Fede's Pov
Il mare.
Quando ero piccolo io e la mia famiglia partivamo sempre in estate per il mare. Avevamo una casetta lì, era davvero carina anche se piccola.
Quando ero piccolo non badavo a cose come la casetta in cui alloggiavamo o all'auto con cui partivamo, quando ero piccolo l'unica cosa importante era stare con la mia famiglia.
Io e mio padre passavamo ore ed ore al mare in acqua mentre mia madre e mia sorella preferivano rimanere in spiaggia a fare castelli di sabbia.
In acqua adoravo sedermi sulle spalle di mio padre mentre nuotava sott'acqua fingendo di essere un delfino.
Sarebbe bello poter tornare a quei giorni, tornare a dimenticare tutto il resto.
Guardo intorno a me cercando di convincermi che quello che sto vivendo è solo un incubo, un incubo da cui mi sveglierò domani mattina e riuscirò a vivere al meglio il giorno di Natale con la mia famiglia.
Non posso ancora crederci che sia successo, non può, non oggi.
Guardo lo schermo del mio cellulare pieno di chiamate facendo scorrere il dito verso sinistra e cliccando per eliminarle.
Perdere del tempo a parlare con qualcuno al momento è la cosa peggiore che io possa decidere di fare.
Tutto il resto sembra insignificante.
Ho bisogno di stargli vicino ora più che mai, ha bisogno di me adesso.
Non posso ancora credere che in pochi attimi tutta la speranza che credevo di aver acquisito è svanita. Non c'è speranza che possa reggere al pensiero del l'esito negativo di un dottore.
"Puoi entrare Fede"-mia madre si avvicina a me, gli occhi arrossati e i capelli spettinati a furia del movimento nervoso delle sue dita tra di essi.
Annuisco per poi alzarmi dalla sedia blu su cui ero seduto.
Entro nella piccola a stanza di fronte a me, le pareti sono spoglie, prive di ogni luce, dipinte di un bianco sbiadito. Decido di sedermi su una poltroncina accanto al letto nel quale giace la persona che è stata il mio punto di riferimento per anni.
Guardo la sua figura quasi immobile mentre dorme, una mascherina per l'ossigeno gli copre metà del volto.
Sembra così fragile ora, ora che sta passando tutto questo.
Poggio una mano sulla sua, un piccolo tubicino contenente un liquido trasparente è attaccato ad essa. Continuo a guardarlo, è così strano doverlo guardare in questo stato.
"Papà"-sussurro accarezzandogli la mano.
"Non ci lascerai, vero?"- La mia voce si spezza.
I miei occhi iniziano a bruciare al pensiero di una vita senza di lui. Non può smettere di lottare ora, non ora che sembrava stesse migliorando.
Immagini di ricordi si fanno spazio nella mia mente rendendomi più difficile accettare quello che ora è il mio presente.
Se solo potessi, tornerei indietro.
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Una vita senza te. || Benji & Fede ~ #Wattys2017
FanfictionSequel di Prendimi per mano. Matilde è ormai felice, la tempesta che aveva portato caos nella sua vita dopo la morte di suo fratello sembra aver lasciato spazio alla tranquillità, ma non sempre le cose vanno come speriamo. ~"A volte sono proprio le...