Capitolo diciannove

1.2K 95 9
                                    


Un anno fa mio fratello ci ha abbandonati. Dio aveva deciso che il mondo non era adatto ad una persona tanto speciale come lui.

L'ultima volta che lo vidi stava uscendo di casa per andare a prendere la sua ragazza in aeroporto, era un normale pomeriggio di Gennaio, la neve aveva appena smesso di fioccare, le strade erano gelate e una leggera nebbia iniziava a spargersi nell'aria.
Uscire con la strada in quelle condizioni risultò pericoloso e mio fratello, sulla strada di ritorno verso casa con la ragazza ebbe un incidente.

Quel viaggio gli costò la vita.

La ragazza, Francesca, riuscì a cavarsela con un trauma cranico per la botta, mio fratello invece morì sul colpo in quel tragico incidente. Da quel giorno tutto è cambiato, la mia vita è stata un susseguirsi di delusioni, una dopo l'altra. Tutto ciò fino all'arrivo di Federico, una persona fantastica che ha portato positività nella mia vita rendendola migliore e che mi ha aiutata a cambiare, allontanandomi dall'abisso di dolore in cui ero sprofondata.

Tutto ciò accadde il ventitré Gennaio, il giorno del mio diciottesimo compleanno.

Sono nella mia stanza, distesa sul mio letto con le cuffiette alle orecchie. Give me love di Ed Sheeran risuona nella mia mente trasportando i miei pensieri, scacciando quelli negativi. Mio fratello non è ancora tornato, continuo a pensare che gli possa essere successo qualcosa, perciò per evitare altri pensieri negativi ho messo su le mie cuffiette. Il suono del campanello mi distrae dal testo della canzone che sto ascoltando facendomi alzare di scatto dal letto. Corro verso la porta sorridente, mio fratello deve essere tornato, magari ha tardato per comprarmi dei fiori da parte della sua ragazza fingendo che le importi qualcosa di me, dato che oggi ho compiuto diciotto anni.
Apro la porta e un'improvviso brivido attraversa la mia schiena alla vista di un poliziotto.

Dov'è mio fratello?

Perché questo tizio ha bussato alla porta di casa mia?

"Salve, lei dev'essere la sorella di Andrea"-mi guarda serio.

Alcuni fiocchi di neve cadono sulle sue spalle coperte dal giubbotto blu mentre inizia a nevicare di nuovo.

"Ehm... Non è in casa"-dico, mia madre ci raggiunge alle mie parole.

Si avvicina a me poggiando un braccio attorno alle mie spalle-"Buonasera"

Le parole del poliziotto fluttuano nella mia mente mentre alcune lacrime iniziano a rigare  il mio volto.

Non può essere vero.

Il poliziotto ha appena detto che mio fratello ha avuto un incidente e che non ce l'ha fatta.

Non è vero, non deve essere vero.

Mio fratello è andato a prendere dei fiori per il mio compleanno o...forse sì è fermato a fare benzina, ha accompagnato la ragazza a casa... Tutto ma non questo.

Non oggi.

Apro gli occhi di scatto mettendomi a sedere.

Guardo la sveglia sul comò accanto al letto, sono le cinque e mezzo del mattino. Le immagini del ventitré gennaio dell'anno scorso si stavano ripetendo in continuazione nella mia testa in un incessante incubo dal quale non riuscivo ad uscire, fino ad ora.

La sveglia riporta la data di oggi, continuo a fissare le piccole lettere di colore rosso.

Giovedì 23 Gennaio

Il mio incubo mi ha riportata alla realtà.

Oggi è il mio compleanno, di nuovo.

Oggi è l'anniversario della morte di mio fratello.

Prima di partire mio fratello mi aveva lasciato un regalo, un piccolo pacchetto lasciato sulla mia scrivania alla mia insaputa che io decisi di aprire quando lui sarebbe tornato a casa.
Lasciai il pacchetto sulla mia scrivania ignara del fatto che non sarebbe tornato e che non avrei mai aperto il suo regalo.

Non potevo sapere, nessuno avrebbe potuto sapere cosa sarebbe successo.

Quando mi sono trasferita ho messo il pacchetto in una scatola con i miei ricordi trascorsi con mio fratello, compresa la cornice che stavo per dimenticare in camera sua.
Scendo dal mio letto per avvicinarmi all'armadio nella mia stanza. Sul fondo di esso vi è la scatola con il pacchetto mai aperto al suo interno. Prendo la piccola confezione ancora incartata, emana un leggero profumo familiare come il resto delle sue cose.

Torno a sedermi sul letto nella penombra della mia stanza, apro lentamente il pacchetto facendo attenzione a non rovinare troppo la carta. Al suo interno una scatoletta all'interno della quale c'è una catenina con un piccolo ciondolo a forma di stella. Sorrido al ricordo della voce di mio fratello,immagino che in questo momento sia qui con me e mi stia porgendo la catenina.

"È bella, non è vero?"-immagino mi dica.

Guardo il coperchio della scatoletta, al suo interno vi è scritta una frase.

Non smettere mai di brillare. Sei la mia stella.

A quella parole scoppio a piangere sorridendo.

Ricordo che mi ripeteva sempre quella frase per incoraggiarmi a mostrare sempre il lato migliore di me.

Dopo un anno ce l'ho fatta, sono riuscita a dimostrare che sono cambiata, sono riuscita a mostrare il lato migliore di me, come mio fratello avrebbe voluto che io facessi e adesso ad un anno di distanza ne ho la conferma.

Mio fratello sarebbe fiero di me in questo momento.

Sorrido rileggendo la frase prima di mettere la catenina e torno sotto le coperte contenta di aver deciso di aprire il suo regalo. Circondata dal calore rassicurante delle coperte e dal ricordo di mio fratello mi addormento per poi risvegliarmi ore dopo disturbata da un'orribile canzoncina di compleanno cantata da una delle persone più importanti per me, mio cugino Lorenzo.

"Buongiorno dormigliona"-mi sorride aprendo le tende permettendo al sole di entrare nella mia stanza.

"Lasciami dormire altri cinque minuti"-copro la testa con le coperte non volendo uscire dal mio letto, che sembra essere più comodo del solito.

"Non oggi"-dice togliendomi improvvisamente le coperte di dosso.

"Uffa"-metto un cuscino sulla testa. La luce mi fa male agli occhi.

Oggi sarà una lunga giornata.

Una vita senza te. || Benji & Fede ~ #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora