Capitolo 21

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P.o.v. Julie

Non ci credo. Andrò a Parigi!

Sono felicissima!

Il tempo di preparare al volo la valigia, fare una doccia veloce e siamo diretti verso l'aeroporto.

Scendo dalla macchina, aspetto che mi raggiunga e poi lo seguo

-Vieni, di qua-

Non è da tutti i giorni prendere o avere un jet privato! Meglio approfittarne.

Passiamo attraverso i metal-detector e poi andiamo sulla pista, ovviamente io scatto foto, e scatto, scatto, finché Josh mi trascina di peso sul jet

-Scusa ma se non partiamo arriviamo fra 80 anni.- dice divertito

-Ehm si.. Mi sono fatta prendere dal momento-

-L'ho notato- e scoppia a ridere. Dopo un po', lo faccio anch'io. Non ci avevo mai fatto caso, ma la sua risata è contagiosa.

Mi piace questo ragazzo.

Ti piace eh?

Coscienza! Non intendevo quello!

-Terra chiama Julie. Julie!- mi richiama

-Si scusa, ci sono-

-Dicevo... Oggi non piloto io, ho assunto una compagnia, così viaggiamo tranquilli-

Annuisco

-Vieni, sediamoci che decolliamo-

Sono ansiosa. Non vedo l'ora di decollare.

-Contenta?- chiede Josh

-Molto. Grazie- mi avvicino per lasciargli un bacio sulla guancia e il contatto mi fa avvertire una piccola scossa. Faccio finta di nulla e mi siedo al suo posto, poi guardo la sua espressione ma pare non abbia sentito nulla, meglio così...

P.o.v. Josh

Mi ringrazia e mi bacia la guancia.

Scossa. Una scossa leggera, ma l'ho sentita. Non credo che Julie l'abbia percepita, ma per evitare momenti imbarazzanti, faccio finta di nulla.

"I signori sono pregati di allacciare la cintura per il decollo" dice la voce metallica

Ci allacciamo le cinture e poi rimango tutto il tempo ad osservare Julie.

È bellissima.

Il pilota accende i motori e iniziamo a percorrere la pista, io rimango sempre con gli occhi incollati a Julie, la quale sentendosi osservata, si gira verso di me e mi guarda a sua volta.

Quando il jet decolla, non me ne accorgo nemmeno, troppo impegnato a guardarla. Lei lo stesso.

Rimaniamo così per un po'; fin quando la voce metallica di prima, ci dice che possiamo slacciare la cintura, lo faccio. Julie fa lo stesso, ma senza mai staccare il contatto visivo

C'è un'attrazione fortissima tra noi.

Gli occhi non si staccano mai, neanche quando mi alzo in piedi e le tendo la mano, in modo che mi segua.

Si alza tenendomi per mano.

La conduco nella piccola stanza del jet, anche qui, senza mai staccare il contatto visivo, tant'è che io cammino all'indietro, ma dettagli.

Solo quando entriamo nella stanza distogliamo lo sguardo ma c'è comunque un'elettricità fra noi che potrebbe illuminare tutta la Russia.

La sento respirare forte. Come se avesse corso una maratona di 10 km.

Ci sdraiamo sul letto. Il viaggio sarebbe di solo un'ora e mezza, ma ovviamente, non potevo non includere altre mete, tra cui la Grecia.

L'itinerario, sarà: Londra-Atene, Atene-Parigi, Parigi-New York e New-York-Londra.

Batto la mano sul letto, invitando Julie a sdraiarsi. Ci vorranno quasi 4 ore, tanto vale dormire...

-Vieni, sdraiati-

Sto cercando in tutti i modi di contenere la mia eccitazione, ma è quasi impossibile, cazzo. È troppo bella, è impossibile contenermi.

Faccio un respiro profondo e nel frattempo, lei si avvicina.

-Mi presti la tua maglia?- chiede piano

Me la sfilo dalla testa e gliela passo, poi tolgo scarpe, jeans e mi sdraio di nuovo sul letto, rimanendo in boxer.

Contrariamente a ciò che avrei pensato, Julie si slaccia le scarpe e i pantaloni, tira via la sua maglia e poi infila la mia

-Cazzo che corpo!- sbotto

Arrossisce e io ridacchio

-Dai vieni qua, prometto di non dire più nulla- vedremo quanto durerà...

-Mi piacerebbe vederti pilotare, saresti sexy!-

Ridacchio piano, nel frattempo si sdraia per metà su di me, le accarezzo la testa e piano piano si addormenta.

È bellissima.

Potrei quasi innamorarmene.

O forse lo sono già(?)

CAZZO.

Sono proprio cotto.


You: The memory of a lifeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora