Capitolo 31

20 1 0
                                    

Mi sento osservata.

Apro leggermente gli occhi e vedo Josh fissarmi.

-Hey, cosa c'è?-

-Devi fare una cosa per me-

-Devo proprio?- chiedo assonnata

-Si ma vorrei che non ti arrabbiassi.-

-Oddio, così mi spaventi-

-Vieni- dice invitandomi a seguirlo

Mi alzo portandomi dietro il lenzuolo e lo seguo in bagno. Appena entro, mi porge il sacchetto che ho visto ieri

-Voglio sapere. Stai tranquilla; se dovesse essere positivo sarei felicissimo, ne abbiamo già parlato- dice riferendosi a quel giorno in cui eravamo al cimitero

Lo prendo stizzita dalle sue mani, apro la scatola e tiro fuori il test di gravidanza, ci faccio la pipì sopra e poi lo appoggio sul lavandino

-Andiamo sul letto- dico

-Lo so che ieri ti sono sembrato incazzato, ma se veramente dovessi essere incinta, sarebbe stupendo, non solo perché ci amiamo, ma perché avrei una seconda possibilità di essere papà-

Amore...

-Lo so amore, lo so. Fra qualche minuto sapremo l'esito- dico facendolo appoggiare sul mio petto

Quanto ha sofferto per Jeremy... E quanto io per mio fratello, Garrett...

Passati i minuti necessari, faccio alzare Josh

-Hey, andiamo a vedere cosa dice-

Lo prendo per mano e andiamo insieme in bagno

-Guarda tu- dice

Prendo il test: una linea blu, NEGATIVO.

-Mi dispiace- lo abbraccio forte, fino a stritolarlo.


Qualche settimana dopo...

Siamo tornati a Londra e alla solita routine.

Mi alzo, faccio la doccia, mi vesto, faccio colazione e vado in ufficio.

Tutte le mattine.

Josh uguale.

Con il suo lavoro abbiamo deciso di stare ognuno a casa sua e vederci ogni qualvolta è possibile.

Dopo essermi vestita, accendo la macchinetta per il caffè ma appena l'odore si espande e arriva alle mie narici, corro in bagno e vomito l'anima come la sera al ristorante.

Vomito, vomito e vomito, finché riesco a chiudere la porta del bagno e ad aprire la finestra in modo da far circolare l'aria.

Quando non ho più nulla da rigettare, mi tappo il naso ed esco a prendere il cellulare, poi torno in bagno e chiamo Cassidy, la mia migliore amica.

-Cass, ti prego, vieni a casa mia-

-Hey, cos'è successo?- chiede

-Vieni subito qua!- urlo

-Dammi 10 minuti e sono lì- dice chiudendo la chiamata

Non posso andare in ufficio in queste condizioni.

Che cazzo ho adesso? Siamo quasi in primavera, non posso ammalarmi!

Chiamo Daniel avvisandolo che oggi non andrò in ufficio e poi mi rilasso contro il muro.

Dieci minuti dopo, arriva Cassidy. Per fortuna che ha le mie chiavi, così non devo uscire da qui

-Julie! Dove sei?- urla

-Sono in bagno- urlo a mia volta per farmi sentire

Apre la porta ed entra

-Chiudi sub..-

Arriva un conato

Per fortuna capisce e chiude la porta

-Cos'hai?- dice accarezzandomi la testa

-Non lo so, cazzo. Stavo facendo il caffè e mi è venuta la nausea, poi sono corsa in bagno per vomitare-

-Sei incinta?- chiede

-No- dico secca

-Sicura? Ieri avevi mal di testa. L'altro ieri hai vomitato quando ho aperto il formaggio-

-Avrò preso un virus-

-Andiamo da un dottore- propone

-Fai cambiare l'aria-

-Ti chiamo appena va via l'odore- dice uscendo

Che sia veramente incinta?

No, non è possibile. Cos'è cambiato da quando siamo tornati da Glasgow?

Nulla.

E se fossi veramente incinta?

Oddio.

Appena esco dal bagno, torno in camera per mettermi qualcosa di più comodo di un tailleur e usciamo per andare verso la macchina, diretti dalla dottoressa.

Ci sediamo in sala d'attesa e dopo un paio di persone è il mio turno

-Buongiorno, signorina Bates, come sta?- chiede la dottoressa

-Non bene, oggi appena ho sentito l'odore del caffè mi è venuta la nausea e il vomito, l'altro giorno per colpa del formaggio..-

-Ha già fatto un test di gravidanza?- chiede

-Qualche settimana fa quando sono stata a Glasgow-

-Chiamo la mia collega e le chiedo se può farti una visita più specifica, torni pure in sala d'aspetto-

-Va bene, arrivederci-

Torno nella sala e racconto cosa mi ha detto la dottoressa a Cassidy.

-Signorina Bates, prego. Mi segua-

Tiro Cassidy per il braccio e seguiamo la dottoressa. Per fortuna che questo centro è grande...

Entriamo in una stanza e dai macchinari, capisco che è una ginecologa.

-La mia collega mi ha spiegato quello che le hai detto e direi di procedere subito con la ecografia-

-Va bene- acconsento

Mi fa sdraiare sul lettino, alzo la maglia e mi sparge un gel un po' freddo sulla pancia

Guardo sullo schermo ma non capisco nulla

-Eccolo qua! Lo vedi questo fagottino?-

-Oddio... Quello... quello è... Oddio.-

-Congratulazioni, sei incinta di ben 3 mesi e mezzo!-

-Oddio!- piango felice

SONO INCINTA!

Mi faccio fare la stampa del mio bambino e poi torniamo a casa.

You: The memory of a lifeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora