Capitolo 35.

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Aprii lentamente gli occhi e mi guardai intorno: vetri rotti, auto ammacchata e uno sportello mancante. Faticavo a respirare e avevo un dolore fortissimo allo stomaco. Senza guardare in basso toccai con la mano il punto in cui sentivo il dolore.

<<Oddio...>>

Fù l'unica cosa che riuscii a dire. avevo un pezzo di vetro conficcato nella pancia. Provai a sfilarlo via ma il dolore era ancora più forte. Non guardai la ferita, sicuramente mi sarei impressionato. Mi ricordai immediatamente degli altri e allungai un braccio verso il posto in cui era seduto Andrea.
Non c'era. Notai lo sportello distrutto e lui a terra, tra la neve con una chiazza di sangue sul viso.

<<A-Andrea! Andre rispondi!>> lo chiamai, paralizzato dal freddo e dal terrore.

Non si svegliava, continuava a restare immobile in quella posizione. Iniziai a tremare, i miei occhi divennero lucidi e una lacrima mi rigò il viso. Pensai al peggio. Misi una mano tra i capelli e, poggiando la testa contro il sedile, iniziai a singhiozzare. Era solo colpa mia se eravamo in quella situazione. Sentii dei rumori provenire dai sedili posteriori e, sopportando il dolore, mi voltai. Claudia si stava svegliando, mentre sul sedile di Nicole notai una chiazza di sangue.

<<Nicole! Claudia, svegliatevi!...>> esclamai con tutto il fiato che avevo in corpo, stringendo i denti per l'insopportabile dolore.

<<G-Giovanni...cosa cazzo è successo?...come siamo finiti qui?>> domandò confusa, massaggiandosi la testa.

<<... è stata tutta colpa mia...>> risposi riniziando a singhiozzare e guardando di nuovo verso Andrea.

<<...Cristo qui dietro è pieno di sangue! Nicole! Nicole, ti prego rispondi!>> esclamò la ragazza, scuotendo la sua amica.

<<Giova... Nicole non si sveglia!...>> sussurrò poi piangendo

<<Manteniamo la calma...andrà tutto bene...>> sospirai asgiugandomi le lacrime, facendomi forza da solo.

<<No...Merda, NO!>> gridò improvvisamente lei, con lo sguardo rivolto verso l'esterno dell'auto e vedendo Andrea a terra.

Scese velocemente dalla macchina e si fiondó accanto a lui, prendendolo tra le sue braccia. Inizió a gridare e a singhiozzare.

<<ANDREA! SVEGLIATI, TI PREGO!...>> ripeteva disperatamente.

Non resistetti, non riuscii a trattenere le lacrime. Scoppiai a piangere, tenendo la testa tra le mani. Mi sentivo in colpa, avevo causato io l'incidente...

Poverini, tutto a loro capita.
Oggi vi lascio con questo capitolo moooolto triste, scusate. =P
So che ultimamente non sto pubblicando nulla ma sono presa dalle verifiche, dalle interrogazioni e sopratutto...dagli esami. Aiutatemi. XD

~INoob~  ||Winter|| Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora