Capitolo 32

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Le scelte sbagliate sono frutto di ciò che vogliamo o di ciò che ci è capitato? Un dualismo esasperante quello del ''scegliere bene'' e del ''scegliere male'' un po' come lo yin e lo yang,come la cioccolata e la marmellata ma il lato ''nero'' quello oscuro in realtà,non è quello di cui abbiamo paura ma è quello che abbiamo paura di scegliere.Ebbene sì,spesso facciamo scelte solo per compiacere gli altri,per sentirci dire la fatidica frase :'' Hai fatto la scelta giusta!'' che mediamente ci consola ma in realtà,ci tormenta.La scelta sbagliata è semplicemente quella che abbiamo paura di scegliere mentre quella giusta  si rivela la sbagliata. Dovremmo smetterla di piacere agli altri,di addirittura,compiacerli e dovremmo smetterla di fare ciò che gli altri pensino sia giusto per noi.Ciò che è giusto per noi,lo sappiamo unicamente noi e nessun altro. Ed io avevo fatto la scelta sbagliata ovvero allontanare Frank dalla mia vita,solo ed unicamente perché credevo di salvaguardare mio figlio ed anche me ma in realtà stavo torturando me stessa ed anche lui così feci la scelta (quella veramente) giusta e scelsi lui e la sua vita,insomma tutto il ''pacchetto'',brutto da dire vero? Allora rettifico: scelsi lui.

''Quando lo dirai a tua madre?'' chiese Frank mentre delicatamente mi accarezzava la schiena nuda provocandomi numerosi brividi.

''Frank,non posso ora.Lei,dopo tutto ciò che è successo,ti odia davvero...'' risposi.Era vero,mia madre detestava Frank,non era da biasimare,mi aveva lasciata da sola con suo figlio in grembo e non poteva accoglierlo a braccia aperte.

''Sì,lo so...Ma vorrei almeno venire a casa tua,quando insomma...Sarai pronta per partorire,capisci?'' chiese alzandomi il viso delicatamente per far sì che lo guardassi nei suoi bellissimi occhi neri.

''Lo so...Almeno dammi un po' di tempo per parlarle'' risposi accarezzandogli delicatamente lo zigomo destro.

''D'accordo,amore mio''.

Avevamo fatto l'amore,più bello che mai. 

Ogni giorno era più bello di quello precedente,Frank si era dimostrato davvero presente e pronto ,a parte quei giorni in cui scompariva per gli incontri...Ma al di là di questo,trascorrevamo delle giornate bellissime,quasi come una coppia ''normale''.Era quel ''quasi'' che volevo definitivamente eliminare dal mio ''dizionario''.

''Piccola,tra un'ora ho un incontro,ti riaccompagno a casa?'' domandò mentre si alzava dal letto.

''P-potrei restare qui...'' farfugliai timidamente.

''Qui?'' domandò incredulo.

''Ed aspettarti...'' aggiunsi.

''Non ritornerò con questa faccia,lo sai vero?'' 

''Lo so ma almeno ci sarò io a curarti...E lui...'' dissi accarezzandomi la pancia.

''Non mi va farmi vedere così'' rispose nervoso.

''E dovrei stare una settimana senza vederti finché non sarai presentabile?'' sputai acida.

''No...Solo che...Lo sai...Ti riaccompagno'' rispose con voce bassa.

''Frank no. Voglio stare qui ed aspettarti,hai detto che dovevo accettarti ed accettare la tua vita,beh...Lo sto facendo!'' dissi guardandolo dritto negli occhi.

''Ely,è difficile questo...''

''Già ti ho visto mal ridotto e non ho paura ormai con te ho conosciuto sia l'inferno che il paradiso.Non ho paura più di nulla'' dissi accarezzandogli il volto.

''D'accordo...Va bene,puoi restare ma per qualsiasi cosa chiama o chiama Johnny,okay?'' disse mentre si dirigeva verso la porta.

''Sarà fatto'' dissi mimando un soldato sull'attenti.

''Ora dammi un bacio...'' 

Mi baciò e lo fece come se un'ora fa non avessimo fatto l'amore e come se avesse ancora necessità e voglia di me,era bellissimo,passionale,erotico e romantico,come sempre.

''Mi auguri buona fortuna?'' domandò sorridendomi.

''Te la auguro solamente perché voglio che torni qui'' risposi lanciandogli un bacio e Frank rispose prendendolo nel vento e poggiandolo sul cuore.

Uscii ed iniziai a pensare che la ''buona fortuna'' non gli bastasse.

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