Capitolo trenta

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"Ciao"-la mia voce si addolcisce non appena le piccole braccia di Denise cingono le mie gambe.

Prima di partire per le vacanze estive andando da suo padre, ha voluto che io e Margherita le facessimo da babysitter per l'ultima volta quest'anno dato che, nei mesi precedenti era stato solamente Benjamin con lei.

"Ma quanto sei cresciuta"-appena si allontana da me noto il suo corpicino più alto di quanto ricordassi.

"Anche Mucchino è cresciuto"-mi guida verso il divano dove vi è posizionato il suo pupazzo ad unicorno, uguale a come ricordavo.

"Si, è cresciuto davvero tanto"-sorrido dando ragione alla bambina prima di sedermi accanto ad esso.

"Benji dov'è?"-chiede lei sedendosi accanto a me.

Guardo velocemente Margherita, non avendo idea di dove sia, la quale risponde al posto mio-"È andato da Federico, dovevano sistemare delle cose all'auto di Benji"

"Verranno qui vero?"-la bambina continua con le sue domande mentre posiziona alcune bambole attorno ad un tavolino, compreso il pupazzo ad unicorno.

"Appena avranno finito, si"-sorride Margherita sedendosi accanto a me sul divano.

"Ci sono novità su Valentina?"-chiedo alla mia amica approfittando del fatto che la bambina stia giocando con le bambole.

"Si, è arrivata, in realtà Benji è andato a parlare con lei"

Margherita si volta verso di me con sguardo preoccupato sussurrando-"Spero non cambierà nulla tra di noi ora che è tornata"

"Oh, non ne sapevo niente"-rimango per un attimo ferma a fissare le mie dita.

Non sento Valentina da settimane e sapere da qualcun altro che sia già arrivata e non mi abbia avvertita del suo imminente arrivo mi fa sentire messa da parte.

"Valentina non è mai stata così crudele da serbare rancore a vita"-continuo facendo spallucce-"Anche se sarà difficile all'inizio,sono sicura che le cose torneranno come prima"

"Lo spero"-dice mordendosi un labbro.

"Quindi Fede non è con Benji?"-chiedo rielaborando le sue parole.

Non sono andati davvero a sistemare l'auto di Benji. A dirla tutta Benji non ha nemmeno un'auto.

"Ehm, no"-passa una mano tra i suoi folti capelli neri districandoli fino alle punte.

"Ti prego, non dirmi che è a casa della nonna"-dico parlando più a me che a lei-"C'è ancora quella Simona in giro"

"Prova a chiamarlo"-mi sorride attorcigliando una ciocca di capelli al suo dito, non capendo perché io mi agiti tanto.

Scuoto la testa-"Non posso, gli ho già mostrato troppe volte di essere gelosa. Deve pensare che io mi fido di lui"

Sospiro tamburellando con le dita sul mio ginocchio-"Il fatto è che mi fido di lui, ma non mi fido di quella ragazza"

Quando entro in casa, Federico è in corridoio, ancora con l'accappatoio, segno che ha appena fatto una doccia.

"Ehi"-mi saluta con un sorriso impacciato.

"Ehi, sei qui"-dico appendendo la mia borsa all'ingresso.

"Dove sei stato tutto il pomeriggio?"-attraverso l'ingresso raggiungendolo per dargli un veloce bacio sulla guancia-"Denise voleva salutarti"

"Sono stato dalla nonna"-alza il cappuccio dell'accappatoio scuotendolo sui suoi capelli bagnati-"Mia cugina ha chiesto di me"

Per un attimo i miei pensieri si bloccano e nella mia mente si fa spazio un'unica immagine, quella della bassina mora che mi squadrava giorni fa.

"Ah"-sistemo una ciocca di capelli dietro l'orecchio-"È successo qualcosa?"

Poggio le mani sui fianchi ripensando al modo in cui lei guardava Federico la prima volta che la vidi.

"Vogliono uscire domani sera e mi hanno chiesto di accompagnarle, visto che non conoscono quasi nessuno"-fa spallucce.

Fantastico.

La mia ansia inizia a crescere al pensiero dei possibili luoghi dove potrebbero andare. Il mio sangue si gela, più i pensieri aumentano.

"Spero faranno conoscenza così non ci sarà più bisogno di te"-un sorriso falso si fa spazio sul mio volto mentre lo supero dirigendomi verso la stanza da letto.

"Matilde..."-il suo tono è supplichevole.

Sa che potrei dare sfogo alla mia gelosia ancora una volta.

"Mi avrebbero chiesto di chiederti di unirti a noi, ma sanno che da lunedì cominceranno le prove scritte"

Certo, come se lo avrebbero davvero fatto.

Mi guarda mentre frugo nell'armadio nella stanza da letto.

"Non ce ne sarebbe stato comunque bisogno"-guardo distrattamente una foto di me e lui posizionata sulla cassettiera rivolgendo sguardi veloci a Federico dopo aver preso dei panni puliti.

Inizio a vedere una piccola crepa immaginaria crescere tra di noi che ci allontana.

"Anche non avendo gli esami, non sarei venuta comunque"

Esco dalla stanza diretta verso il bagno per fare una doccia seguita dallo sguardo perplesso di Federico alle mie parole.

"Io e le tue 'cugine' molto probabilmente abbiamo idee totalmente differenti di cosa fare quando si esce"-dico prima di chiudere la porta dietro le mie spalle.

Non so cosa mi dia più fastidio.

Il fatto che  debba stare con loro da solo chissà dove o che siano state proprio loro a fingere di essere 'preoccupate per il mio studio' tanto da non disturbarsi a chiedermi di unirmi a loro, cosa che non avrei comunque fatto.

Una vita senza te. || Benji & Fede ~ #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora