Capitolo 11

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Quando torniamo in albergo, si sono fatte le 22 passate.

Io e Josh ci siamo conosciuti un po' e ho scoperto qualcosa in più su di lui e Daniel.

Oh cazzo! Dovevamo andare a cena con lui!

-Josh, cazzo! Dovevamo andare a cena con Daniel!- urlo appena entriamo nell'atrio

-Già. Dovevate venire a cena con me. Sono stato due ore ad aspettarvi qui davanti!- urla il diretto interessato

-Cazzo. Fratello, me ne sono dimenticato, sennò saremmo venuti- ci difende Josh

-Si dai va bene, vado a bermi qualcosa, ci vediamo domani. Buona notte.- e se ne va

-Beh, adesso?- chiede Josh

-Non so tu, ma io sono stanca. Vado a dormire- dico

-Okay, ci vediamo domani. Buonanotte-

Si avvicina per darmi un bacio ma mi giro e mi bacia la guancia.

Vado in camera e mi metto a dormire.

P.o.v. Narratore

Julie, va a dormire, ma le rimane il pensiero del bacio mancato. Voleva baciarlo o no? Daniel le va dietro, lo sa. Ne è sicura, ma lei non prova le stesse cose.

Josh, invece?

Non lo sa nemmeno lei ma le rimane il pensiero costante per tutta la notte. Non la lascia neanche un minuto, lo sogna anche.

Un sogno a luci rosse, verdi, gialle e blu.

Nel bel mezzo della notte, si sveglia. Eccitata.

P.o.v Julie

Mi sveglio tutta sudata. Ho fatto un sogno a luci rosse su Josh. Come cazzo è possibile?!

Io NON POSSO aver fatto un sogno erotico, men che meno su Josh. Il fratello del mio capo.

Com'è possibile che io abbia fatto un sogno erotico?!

Sono sconvolta.

Guardò l'orologio sul telefono che segna le 5.45. Mi alzo dal letto, metto i vestiti che mi ha lasciato Daniel, che consistono in un pantaloncino e una canottiera. Esco dall'Hotel e vado a correre.

P.o.v. Josh

Sento la porta della camera di Julie aprirsi e poi chiudersi, segno che è uscita. Mi alzo, mi vesto e la seguo. Poco dopo la vedo iniziare a correre. Prendo il passo e la raggiungo.

-Hey-

-Oh cazzo. Mi hai fatto venire un colpo!!- si spaventa

-Ahahah scusa. Non volevo. Che fai?-

-Corro forse? Lasciami in pace- dice scontrosa

Che ho fatto adesso?!

Continuo a non capire il suo comportamento. Non le ho fatto ancora nulla. Ancora.

Continuo a correre restando poco dietro di lei. Riesco a vedere gli ingranaggi della sua testolina che girano.

Non mi prendo la briga di chiederle il motivo del suo comportamento e continuo a correre lasciando che le cose delle ultime 24 ore scivolino su di me come olio.

You: The memory of a lifeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora