Capitolo 38. Compagno di stanza.

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Mentre controllavo le notifiche dei vari social a cui ero iscritto sentii una voce familiare venire dal corridoio.

<<La prego, mi faccia entrare. Sono la sua fidanzata!>>

Nicole, grazie a Dio stava bene.

<<Mi spiace, non sono permesse visite... Dovrà tornare più tardi.>>

A quelle parole mi alzai dal letto e mi avvicinai alla porta. La ferita faceva malissimo e le mie gambe erano deboli ma avrei fatto di tutto pur di vederla. Aprii la porta.

<<Nicole...amore...>> sussurrai con le lacrime agli occhi e la voce tremante.

Lei sorrise e corse ad abbracciarmi. Piangeva. Le accarezzai il viso e la baciai. Quel bellissimo momento venne interrotto dal dottore.

<<Cosa fa lei qui? Torni immediatamente nella stanza! Non può stare in piedi.>> esclamó spingendomi all'interno della camera.

<<Aspetta Giovanni! Devo parlarti!...>> provo a dire la ragazza, afferrandomi una mano.

<<Non se ne parla! Se è qualcosa di davvero importante tornerà domani pomeriggio.>> esclamò, afferrandomi per il braccio e strattonandomi.

Guardai la mia fidanzata, sorrisi e alzai le spalle. Lei rimase seria...sembrava preoccupata. L'uomo mi ordinó di tornare a letto e di non alzarmi.

<<Che persona rompi palle...>> commentò il ragazzo accanto a me.

<<Già...>> risposi soltanto, abbassando lo sguardo.

<<Scusa, mi sai dire che ore sono?>> chiese poi il rafazzo, guardando le finestre coperte dalle tende.

Io- <<Sono circa le due di notte...>> risposi prendendo il mio telefono.

X- <<Ok, grazie.>>

Si voltó dal lato opposto, dandomi le spalle.

X- <<Buonanotte!>> esclamó sbadigliando.

Io- <<Anche a te.>> dissi sistemandomi nel letto.

Chissa cosa doveva dirmi Nicole di tanto importante da venire qui alle due di notte. Cercai di non pensarci ma durante la notte non dormii per niente. Alle cinque di mattina, quando vidi la luce filtrare dalle tende, provai di nuovo ad alzarmi.

X- <<Sai che non dovresti...vero?>>

Io- <<Si... si lo so...>> risposi sedendomi sul materasso e fissando il pavimento.

X- <<Quindi...ti chiami Giovanni.>>

Annuii.

X- <<Bene, io sono Matteo e quel ragazzo che hai visto ieri notte è Alessandro...mio fratello. Lui è un...>>

Iniziò a parlarmi di suo fratello, della sua famiglia... Probabilmente quel ragazzo si sentiva solo, cosí solo da parlare con uno sconosciuto. Rimasi ad ascoltare il suo racconto fino alla fine. Mi disse che era li perchè, dopo un incidente in motorino, aveva dimenticato tutta la sua vita. Non ricordava ne gli amici ne la sua fidanzata, solo i parenti. La sua storia era così triste da sembrare quasi la trama di un film drammatico.

~INoob~  ||Winter|| Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora