Capitolo 40 - Epilogo

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Josh Jr. a 20 anni

Adesso che ho vent'anni, capisco cosa succedeva a mia madre: lo zio la picchiava. La sentivo urlare quasi ogni sera ma non piangeva quasi mai.

Il mio papà è morto. Per questo non l'ho mai conosciuto.

La mamma è andata a trovarlo al cimitero, lo zio l'ha scoperto e l'ha picchiata. Non so ancora adesso il motivo.

Ogni tanto la mamma mi raccontava del mio papà, si chiamava Josh come me, mi ha detto che siamo uguali, per questo mi ha chiamato come lui.

Stanotte dormiamo a casa nostra, quella dove sarei dovuto crescere insieme ai miei genitori.

La mamma ha avuto il coraggio di reagire e Daniel è stato arrestato. Quella merda non ha neanche il diritto di essere chiamato 'zio' da me. È una merda.

Vado a controllare se mia madre dorme. Busso e apro la porta.

Ha gli occhi chiusi e un sorriso sulle labbra, mi avvicino, le prendo la mano ed è congelata.

Vado in panico. La smuovo ma nulla è come se fosse... morta.

Anche lei no. No, non anche lei. Scoppio a piangere come un bambino.

Mi faccio forza e chiamo l'ambulanza.

Anche mia madre mi ha lasciato.

Ma almeno è felice, raggiungerà il suo amore: il mio papà.

Quanto avrei voluto conoscerlo...

Chiudo gli occhi immaginandomeli insieme, poi li apro di scatto e dico: -Ti amo mamma. Ti amo papà, anche se non ti ho mai conosciuto. Vi amo tanto entrambi.-

Poi vado di sotto ad aspettare l'ambulanza.

Chiamo anche Cassidy, la migliore amica di mia madre. In poco tempo è qui.

Mi abbraccia.

Sarà dura la mia vita ma ci sono i miei genitori lassù che vegliano su di me.

Quanto vorrei che fossero qui con me.

Sei anni dopo...

-Papà corri! Presto!- vengo svegliato

-Dimmi tesoro, cosa c'è?- chiedo mezzo addormentato

-C'è la neveeee! Posso uscire?- mi chiede

-Chiedi alla mamma, torno a dormire-

-Ma papàaaaa!! La mamma è già sveglia e mi ha detto di venire a svegliarti- dice imbronciata

Quando fa così non posso dirle di no.

Abbey ha solo 5 anni ma è già una piccola peste.

-Dai va bene, andiamo. Fammi vestire e dì alla mamma che poi me la paga-

Corre da mia moglie, ebbene sì, mi sono sposato, ho una figlia e un altro in arrivo a 26 anni, ma il ricordo di 6 anni fa, fa ancora male.

Ho perso mia madre sotto i miei occhi e mio padre non l'ho mai conosciuto, ma in fondo è stato meglio così perché loro due si amavano troppo, tutto questo sarà Il ricordo di una vita; come la mia storia con mia moglie.

Non oso pensare cosa dovesse succedere se dovessi perderla. La amo troppo.

-Papàaaaa! Ti sbrighi?- urla la piccola

-Arrivo Abbey, arrivo. Con calma. La neve non si scioglie mica-

-JOOSH! CORRI!- questa però non è Abbey

Corro subito di sotto e vedo un lago per terra.

-Oh cazzo. Di già?-

Prendo la borsa con l'occorrente, la mia mogliettina gravida, la piccola e voliamo (quasi) in ospedale.

È ora di far nascere il secondo.

Fine.




ECCOCI ALLA FINEEEEEE!!!!!

Un po' penoso come finale e la mia intenzione era di fare 40 capitoli + l'epilogo ma non avevo più idee e quindi è venuto quello che è venuto.
Anche "quest'avventura" finita qui. Spero che vi sia piaciuta la storia e che continuerete a leggere ""i miei capolavori"" (SEEEEE DOVEE?! AHAHAHA)
Ho già tipo altre tre storie iniziate ma prima di iniziare a pubblicare, voglio essere almeno a buon punto. Vi aggiornerò.

[Come al solito, niente ringraziamenti]

BESOS!💋

ElE😚

You: The memory of a lifeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora