P.o.v. Josh
Quando ci siamo svegliati, era veramente presto e siamo tornati a dormire intrecciati.
Quasi tre ore dopo, io sono già sveglio e incantato. Incantato a guardare la bellissima ragazza che ho di fianco.
La guardo dormire per un po', finché non sembra volersi girare, quindi mi allontano.
Mi siedo con la schiena appoggiata alla testiera del letto e rimango così, ad osservarla.
-Lasciami! No! Vai via! Bastardo!-
Cerco di svegliarla ma con scarsi risultati.
La abbraccio mettendole la testa nell'incavo del mio collo, così si calma. La sento aprire gli occhi.
-Shh tranquilla. Ci sono io, shh- la tranquillizzo
-È QUESTO IL FOTTUTO MOTIVO! Adesso ci sei tu, ma quando non ci sarai più?!- urla
Non posso che stare zitto, cosa le rispondo? Potrei dirle che io ci sarò sempre, ma è vero? Sarò sempre al suo fianco?
Non lo so. O meglio, potrei saperlo ma non posso. Le cose non sono così serie, mi riderebbe in faccia.
Sto zitto, perché non posso rassicurarla in nessun modo.
-Vattene per favore, lasciami sola-
Riluttante, mi alzo lentamente dal letto, la guardo negli occhi ed esco andando a sdraiarmi sul divano.
P.o.v. Julie
Sono incazzata ma anche triste, ma anche nostalgica. Ma anche bisognosa d'affetto.
Incazzata per il sogno, più comunemente chiamato incubo.
Triste perché sono rimasta da sola.
Nostalgica per il contatto di Josh, nonostante se ne sia andato da neanche 2 minuti.
E bisognosa d'affetto, perché lo sono. Non ricevevo un abbraccio dalla morte di Garrett.
Cerco di calmarmi ma non riesco.
Mi alzo di fretta e fottendomene di tutto, esco dalla stanza alla ricerca di Josh ma mi immobilizzo quando lo vedo sdraiato sul divano, con i piedi oltre il bordo.
Sghignazzo appena, ma lui mi sente
-Nessun commento grazie.-
-Si si, scusa. Dico davvero. Mi dispiace di averti urlato contro-
-Tranquilla, non è successo nulla.-
-Posso?- chiedo avvicinandomi
Si sposta per farmi posto fra le sue gambe e mi ci infilo dentro facendo appoggiare la mia schiena al suo petto.
Gli prendo la mano e me la appoggio sulla guancia, poi faccio su e giù, finché non continua da solo ad accarezzarmi, poi passa ai capelli e potrei addormentarmi, se non fosse che devo parlargli. Urgentemente.
-Il sogno. Sognavo Roger.-
-Non.. Non sei obbligata a parlarmene-
-No, va bene, ma tu non smettere di accarezzarmi. Se vorrai andartene, capirò, ma fammi finire-
-Non me ne vado.-
-Non ci conterei poi così tanto. Comunque..-
-Prima della morte di mio fratello, ero una ragazza normale. Quando è nato, avevo 9 anni. Mia madre è rimasta incinta di un tipo, ma non lo voleva. Appena ha partorito, me ne sono presa cura io. Era la mia vita. Era come se fosse mio figlio. Sono cresciuta da sola e ho cresciuto pure mio fratello, era normale che lo fosse. Mia madre non era mai a casa, ogni tanto mi lasciava 10 sterline e non si faceva viva per settimane, ho imparato a prendermi cura di me stessa e poi di Garrett. Quando era abbastanza grande per rimanere in casa un paio d'ore da solo, ho iniziato a lavorare. Avevo solo 15 anni quando ho iniziato a fare la prostituta.
Lavoravo per Roger. Sarai a conoscenza di dove e come lavora lui.- Annuisce, così continuo.
-Ho lavorato così per un anno circa, finché mi è capitato un uomo, se così si può chiamare, che era molto amico di Roger. Sono stata raccomandata da lui per questo suo amico. All'inizio pensavo che fosse come tutti gli altri, era gentile. Mi voleva sempre di più, sempre, sempre più e mi picchiava. Non ce la facevo più. Mi opposi tantissime volte a Roger, ma lui non voleva saperne perché era suo amico e gli doveva un favore.
Mi ha minacciato. Se non facevo tutto quello che voleva l'amico, Roger avrebbe ucciso mio fratello.
Non mi sono più opposta ma stavo lentamente morendo dentro. Un giorno non mi sono presentata perché mio fratello stava male. Ero andata in farmacia; al mio ritorno ho trovato Roger che gli accarezzava la testa. Garrett dormiva. Non l'ha fatto più svegliare. Gli ha sparato davanti ai miei occhi. È stato il giorno più brutto della mia vita.-
P.o.v. Josh
Già a metà discorso, era in lacrime. La sentivo singhiozzare.
La prendo per le spalle e la faccio sdraiare su di me, poi le asciugo gli occhi.
-Shh va tutto bene. Tranquilla-
Dio che nervi. Questa ragazza ha passato le pene dell'Inferno. Perdere la verginità a 15 anni con uno sconosciuto, non è il massimo. Crescere un bambino a 14 poi...
Ha veramente passato un sacco di cose. È forte.
Esprimo i miei pensieri:
-Sei forte. Forte come una roccia, sia dentro che fuori e mi piace questa cosa. È come se nulla potesse distruggerti, ma c'è sempre qualcosa o qualcuno che riesce a farlo. Uno di questi, era tuo fratello. Mi dispiace un sacco per quello che hai passato, ma questo ti ha reso più forte; ti ha reso quella che sei ora. Una bellissima donna con occhi marroni e capelli scuri. Con un carattere da stronza. Ma va bene così. Quello che hai passato, è quello che ti ha fatto essere così oggi.- le dico baciandole la testa
-Grazie-
-Figurati-
Continuo ad accarezzarla, senza smettere neanche per riposare la mano. Non mi interessa. Se lei sta bene, sto bene anch'io. Poi mi viene un'illuminazione.
-Partiamo.-
-E dove vorresti andare?- chiede incuriosita
-Non so, tu dove vorresti andare?-
-Parigi-
-E Parigi sia! Forza, prepara la valigia, intanto io chiamo l'aeroporto così preparano il jet-
Si alza di corsa e va in camera, ma a metà strada si ferma e corre verso di me, ancora sdraiato, si abbassa
-Grazie- mi bacia a stampo e poi corre in camera
Ah le donne... Ci vuole poco per conquistarle, ma loro per conquistare noi ci mettono la metà del tempo.
Chiamo l'aeroporto e poi mi cambio.
-Partiamo fra due ore, sbrigati!- urlo
-Andiamo a Parigi! Parigi! Andiamo a Parigi!- canta a squarciagola
Direi che è felice... Lo sono anch'io.
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You: The memory of a life
RomanceTrad. "Tu: Il ricordo di una vita." Lui, un giorno incontrerà una ragazza che lo farà dannare e impazzire come non ha mai fatto nessuna: tra di loro nascerà mai qualcosa? Amore? Odio? Sarà l'ennesima delusione? Lei riuscirà a far cambiare lui? R...