Capitolo 48. Migliore amico.

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Appena lo seppi, presi il cappotto che avevo il giorno dell'incidente e lo indossai, uscendo velocemente dall'ospedale.

Aprii la porta d'ingresso e mi guardai intorno, cercandolo. Camminai a zonzo per un po', finché non lo notai seduto su un muretto. Mi avvicinai velocemente, notando qualcosa tra le sue dita. stava fumando, di nuovo. Qualche giorno prima della festa mi promise che non avrebbe più toccato una sigaretta, o almeno fui io ad obbligarlo a giurare, visto che stava diventando una dipendenza. Un conto era fumare ogni tanto, avere sempre una sigaretta in bocca ne era un altro. Incazzato camminai verso di lui a passo svelto, arrivando alle sue spalle senza che se ne accorgesse. Rapidamente gli tolsi la sigaretta dalla bocca, costringendolo a voltarsi verso di me.

<<Mi avevi promesso che avresti smesso.>> esclamai innervosito, incrociandole braccia sotto il petto.

Attendevo una risposta, ma ottenni tutt'altro. Giovanni balzò in piedi e mi abbraccio, fortissimo. Lo sentii singhiozzare e tremare e lo strinsi a me, con ancora più forza.

<<Andrea, non puoi immaginare quanto mi hai fatto soffrire.>> disse Giova ridendo leggermente, senza smettere di abbracciarmi.

Ci dividemmo, continuando a guardarci negli occhi. Mi mancava il suo sorriso, dovevo ammetterlo.

<<Ho avuto paura di perderti, e non mi sembra vero di averti qui davanti agli occhi.>> aggiunse tirando su con il naso e asciugandosi una lacrima con la manica.

Solo in quel momento notai che aveva il naso rosso per il freddo e le mani bianche e livide. I suoi occhi rossi per il pianto si notavano ancora di più sul suo viso pallidissimo.

<<Claudia mi ha raccontato tutto. Mi dispiace Giova.>> affermai posando una mano sulla sua spalla.

Giovanni non rispose, si limitò ad abbassare lo sguardo.

<<Dai, vieni dentro. Hai bisogno di scaldarti.>> dissi, convincendolo.

Appena entrammo all'interno dell'ospedale vidi Claudia e Nicole venirci incontro. Quest'ultima, vedendo Giova, abbassò lo sguardo, cercando di non incrociare quello del ragazzo. Tornammo tutti nella mia stanza.

Claudia prese Giovanni e lo trascinò verso il termosifone, temendo che potesse ammalarsi. Aveva gli indumenti ricoperti dalla neve e questo di certo non lo aiutava a scaldarsi. Nicole prese dei pantaloni e un felpone dalla sacca in cui la mia ragazza aveva portato dei vestiti di ricambio per me. Mantenendo lo sguardo basso li porse al suo ex, senza dire nulla. Quest'ultimo li prese con delicatezza e sussurrò un "grazie".

~INoob~  ||Winter|| Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora