Capitolo 43. Coraggio.

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Rimasi seduto li per circa mezz'ora, finchè la porta della camera di Andrea non si aprì. Dalla stanza uscì una ragazza bionda, non troppo alta, che inizialmente non riconobbi.

<<G-giovanni?>> sussuró lei, sorpresa.

Appena capii che fosse Claudia, scattai in piedi.

<<Perchè sei venuto, cosa vuoi?>> chiese la ragazza, con chiara freddezza nella voce.

<<Voglio vedere Andrea.>> risposi deciso, aspettandomi già di ricevere una pessima reazione.

<<Non se ne parla. Tu qui non entri.>> affermò appunto rientrando all'interno della camera.

<<Aspetta! Io...>> tentai di convincerla, ma ormai era rientrata nella stanza e aveva già chiuso la porta.

Rimasi immobile, fermo, lì davanti all'entrata per molti minuti.

Provai a bussare, ma ovviamente non aprì. Decisi di continuare a parlarle lo stesso, sperando che mi stesse ascoltando.

<<Claudia so che tutto questo è causa mia ed è normale che ora mi odi. Anch'io mi odio ma...non so come rimediare...non c'è nulla che io possa fare per farmi perdonare. Ora voglio solo vedere Andrea, nient'altro. Ti prego...>> la implorai, senza ricevere nessuna risposta.

Mi sedetti di nuovo contro il muro, nella posizione in cui ero prima che lei mi vedesse.

Passarono altri minuti, che a me sembrano infiniti.

Quando ormai avevo perso le speranze di poterlo vedere, notai la maniglia abbassarsi e la porta aprirsi lentamente.

Claudia uscì dalla stanza con il capo chino e io, preoccupato, mi alzai subito in piedi.

Nel corridoio regnava il silenzio e nessuno di noi due sembrava intenzionato a romperlo con la sua voce.

La ragazza alzò lo sguardo e non potei non vedere il suo viso rigato dalle lacrime, che fino a quel momento aveva nascosto.

Poi, improvvisamente, mi abbracciò.

Mi prese alla sprovvista, non me lo aspettavo.
Ero imbarazzato, ma ricambiai.

<<Scusami Giova, non so cosa mi stia prendendo. Mi sto comportando come una bambina...
Non è stata colpa tua, è stato solo un errore...tutti commettiamo errori...>> si scusò, senza staccarsi da me, lasciando che qualche lacrima le rigasse le guance e cadesse sul mio petto.

Poverina, mi faceva così pena.

<<Non importa...>> risposi io sorridendo teneramente e staccandomi.

<<Entra. Andrea è sul letto infondo...>> sussurrò poi lei, aprendo del tutto la porta.

Non me lo feci ripetere due volte e mi avvicinai al mio amico. Claudia mi seguí lentamente. Rimasi paralizzato davanti al letto per qualche minuto.
Andrea era li, immobile...
nella stanza si sentiva solo il suono dell'elettrocardiogramma... nient'altro.
Mi avvicinai lentamente cercando di trattenermi dal piangere ma, dopo averlo fissato per qualche istante, mi voltai verso Claudia in lacrime.

<<I-io non ce la faccio, non posso vederlo cosí.>> affermai abbassando lo sguardo e balbettando.

<<Sono io l'artefice di tutto questo, se solo non...>> aggiunsi, con il viso ormai consumato dalle lacrime.

La ragazza si sedette accanto al suo fidanzato e inizio ad accarezzargli i capelli delicatamente.

<<Giova l'unica cosa di cui sei l'artefice e di aver fatto incontrare me e Andrea, di essergli stato accanto sempre, di non averlo mai giudicato se non per il suo bene, di averlo difeso quando tutti gli andavano contro, di averlo sorretto quando perdeva la forza per proseguire...>> mi spiegó, alzando il viso nella mia direzione e sorridendomi.

Sospirò, e poi proseguì.

<<Tu non hai colpe, di nulla. Quello che ho appena detto non è nulla di inventato, ne ha parlato lui con me...
È cinico, spesso anche stronzo, ma di te sa che puó fidarsi e, anche se non lo dimostra, ti vuole un mondo di bene... l'unica persona che ora come ora vorrebbe al suo fianco sei tu...>> concluse guardandomi negli occhi.

Nuovo Capitolooo! Che ne pensate?
Approfitto di questo "mio spazio" per dirvi che se fosse per me scriverei e pubblicherei sempre, ma purtroppo non sto passando un ottimo periodo. Comunque i problemi si affrontano e si superano, non si mettono in disparte lasciando che aumentino. Presto torneró con più capitoli a settimana, promesso! ;)

~INoob~  ||Winter|| Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora