Capitolo 41. Sensi di colpa.

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Nella stanza regnava il silenzio. L'uomo del letto accanto mi fissava senza aprire bocca. Era un silenzio quasi imbarazzante. Mi sentivo stupido, un emerito coglione.

<<Quindi...quella è la tua ragazza...>> disse poi, senza incrociare il mio sguardo.

Annuii sorridendo e fissando il pavimento.

<<Si vede che ti ama tanto...sei fortunato...>> mi fece notare.

<<Si...si, lo so...>> risposi, sollevando il viso.

Qualche minuto dopo Nicole entrò nella stanza seguita da un'infermiera.
La donna si avvicino a me e tolse la carta intorno alla mia mano per vedere la ferita. Ritrassi la mano più volte per colpa del dolore e lei, con fare annoiato, la riafferrò con meno delicatezza. Che odio.

<<Sai che devo metterti i punti, vero?>>

<<Ehm...deve proprio?>> chiesi imbarazzato.

Non volevo fare la figura del bambino, ma la vista degli aghi mi "infastidiva".

<<Si, devo...>> rispose la donna, con un sorrisetto malvagio e prendendo il necessario.

Vedendo l'ago rabbrividii. Sentii Nicole e Matteo ridacchiare, che simpatici proprio. Solo dopo una leggera anestesia la dottoressa cominciò a chiudere la ferita, senza domandare nulla. In effetti non era doloroso, solo molto fastidioso.

<<Finito!>> affermò, sorridendomi.

<<Non era poi così male, dai!>> aggiunse poi fasciando la mano e ridendo.

Risi anch'io.

Dopo che la signora ci lasciò soli, Nicole si sedette accanto a me.

<<...Sei già stato da Andrea?>> chiese quasi sussurrando.

Scossi leggermente la testa. Non ne avevo ancora avuto il coraggio.

<<No...non ancora...ma...i medici hanno detto qualcosa?>>

<<Cosa vuoi che abbiano detto? È in coma Giova, non sapranno nulla finchè non si sveglierà...>> rispose sospirando.

<<sempre se si svegliera...>> aggiunse poi.

Ebbi un colpo al cuore e i miei occhi divennero leggermente lucidi. Morte...non volevo neanche pensarci. Mi sentivo in colpa, troppo. Non potevo sopportare questo immenso dolore.

<<Insomma...appena te la senti...vai. Ti avverto subito che Claudia è sempre li e di certo non sarà felice di vederti...>> mi avvertì, interrompendo i miei pensieri.

<<Non è un problema...so che ora mi odia, e non posso darle torto...cercherò di farmi perdonare, anche se sarà impossibile...>> conclusi fissando Nicole negli occhi.

Lei notò il luccichio dei miei occhi e, sorridendo teneramente, mi abbracciò.

Non avevo intensione di andarci durante il giorno, l'avrei cercato di notte, quando l'ospedale era più tranquillo, sperando che Claudia non ci fosse o almeno dormisse. Non avevo paura di affrontarla ma temevo che non mi permettesse di entrare.

Allora...
Non mi lapidate, so di pubblicare pochissimo ultimamente. Probabilmente penserete: "Prima avevi gli esami, ora che scusa usi?".
La verità è che scrivere diventa sempre più difficile, anche essendo nel momento più bello (secondo me) della storia. Ovviamente non per questo abbandonerò il libro vi, prometto che cercherò di aggiornare il più possibile! ❤

~INoob~  ||Winter|| Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora