Capitolo ventinove

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"Non preoccuparti nonna, pensiamo noi a sistemare"-rivolgo a mia nonna un sorriso invitandola a seguire mio nonno, il quale sta andando a dormire.

Diversamente da me e Federico che amiamo dormire quando possiamo, i miei nonni si svegliano ogni giorno molto presto e lasciare che mia nonna sistemi questo caos da sola sarebbe da egoisti sapendo che potremmo benissimo farlo noi.

Così, dopo aver sistemato in cucina e sparecchiato la tavola nel salotto, ci sediamo tutti e quattro attorno al tavolo per giocare a Monopoli.

Non ci giocavo da anni.

"Lasciatemi il gatto"-Eleonora quasi urla quando Federico e Lorenzo si 'gettano' sulle pedine.

Mentre sistemavamo e prima di cenare, quando abbiamo aiutato mia nonna in cucina, ho avuto modo di parlare con Eleonora e devo dire che mi è sembrata da subito simpatica.

Sembra essere una ragazza molto solare e spigliata.

"Io prendo la candela"-Lorenzo alza la pedina orgoglioso di essere riuscito a prenderla-"Tesoro, non c'è il gatto in questa versione"

"La bottiglia di vino per me"-Federico posiziona la sua pedina sul VIA.

Mentre loro contemplano le loro pedine io sto ancora scegliendo quale prendere insieme ad Eleonora, delusa per la mancanza del gatto. Decido quindi di prendere il funghetto posizionandolo accanto alla pedina di Federico.

"Non ho mai capito se fosse una bottiglia verde o una pera"-Eleonora posiziona per ultima la sua pedina facendoci ridacchiare.

Una mezz'ora più tardi stiamo ancora giocando ed io e Federico stiamo decisamente vincendo fingendo di creare grandi società e catene di alberghi.

"Ti restano solamente venti verdoni"-Eleonora prende in giro il suo ragazzo cercando di convincerlo a vendere le sue proprietà.

"Donna, mi hai lasciato al verde"-mette le mani tra i suoi capelli dopo aver preso un sorso della sua birra, facendoci ridere e unendosi a noi.

Tra una risata e l'altra io e Federico abbiamo vinto la partita e dopo ciò siamo saliti nella nostra stanza per dormire. Eleonora e Lorenzo invece sono rimasti in salotto a parlare ancora per un po' prima di raggiungere la loro camera.

Dopo aver fatto la doccia, mi stendo accanto a Federico sul letto. Davanti a me poggio la bozza della mia tesina quasi completata, per ripassare.

"Il cambiamento"-Federico legge ad alta voce il tema della mia tesina.

"Non sei venuta qui per staccare un po' dallo studio?"-toglie da davanti a me la bozza costringendomi a voltarmi. 

Mi volto verso di lui, indossa solo un paio di pantaloncini. Annuisco guardando il suo petto nudo.

"Copriti però"-sussurro coprendo la testa con il mio cuscino.

"Perché dovrei? Ci sei solo tu qui"-sussurra sistemandosi sotto le coperte.

"Perché se domani qualcuno entra nella stanza e ti vede in questo stato penserà che..."-arrossisco al pensiero togliendo il cuscino dalla mia faccia.

Sarebbe davvero imbarazzante.

Annuisce-"Metterò una maglia più tardi"-mi sorride poi avvicinandosi a me-"Mi devi ancora un bacio".

Con una mano sposta una ciocca di capelli dietro il mio orecchio.

"Prima tuo cugino ci ha interrotti"-sussurra.

Ridacchio sentendo improvvisamente i miei nonni russare nella stanza accanto. Mi avvicino per stampargli un veloce bacio sulle labbra quando anche lui inizia a ridere non riuscendo a smettere.

Lo guardo socchiudere gli occhi mentre cerca di ridere il più silenziosamente possibile.

"Shhh"-cerco di zittirlo anche se anche io continuo a ridere-"Smettila o si sveglieranno"

La sua risata risuona ancora nella stanza seguendo la mia.

Non ho mai sentito Federico ridere così tanto e solo adesso mi accorgo che più del suo sorriso, amo follemente la sua risata.

***
Anche questa storia sta finendo e purtroppo stavolta non ci sarà un sequel.
Spero che nonostante ciò continuerete a seguirmi dati che ho in mente altre storie da scrivere. Sul mio profilo sto scrivendo un'altra storia originale intitolata "Innamorata di un secchione". Se vi va passate a leggerla ;)

Una vita senza te. || Benji & Fede ~ #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora