Nicole provò a consolarmi, invano.
Dopo alcuni minuti dovette tornare a casa, ma mi promise che sarebbe tornata al più presto.
Il resto della giornata trascorse in fretta, aspettando impazientemente la notte. Quando finalmente l'ospedale cominciò a svuotarsi e il silenzio calò in ogni corridoio, presi coraggio e mi avviai verso la porta della mia stanza. Cercai di fare meno rumore possibile, ma a quanto pare non ci riuscii...
O Matteo aveva il sonno leggero, o io non ero stato poi così silenzioso....<<Stai andando dal tuo amico?>> chiese il ragazzo, accendendo la lampada accanto al suo letto.
Sobbalzai e mi voltai di scatto verso di lui.
<<S-si...>> balbettai, portandomi una mano al petto per lo spavento.
<<Capisco...non vuoi incontrare la sua fidanzata, vero?>> intuì lui, annuendo.
<<Voglio solo più tranquillità e tutto il tempo di cui ho bisogno.>> risposi freddamente, cercando di zittirlo e finire lì la discussione.
Non mi piaceva il suo impicciarsi negli affari degli altri.
Sospirò e spense la luce.
<<Fai quello che vuoi...io non ho visto nulla...>> affermò Matteo tornando sotto le coperte e cercando di addormentarsi.
<<Comunque il reparto dove hanno portato il tuo amico è al secondo piano...credo...>> aggiunse poi.
Lo ringraziai senza chiedergli come facesse a saperlo, dovevo sbrigarmi.
Aprii lentamente la porta, senza fare il minimo rumore e la richiusi alle mie spalle allo stesso modo. Trovai le scale e salii al secondo piano, iniziando a vagare per i corridoi dell'edificio. Non vidi nulla che potesse aiutarmi nel trovarlo e decisi di cercare informazioni su una qualche cartina appesa ai muri. Era l'idea migliore che mi era venuta, di certo non potevo aprire ogni stanza di ogni singolo reparto e chiedere di Andrea.Dopo aver letto i vari reparti presenti nell'ospedale, optai per l'andare in quello delle "terapie intensive", sperando che fosse li. Percorsi velocemente il corridoio, ignorando i rumori emessi dalle macchine di ogni tipo presenti nelle camere. Non mi piaceva quel posto, ma volevo trovare Andre al più presto. Le stanze erano tante e l'unica cosa che potevo fare era sbirciare in ogni camera. Aprii più porte e, fortunatamente, nessuno dei pazienti si svegliò.
Ne mancavano solo tre, doveva essere in una di quelle. La prima era vuota, mentre nella seconda era presente solo una ragazza. Non so per quale motivo entrai nella stanza e mi avvicinai a lei, lasciando la porta aperta alle mie spalle. Rimasi pietrificato per qualche istante nel vedere le condizioni di quella persona. Era pallida, magra, sofferente...
Indietreggiai lentamente, improvvisamente ero terrorizzato dall'idea di vedere Andrea.
Avevo paura che potesse essere in condizioni simili, anche se probabilmente la ragazza aveva una malattia completamente diversa. Cercando di riprendermi tornai nel corridoio. Mi poggiai con le spalle al muro e fissai la porta dell'ultima stanza, quella di Andrea. Avevo perso il coraggio in un istante e non ero più così convinto di voler entrare. Senza distogliere lo sguardo mi sedetti a terra con la testa poggiata contro la parete. Dovevo entrare e affrontare la mia paura. Dentro quella camera c'era il mio migliore amico, non una persona qualunque.560 parole! Mi sono superata XD.
LO SO, voi volevate sapere come sta Andrea e ora mi state odiando, ma non potevo scrivere tutto in un capitolo. (In realtà potevo farlo benissimo ma...suspense!! XD). Presto leggerete il continuo, tranquilli. Alla prossima!
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~INoob~ ||Winter||
FanfictionPrendersi una pausa dalla propria routine, tutti ne avremmo bisogno. Essere uno youtuber comporta l'essere costantemente stanco per colpa delle nottate passate a editare video e a registrare, per questo motivo Camper e Spawn (gli INoob) si prenderan...