Capitolo 45. Dimissioni.

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Buonasera! Si, ho pubblicato un po' tardi, lo so. Spero che leggiate comunque questo capitolo. Con questa parte vi informo che rinizierò a pubblicare ogni giorno, fino alla fine della storia, visto che mancano pochi capitoli. Buona lettura e fatemi sapere cosa ne pensate. ;)  

P.s. Purtroppo prima di pubblicare questo capitolo ho sbadatamente pubblicato il capitolo 47, mi dispiace se qualcuno l'ha letto e si è già spoilerato qualcosa...scusate...

Tornai nella mia camera senza parole. Quel ragazzo era davvero strano. In poco tempo mi addormentai.

Il mattino seguente mi svegliai per colpa di uno strano rumore proveniente dalla mia stanza. Solo quando fui totalmente lucido capii che era una voce. Sollevai la testa dal cuscino sedendomi sul letto a gambe incrociate.

<<Buongiorno.>> sussurrò Nicole, sorridendomi.

<<Giorno.>> aggiunse Claudia, al suo fianco.

<<Hey ragazze, cosa ci fate qui?>> domandai stropicciandomi gli occhi con le mani, ancora assonnato.

<<Siamo venute per accompagnarti a casa. I medici hanno detto che puoi uscire, devi solo firmare...>> rispose la mia ragazza, entusiasta.

<<Davvero? wow, pensavo di dover restare molto di più...>> commentai alzandomi dal letto e stiracchiandomi.

<<La ferita si sta rimarginando velocemente ma, anche se sei stato dimesso, devi comunque restare a letto. Per sicurezza.>> proseguì poi porgendomi dei vestiti che aveva portato da casa.

<<Va bene. Ma...Andrea? Sta meglio?>> domandai abbassando il tono di voce.

<<Si, i dottori sono convinti che a breve si riprenderà.>> affermò Claudia, annuendo e sorridendo.

Fantastico. Finalmente qualcosa andava per il verso giusto. Mi sollevai dal letto e indossai i vestiti portati da Nicole.

<<Li ho presi dalla tua valigia...spero vadano bene.>> disse Nicole.

<<Perfetti...grazie.>> risposi aggiustando per bene la felpa e dandole un bacio.

Io e lei uscimmo dall'edificio, mentre Claudia decise di restare nell'ospedale con Andrea.

Per tutto il viaggio in macchina non parlammo molto, ci limitammo solo a commentare e canticchiare le canzoni che davano alla radio. Arrivati a casa, Nicole mi portò subito nella sua camera.

<<Ai costi della vostra camera d'albergo abbiamo pensato noi, potrete pagare appena ne avrete il tempo. Per ora tu starai da me, fin quando Andrea non si sveglierà.>> disse poggiando a terra la mia valigia.

<<Sicura che non sia un disturbo? Magari ai tuoi do fastidio...>> le chiesi io, leggermente in imbarazzo.

<<No, tranquillo. Hanno detto che per loro non c'è problema.>> mi rispose lei, sorridendo debolmente.

Mi sedetti sul letto e mi guardai intorno. Aveva una stanza molto grande, ma con pochi mobili. Un letto matrimoniale, un armadio a due ante, una scrivania e un tappeto al centro della camera.

<<Dormiremo insieme...sempre se vuoi.>> disse spostandosi una ciocca di capelli dietro ad un orecchio, sedendosi accanto a me e interrompendo i miei pensieri.

<<Certo che voglio amore.>> risposi voltandomi nella sua direzione e sorridendo. 

Lei sorrise di rimando e mi diede un leggero bacio sulla guancia.




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