Capitolo 18

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Rimaniamo così abbracciati per un po', finché mi stacco e mi avvicino alla lapide.

Accarezzo piano la foto e gli mando un bacio volante. Poi torno da Josh che mi prende la mano per uscire ma lo tiro verso una panchina

-È stata colpa mia. La sua morte è stata colpa mia. Roger...-

-Non sei obbligata a parlarmene se non vuoi.- mi rassicura

-Il problema non è se voglio o meno, il problema è che dovrei dirti metà della mia vita e non so se voglio.-

-Va bene, lo accetto. Ma puoi almeno dirmi come mai sei scappata così in fretta da Los Angeles?- chiede

-È successo..- mi fermo

Dovrei forse dirgli che Roger mi ha contattato? Dovrei forse dirgli che mi vorrebbe umiliare di nuovo? Dovrei forse dirgli che il motivo per cui è morto Garrett, è perché non sono stata alle regole di Roger?

No che non posso. O almeno, non adesso.

-Ehm... Problemi.. Familiari-

Sembra molto perplesso ma lascia correre. Lo ringrazio mentalmente, non posso ancora dirgli nulla.

P.o.v. Josh

Problemi familiari? Ma davvero? Per quanto ne so, potrebbe essere vero, ma ne dubito; da quello che ho capito, era maledettamente legata a suo fratello, Garrett. Non ha mai parlato di sua madre o di suo padre.

Ma lascio correre. Quando sarà pronta, me lo dirà. Spero...

So solo che centra con Roger, anche se non vorrei, sono certo di questo e mi spaventa da morire.

P.o.v. Julie

Saliamo in macchina. Mentre sta per girare la chiave di accensione, gli prendo la mano e gli chiedo:

-Verresti... Ehm... Adormireacasamia?- chiedo tutto d'un fiato

Lui sogghigna, divertito. -Scusa? Non credo di aver capito bene-

-È imbarazzante! Non te lo chiederò una seconda volta!-

-Sicura? Va bene. Come vuoi- e il suo sorriso si allarga

-Okay! Okay! Verresti a dormire a casa mia?- chiedo completamente bordeaux

-E perché mai?-

-Perché ho paura... Di restare sola- ammetto guardandomi le mani

Mi tira su il mento in modo che lo guardi negli occhi e poi mi degna della sua risposta:

-Ok!- e poi accende il motore

Sorrido.

Sono veramente contenta. Scopata assicurata!

Vocina del cazzo, non andrò a letto con lui. Smettila.

Ma come? Hai visto che muscoli?

Ovvio che li ho visti.

Lasciando perdere la mia coscienza, comincio a guardare fuori dal finestrino.

L'unica pecca di Londra, è che il posto del passeggero, è a sinistra, mentre a Los Angeles, era a destra; sicuramente molto più comodo. Ma io vivo qui e mi devo adattare. Pazienza.

-Hey bella addormentata! Svegliati.-

Chi osa disturbare il mio sonno?

-Svegliati. Julie.-

Apro gli occhi lentamente. Sono stanchissima

-Cosa c'è?- chiedo a Josh

-Dove abiti?- mi chiede

-Hai già preso i tuoi vestiti?-

-Certo, mentre tu dormivi. Sono andato anche al supermercato- dice indicando fuori

E in effetti, siamo nel parcheggio.

Gli do le indicazioni per arrivare a casa mia ma poi mi viene in mente una cosa

Dove dormirà?

Di certo non nel mio letto. Poco ma sicuro.

Appena arriviamo a casa mia, scendo e lo aiuto con la spesa mentre lui prenda la sua roba. Cerco le chiavi e dopo aver aperto, entriamo.

Sistemiamo la roba in cucina.

-Immagino che tu non abbia una stanza degli ospiti- inizia

-Già-

-Quindi dormirò sul divano-

-Ti cedo il letto se vuoi, mi stai facendo un favore e mi sembra giusto così-

-Tranquilla, va benissimo il divano e immagino il motivo per cui non mi hai chiesto il motivo di rimanere da me. Adesso posso farmi una doccia?-

-Certo, fai la caccia al tesoro e trovati il bagno però- dico facendogli l'occhiolino

-Stronza. Lo troverò.- e se ne va. Nel frattempo io finisco di mettere a posto la cucina e poi vado in camera a prendere delle coperte

Apro la porta e prendo il necessario, poi sistemo il divano. È ancora presto, ma dopo sarò talmente stanca da non voler far nulla. Torno in camera e prendo un cambio, poi busso alla porta del bagno:

-Ci sei?-

-Si si, ho fatto, entra-

Apro la porta e mi si mozza il respiro.

Josh vestito è stupendo, ma con solo un asciugamano in vita, è spettacolare.

Faccio finta di nulla e aspetto che esca

-Se vuoi puoi vestirti in camera. Adesso fuori.-

Appena esce, mi spoglio e mi infilo sotto la doccia.

Dopo essermi lavata e asciugata, mi vesto ed esco.

-Cos'è questo buon profumino?- chiedo

-Indovina.-

-No aspetta. Ho sbagliato casa. Tu cucini? E hai pure apparecchiato?-

-Certo, è pronto.-

-Sai, quasi quasi, potresti trasferirti qui... Avrei proprio bisogno di un domestico- dico quasi maliziosa, quasi.

-Mmmh offerta molto allettante, ci penserò ma adesso mangia-

Finito di mangiare, sparecchio e metto tutto nella lavastoviglie.

-Sei stanca?-

-Tanto.-

-Va bene, buonanotte-

-Notte- dico andando in camera

Appena metto la testa sul cuscino, mi addormento.

Ma vengo svegliata altrettanto presto.

-Svegliati. Ehi, ci sono io. Shh-

-Cos..- oddio. Sto piangendo?

Adesso che ci penso, ho fatto un incubo ma non mi ricordo nulla

P.o.v. Josh

Mi ero appena addormentato quando l'ho sentita urlare e non ho potuto fare a meno di correre da lei. Erano urla strazianti. Quella ragazza ha sofferto tantissimo.

La sveglio. Quando prova a parlare, si accorge di avere la voce spezzata

-Vuoi un bicchiere d'acqua?-

Annuisce e non le chiedo nient'altro. Poi mi alzo per andare in cucina ma non mi lascia andare

-Non.. Non lasciarmi-

La prendo in braccio e la porto in cucina, senza mai farla scendere.

Dopo aver bevuto, la riporto a letto

-Rimani con me-

Mi sdraio anch'io e subito intreccia le sue gambe con le mie. Poi si riaddormenta come se non fosse successo nulla.

Faccio lo stesso.

Sta nascendo qualcosa, lo sento. È forte. Sta nascendo un sentimento forte.

Julie sarà la mia rovina.

You: The memory of a lifeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora