Capitolo ventuno

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"Spero che tu sappia pattinare"-dico al ragazzo dal ciuffo biondo accanto a me mentre infiliamo i nostri pattini.

Mentre eravamo in auto non avrei mai immaginato che mi portasse in un posto del genere, al centro della città.

Federico non è il tipo di ragazzo che ama stare con la propria ragazza circondato da tanta gente, per non parlare sul ghiaccio poi, dove rischia di cadere costantemente.

Il giorno del nostro primo appuntamento infatti decise di portarmi al mare, il suo posto preferito sin da quando era piccolo.

"No"-una sonora risata accompagna le sue parole-"Sono un tipo da spiaggia io"-si volta per guardarmi sorridendo-"Ma posso sempre imparare"

Federico si alza tendendo una mano verso di me-"Andiamo"

"Cadremo, ne sono certa"-scuoto la testa ridendo. Mi alzo cercando di rimanere in equilibrio tenendo la mano salda attorno a quella di Fede.

"Non è stato poi così male"-ammette togliendo i suoi pattini.

Alcune nuvolette causate dal freddo fuoriescono dalla sua bocca.

"E non siamo caduti"-lo guardo di sottecchi per poi scoppiare a ridere quando incontra il mio sguardo.

"Forse ho mentito sul non saper pattinare"-sul suo viso continua ad esserci un sorrisetto sbilenco mentre mi guarda.

"Smettila di guardarmi così"-Poggio entrambe le mani davanti la mia faccia.

"Così come?"-si avvicina cingendo le braccia attorno alla mia vita, sul suo viso il sorriso sbilenco è ancora presente.

"Dai smettila"-ridacchio tirandogli un leggero schiaffo sulla spalla mentre lascio che mi stringa a se.

Invece di smettere, mi alza da terra avvicinando il suo viso al mio per baciarmi davanti a tutti.

Alcuni volti rimangono a guardarci, altri continuano a fare ciò che stavano facendo incuranti della nostra presenza.

Quando Federico si allontana da me e mi poggia di nuovo a terra, il mio viso è ormai rosso come un peperone.

Non sono abituata a baciarlo in pubblico.

Quando ci sono altre persone, Federico si limita a stringermi a lui e a tenermi per mano, al massimo mi saluta con baci sulla fronte o sulle guance. Ma oggi è stato diverso e in un certo senso mi è piaciuto.

Alcune ragazze avevano messo gli occhi su Fede mentre eravamo sul ghiaccio, altre avevano tentato di avvicinarsi fingendo di non vedermi.

Ed ora, con ciò che ha fatto, ha eliminato ogni possibilità per quelle ragazze di poter solo pensare di avvicinarsi a lui. Non che io avrei permesso loro di farlo se lui non avesse deciso di baciarmi davanti a tutti.

Ma nonostante il bacio che c'è stato tra di noi, contro le mie aspettative continuano a fissarlo come se non avessero mai visto un ragazzo in vita loro.

"Matilde"-Federico mi riporta sulla terra allontanandomi dai miei pensieri.

"Stai fissando troppo a lungo quelle ragazze"-ridacchia stringendomi di nuovo a lui.

Si volta guardando in direzione di queste ultime. Non mi ero resa conto del fatto che pensandolo, stessi davvero guardando di sottecchi quelle ragazze.

"Sono loro che ti guardano troppo intensamente"-dico alzando gli occhi al cielo e incrociando le braccia.

"Ma le hai viste?"

"Matilde"-Federico mi chiama ancora per nome voltando la mia testa verso di lui poggiando le sue dita sotto il mio mento.

Amo quando lo fa, quando pronuncia il mio nome con la sua voce, mi fa sciogliere, più di quando decide di chiamarmi Amore.

"Vedi che rivolgo loro qualche sguardo per caso?"-le sue mani calde sono poggiate sulle mie guance mentre le accarezzano.

Scuoto la testa sentendomi improvvisamente in colpa, mi sto davvero preoccupando per quelle ragazze?

"Loro non sono te"-le sue mani scivolano via dal mio volto e con una delle due intreccia le dita alle mie.

Un piccolo sorriso si fa spazio sul mio volto.

Odio dovermi preoccupare in questo modo non avendone motivo per farlo. La nostra relazione sembra essere quasi troppo perfetta per questo mondo e nonostante le difficoltà che abbiamo già superato ho sempre il costante terrore che tutto possa andare storto, finire in maniera brusca da un momento all'altro.

Oggi però devo risparmiarmi tali pensieri, è il mio diciannovesimo compleanno e sto passando la serata con uno dei migliori ragazzi che esistano al mondo e devo essere contenta del fatto che sia in grado di poter dire che per lui ci sono solo io.

"Hai fame?"-mi chiede iniziando a camminare, facendomi segno di seguirlo.

"Molta"-sorrido stringendogli la mano e dando un ultimo sguardo a quelle ragazze.

Niente rovinerà questa serata.

Una vita senza te. || Benji & Fede ~ #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora