Capitolo sedici

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"Non ci credo. Ti sei trasferita!"-Valentina quasi urla dall'altra parte dello schermo.

"Immagino come dev'essere stato lasciare la tua vecchia casa"-fa scorrere una mano tra i suoi capelli.

"Non potevamo rimanere più in quella casa, era piena di ricordi con persone con le quali non possiamo più averne"-faccio spallucce rivedendo me stessa ripercorrere le scale per l'ultima volta.

"È stato come allontanarci definitivamente dal nostro passato"

Lei annuisce in silenzio per poi aggiungere-"Sono orgogliosa di te"-mi sorride guardando lo schermo.

Le sorrido prima che mi porga un'altra domanda-"Tuo padre come sta?"

L'immagine di mio padre di mattine fa che fa cadere tutto il caffè si fa spazio nella mia mente.

"Ora sta meglio, anche se, se gli permetto di usare i fornelli rischia ogni volta di incendiare casa"-ridacchio ripensando alla scena sistemando il Pc davanti a me.

"Con Federico, invece? Come vanno le cose?"-credo che se mi avesse posto questa domanda giorni fa non sarei stata in grado di risponderle.

"Abbiamo avuto alcuni problemi ultimamente, dopo la morte di suo padre è cambiato, si è allontanato da me"

Faccio una breve pausa.

"Ma ora le cose sono migliorate tra noi"-sorrido ricordando le parole di Federico il giorno in cui si presentò a casa mia.

Quel giorno mi disse per la prima volta che mi amava.

Per un attimo rimane a guardarmi sorridendo, il mento poggiato sul palmo di una mano-"Mi piace questo tuo nuovo modo di essere"

Alle sue parole non posso fare a meno di continuare a sorridere, sono cambiata, ancora.

Ogni singolo avvenimento nella mia vita mi sta portando a cambiare sempre di più, pezzo dopo pezzo ricostruendo e migliorando la persona che ero prima che tutti questi avvenimenti accadessero.

"Riesci a vedere il lato positivo delle cose nonostante tutto"-continua lei ora con gli occhi lucidi.

"Vorrei poter essere lì per vivere con te il tuo cambiamento...Ho aspettato mesi prima che accadesse, per riavvicinarmi a te ed ora è la distanza che mi impedisce di farlo"

Fa un respiro profondo-"Mi mancate, tutti..."

Minuti dopo cammino avanti e indietro per casa cercando di sistemarla dal caos in cui si trova. Mio padre è sempre stato un uomo un po' difficile in quanto all'ordine in casa e adesso ne sto avendo la conferma. Mentre pulisco i mobili del salotto sistemando i vari gingilli su di essi e canticchiando le canzoni trasmesse alla radio come sottofondo, qualcuno suona alla porta.

Maledicendo me stessa per aver già lavato a terra nel corridoio cammino in punta di piedi fino alla porta.

"Ah, sei tu"-un respiro di sollievo esce dalla mia bocca dopo aver visto la ragazza mora di fronte a me.

"Ciao anche a te Matilde"-alza gli occhi al cielo entrando in casa.

"Scusami, pensavo fossi Federico..."-passo una mano sulla fronte togliendo alcuni ciuffi di capelli che vi sono ricaduti.

"Tra poco dobbiamo uscire e non ho ancora finito di sistemare casa visto che sono stata quasi un'ora in videochiamata con Valentina"

"Ed è per questo che sono venuta qui, per aiutarti"-aggiunge sarcasticamente unendo le braccia davanti al petto.

"Sei qui per Fabio, lo so"-un sorriso sbilenco prende spazio sul mio volto portando Margherita a sorridere arrossendo.

"Ma sei scema"-si avvicina velocemente a me tappandomi la bocca-"Potrebbe sentirti"

"Non preoccuparti, di solito il venerdì a quest'ora è in palestra"-la guardo aspettando una sua reazione di sollievo e, una volta ottenuto ciò, aggiungo-"Adesso puoi aiutarmi"

Mi rivolge un'occhiataccia ma, nonostante ciò, minuti dopo il volume della radio è al massimo ed entrambe canticchiamo e balliamo pulendo casa come fossimo ad un concerto.

Mesi fa non avrei mai immaginato di poter condividere un momento del genere con Margherita, la ragazza distante che credevo avesse una cotta per Federico.

Adesso voglio bene a quella ragazza e sono felice di aver avuto la possibilità di conoscerla meglio nell'ultimo mese.

Una vita senza te. || Benji & Fede ~ #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora