Capitolo 28

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"Non sto scappando,ho solamente paura.Non ho mai avuto un padre e non so come si fa ed oltre a ciò,con la vita che conduco cosa potrò mai dare a mio figlio?" disse con tono pacato.
"Non hai paura solo tu,già ne abbiamo parlato! Infatti potresti scegliere ma non lo fai perché probabilmente ti piace quello che fai!" risposi minacciosa.
"MI PIACE ?! ELISABETH, SONO COSTRETTO! TU CREDI SIA UN GIOCO ? CREDI CHE IO POSSA ENTRARE ED USCIRE DAL GIRO QUANDO CAZZO VOGLIO ?"
"E TU CREDI SIA UN GIOCO CRESCERE UN FIGLIO DA SOLA,A VENT ANNI ?!risposi a mia volta alzando la voce.
Frank si ammutolì dopo la mia ultima frase,sapeva che il suo lavoro era l'ultimo dei miei pensieri e delle sue scuse poco me ne facevo,stavo cercando solamente di pensare a mio figlio e magari a farlo ragionare ma nulla.
"Sei diventata fredda,non ti interessa più ciò che mi accade" disse abbassando lo sguardo sul pavimento.
"Non mi interessa perché la mia priorità è un'altra a differenza tua.E non fare il bambino che ha perso le attenzioni di Elisabeth, ora non mi interessa nulla del tuo lavoro,voglio solamente la felicità di mio figlio e se la tua scelta è questa,prego: lì sta la porta ma una volta uscito,non permetterti di entrare più nella mia vita o in quella di mio figlio perché sarò io a non guardare più in faccia a nessuno pur di proteggerlo" risposi freddo e fissandolo negli occhi.
Restò sorpreso dalla mia risposta,non credeva che probabilmente avessi anch'io del coraggio e soprattutto del carattere. Era vero,non mi interessava più corrergli dietro o il suo lavoro,volevo la felicità di mio figlio e la mia felicità era lui. Quando si è madri,non so cosa accade ma si trova una forza che forse nemmeno si pensava di avere e come le leonesse che proteggono i loro cuccioli da tutto e tutti,così stavo facendo io.
"Non puoi proteggere nostro figlio da me che sono il padre!"rispose.
"Essere padre biologico non significa fare il padre, ricordatelo. Sono stufa di questo parlare e litigare,voglio stare tranquilla.Vattene" dissi aprendogli la finestra per farlo uscire.
"Stai scherzando? È la prima volta che mi cacci...Ma cosa ti è successo?" disse avvicinandosi probabilmente per accarezzarmi il viso ma io repentinamente mi scostai.
"Non toccarmi. Non mi è successo nulla,da quando ti ho detto che aspetto un bambino da te non fai altro che scusarti, giustificarti e lamentarti come se volessi motivare il tuo non poter fare il padre.Quindi se non vuoi lui,io non voglio te" risposi.
"Io voglio te e lo sai,ti amo davvero Elisabeth" rispose cercando di accarezza nuovamente ma mi spostai ancora.
"Mi dispiace,vai via" dissi con tono gelido.
Frank non rispose ma sentivo il suo sguardo su di me e sentivo il suo dolore.Restò dieci minuti a fissarmi mentre io avevo lo sguardo rivolto al pavimento e rassegnato andò via senza dire una parola.
Il mio cuore si spezzava ma non poteva volere me e nostro figlio no, lo amavo con tutto il cuore e probabilmente l'amerò per sempre ma questa volta non potevo rincorrerlo, questa volta dovevo scegliere il bene per me e per mio figlio. E se questo bene significava voltare pagina,ero disposta anche a questo.
Mi gettai sotto le coperte ed iniziai a piangere,cacciare Frank dalla mia vita era stata la cosa più brutta ma dovevo.
Prima o poi doveva accadere o in un modo o nell'altro.
Si dice che per stare bene bisogna trovare l'anima gemella,io avevo trovato il mio opposto eppure ero stata bene ma gli opposti non si attraggono,gli opposti si allontanano. E per quanto lontani fossimo ora,il mio cuore era ancora accanto al suo.

***Eccomi qui! Ragazzi/e spero che questi capitoli vi siano piaciuti,sto cercando di aggiornare più frequentemente possibile ma con gli esami in vista è un po' difficile! Comunque volevo ringraziarvi come sempre,perdonatemi se non vi rispondo in chat ma non ho proprio tempo e poi il mio cellulare fa abbastanza schifo che non mi fa recapitare i messaggi!
Grazie come sempre di seguirmi e per i complimenti, vi leggo sempre e vi abbraccio! Ma soprattutto: cosa succederà ora tra Frank ed Elisabeth? ***

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