dopo avermi visto sulla soglia della porta di casa mia.
"Cazzo...Entra!" disse preoccupata trascinandomi letteralmente dentro casa per medicarmi.
"Ci risiamo" farfugliai.
"Cosa?" chiese incuriosita mentre tamponava, delicatamente il mio sopracciglio con un pezzetto di ovatta emostatica.
"Questa scena l'abbiamo già vissuta..."risposi sorridendole.
"Un deja-vù!" esclamò.
"Esattamente...E ti dirò di più, mi mancava anche questo" dissi mentre le sue mani delicate continuavano a rendermi il viso "normale".
Mi sorrise ed anche se il mio sguardo era abbastanza offuscato, riuscivo a vedere il suo sorriso raggiante che mi rassenerava e per una volta, faceva sentire me protetto ed al sicuro.
"È andata bene?"domandò seria,quasi come se le pesasse pormi questa domanda ed aveva ragione,le faceva male sapere che per "lavoro" dovevo pestare e dovevano pestarmi,insomma non la biasimavo.
"Sono tornato ridotto una merda ma ne è valsa la pena" risposi soddisfatto.
"Non so se essere felice per te o meno,nel dubbio,mi astengo" rispose acida.
"Non fare così ora..."dissi pregandola con lo sguardo.
"No,anche perché già ti ha ucciso qualcun'altro" rispose sorridendomi.
Sorrisi a mia volta. Elisabeth continuava a tamponare ogni mia ferita con una velocità pari a quella di un chirurgo,mi rammaricava vederla abile nel curarmi, significava che era abituata a farlo...Ma era anche molto dolce e poi preferivo che fosse lei a farlo piuttosto che io con le mie mani da "macellaio".
"Okay,tutto bene! Puoi andare" esclamò felice del suo lavoro.
"No,manca qualcosa..." mormorai tirandola verso di me.
"Dai..." disse spostandomi sorridendo.
"Guarda che a nostro figlio,farebbe piacere vedere mamma e papà amarsi!!" dissi scherzando.
" 'Nostro figlio', hai detto? " domandò sorpresa.
"Sì,nostro figlio" ribadii felice.
Ero convinto di ciò che volevo ed erano loro,la mia famiglia,ciò che non avevo mai avuto e che purtroppo mi era sempre mancato,non avevo alcuna intenzione di perdere l'opportunità di essere davvero felice per una volta ed avevo promesso a me stesso,che sia a mio figlio che ad Elisabeth non avrei mai fatto mancare nulla.
"È la cosa più bella che tu potessi dirmi,lo sai? " disse con un sorriso a cento denti mettendo le braccia intorno al mio collo,permettendo alle mie mani di posarsi sui suoi fianchi.
"Ci credo davvero" sussurrai prima che le mie labbra raggiungessero le sue ed il suo sapore diventasse mio,ancora.
Sentivo le sue labbra mordere dolcemente il mio labbro inferiore e con esso,anche il piercing. Le mie mani si spostarono dai suoi fianchi e raggiunsero i suoi seni che le riempivano,Elisabeth iniziò a gemere e questo bastò per eccitarmi e metterla sul divano.Iniziai a spogliarla con frenesia ed in pochissimo tempo già ero dentro di lei. Il mio posto,il mio tutto. Raggiungemmo il piacere insieme ed i miei occhi erano già rivolti verso di lei ed era la visione più bella che potessi desiderare.
"Vuoi davvero tutto questo,ogni giorno della tua vita?" domandò mentre si rannicchiava sul mio petto.
"Lo voglio anche di più" risposi mentre giocherellavo con i suoi capelli neri lunghissimi.
"Allora ti darò il massimo" aggiunse alzando il capo per guardarmi.
"Devi solo darmi te stessa" risposi lasciandole un dolce bacio sulle labbra.
"Mi avrai sempre" affermò ed il suono di quelle parole fecero luce in me,laddove c'era solamente buio.Ciao a tutte!! Finalmente riesco a spendere un po' di tempo per la storia e sopratutto per voi. Spero che questo capitolo sia di vostro gradimento e perdonatemi se ogni tanto muoio,volevo avvisarvi che la stoeia sta giungendo quasi al termine,mancano pochissimi capitoli quindi mi raccomando,continuate a seguirla per sapere cosa accadrà tra Frank ed Elisabeth,vi anticipo che ci saranno TANTISSIME novità.
Vi ringrazio davvero di cuore per le letture ed i voti e se vi va commentate il capitolo!
A prestissimo, un abbraccio.
~Andreina
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Tu Mi Appartieni 2
RomanceSequel di ''Tu Mi Appartieni''. "Elisabeth,non puoi scappare" disse fissandomi con i suoi occhi neri. "Nemmeno tu" risposi. Dopo l'incidente, Elisabeth ha iniziato una nuova vita lontana dal suo passato ma soprattutto lontana dalla tormentata e dol...