Capitolo undici

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"Sei pronta?"-mio padre poggia un'ultimo scatolone sul sedile posteriore dell'auto.

"Devo fare un'ultima cosa prima"-lascio una delle scatole a terra  allontanandomi dall'auto e rientrando in casa.

Non posso andarmene senza fare ciò che sto per fare.

Entro nella stanza di mio fratello sedendomi sul suo letto accanto ad una cornice che stavo per dimenticare. Osservo la fotografia nella cornice prima di guardarmi intorno, nella foto sono seduta sull'altalena del giardino di casa dei miei nonni e mio fratello ride spingendomi sempre più in alto.

Quella è una delle mie foto preferite, non potevo scordarla.

Scendo lentamente le scale facendo scorrere la mano libera lungo il corrimano,sto per lasciare questa casa ma voglio mantenere vivi i ricordi in me per un'ultima volta.

Poggio i piedi sull'ultimo gradino guardando davanti a me,l'immagine di Federico fermo a guardare una delle foto in salotto si fa spazio nella mia mente.

Non posso fare a meno di sentirmi improvvisamente sola.

Sono passate settimane dal funerale e nonostante ci abbia provato più volte, non sono riuscita a riaggiustarlo come lui ha fatto con me.

Sono giorni che non risponde ai miei messaggi e sono consapevole del fatto che mi sta evitando, di nuovo.

Sono senza di lui ancora una volta.

Guardo un'ultima volta casa mia prima di chiudere la porta d'ingresso alle mie spalle, alcuni fiocchi di neve si poggiano lentamente sul mio cappotto mentre mi avvicino all'auto.

Sto per iniziare un nuovo capitolo della mia vita.

"Sono pronta"-entro in auto tenendo tra le mani tremanti per il freddo la cornice.

Mio padre mi sorride accendendo l'auto-"Andiamo allora"

Dopo una decina di minuti di tragitto siamo davanti alla nostra nuova casa, un palazzo in periferia della città. Immagino che d'ora in poi dovrò prendere l'autobus per andare a scuola.

Sarà tutto diverso d'ora in poi.

Saliamo velocemente i quattro piani di scale che ci separano dal nostro nuovo appartamento scoprendo,appena arrivati, che l'ascensore è rotto.
Dopo aver aiutato mio padre a portare alcuni scatoloni davanti il portone, entriamo osservando il nuovo ambiente.

"Non è molto grande come casa nostra, ma ci abitueremo"-mio padre spinge alcuni scatoloni con una gamba portandoli fino in quello che sembra un salotto.

Mi guardo intorno, la carta da parati sui muri color beige mi fa rimpiangere le mura turchesi della mia camera.

"Andiamo di là, voglio farti vedere la tua stanza"-mi prende per mano guidandomi lungo il corridoio fino ad entrare in una stanza di grandezza minore rispetto alla precedente.

La carta da parati color panna è decorata con alcuni fiorellini azzurri. Il letto ad una piazza e mezza è situato all'angolo della stanza, di fronte ad esso un elegante scrivania di legno.

"Puoi decorarla come vuoi, la faremo diventare più bella di quella che avevi"-mio padre poggia uno scatolone con la mia roba sul materasso asciugandosi alcune gocce di sudore sulla fronte.

Prima che decida di sedersi, il telefono di mio padre inizia a squillare e lo porta ad uscire dalla stanza dicendo-"Torno tra un attimo"

Approfitto della mia solitudine per prendere a mia volta il cellulare e per digitare il numero di Benjamin.

*Ho bisogno di parlarti*

Mando il messaggio aspettando la risposta per alcuni minuti. Non ho ancora detto a Benjamin del cambiamento improvviso di Federico, chiedendogli se è lo stesso con lui, ma ho deciso di aspettare, infondo anche lui ha i suoi problemi da quando si è lasciato con Valentina.

*Al momento sono con alcuni amici, passo a prenderti domani a scuola? È successo qualcosa?*

La scuola.

Con tutte le cose che sono successe avevo dimenticato che domani sarebbe stato il primo giorno di scuola dopo le vacanze.

"Merda, devo ancora finire di studiare"-impreco ricordandomi di non aver aperto libro per settimane.

*No, non preoccuparti. A domani*

Rispondo velocemente tornando nel salotto e iniziando a frugare negli scatoloni in cerca dei miei libri.

Una vita senza te. || Benji & Fede ~ #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora