Capitolo 4

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P.o.v. Daniel

Sono le 8 e sono in ansia per vedere se quella ragazza, di cui non so nemmeno il nome, verrà.

La vorrei veramente qui a lavorare, mi sembra in gamba, forse anche un po' stronza.

Sono le 9, puntuale come un orologio svizzero, la ragazza è qui.

Le vado incontro e la faccio accomodare.

"Passiamo subito alla parte burocratica" dico

"Okay, questo è il mio curriculum"

Lo prendo e senza neanche leggerlo, inizio a farle domande:

"Nome?"

"Julie"

"Età?" chiedo

"23"

"Esperienze lavorative?" chiedo

"Nessuna, come ha sentito al ristorante. E non penso di voler cominciare da qui"

"Nessuno aveva mai risposto così ad un colloquio" rido

"Beh allora sono la prima, buono a sapersi."

"Va bene, sei assunta. Farai dalle 9 alle 16 e dalle 12 alle 13.30 c'è la pausa pranzo. Domande?"

"Quando inizio?"

"Anche subito se vuoi." dico

"Va bene, cosa devo fare?"

"Sulla tua scrivania ci sono tutte le indicazioni. Il tuo ufficio è quello di fronte"

"Va bene, a dopo.. Capo" Sorrido

"Dammi pure del tu e non fare la stronza, odio gli stronzi"

"Ma io sono donna quindi odi gli stronzi uomini, compreso te stesso. Mi fa molto piacere ma adesso devo lavorare o il mio capo mi licenzia"

Prima che esca le urlo "Stronza!"

E lei mi risponde con un grazie.

È una donna impossibile ma è per questo che mi incuriosisce.

You: The memory of a lifeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora