Capitolo 2

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Passate due ore, controllo che se ne sia andata e per fortuna è così.

Non la sopportavo più, era da un po' di giorni che continuava flirtare con me e avrei voluto licenziarla prima, ma per un motivo o per un altro ho continuato a rimandare.

Lascio perdere e continuo a lavorare per altri 20 minuti poi decido di andare a pranzare al mio ristorante cinese preferito; vado a piedi perché è proprio dietro l'angolo.

Appena entro noto due ragazze di fianco alla porta che chiacchierano: quella più vicina alla porta è mora ed ha un odore floreale molto buono che si sente anche da un miglio di distanza, non riesco a vederla in viso ma scommetto che è bellissima.

Sono curioso dei discorsi che fanno, o più semplicemente della donna che ho puntato. Mi siedo abbastanza vicino da poter sentire ciò che dicono. Attiro un sacco di donne ogni giorno e oggi non sarà da meno, ne sono sicuro.

Fingo di leggere il menù perché so già cosa scegliere, ma voglio sentire cos'hanno da dire quelle due.

Purtroppo per me, inizia a parlare l'amica bionda:

"Hai visto che figo quello?"

Sicuramente si saranno girate per guardarmi, non mi stupisco per nulla.

"Si ma non è il mio tipo e poi ho altro a cui pensare" dice la mora

"A parte cercare lavoro, ti serve anche un ragazzo" dice l'amica

"Non mi serve un ragazzo e ti ripeto, che lui non è il mio tipo. Non sembra nemmeno un tipo da relazione seria."

Mmmh.. Cerca lavoro.. Potrei assumerla come mia segretaria.

Ordino da portare via e mentre sto per uscire, le lascio il mio biglietto da visita.


P.o.v Julie

Il tipo di cui abbiamo spettegolato fino ad adesso, che tra l'altro era praticamente di fianco a noi; mi ha lasciato il suo biglietto da visita.

Mi sa proprio che ci ha sentite... Con un'amica come Cassidy non passo di certo inosservata; e non parlo del suo aspetto, quanto più per la voce, lei al posto di parlare urla, ma le voglio troppo bene.

Butto il biglietto direttamente nella borsa, senza nemmeno leggerlo.

Non lo chiamerò e non andrò nemmeno a chiedergli di assumermi. È troppo facile; non voglio il lavoro servito su un piatto d'argento. Me lo voglio trovare da sola, con le mie forze.

Scaccio questi pensieri e finisco di mangiare, sempre con la mia amica che mi incita a pensare alla mia opportunità.

No. Non ci penso neanche.

Vedendo quanto sono irremovibile, lascia perdere e ci accordiamo per uscire quella sera a ballare. Ci salutiamo e poi torno a casa, mi rilasso con un bel bagno caldo e, quando ormai l'acqua è fredda, esco e mi vesto.

Scelgo un vestito corto nero, tacchi alti dello stesso colore, trucco leggero e capelli naturali.

Scendo in strada per aspettare Cassidy, che dopo poco arriva con un taxi, diamo le indicazioni per il 'Black Sky' un famoso locale di Londra. Entriamo senza problemi e ci dirigiamo subito verso il bancone per ordinare qualcosa da bere.

Istintivamente, mi giro un secondo verso l'entrata ed eccola là, la persona che volevo evitare come la peste: il tizio del ristorante. Da come mi guarda mi ha riconosciuto ma non voglio parlarci. Prendo la mi amica per il braccio e la trascino a ballare, spero di non rivederlo più.

You: The memory of a lifeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora