capitolo 1

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Pov. Andrea

Sono passati tre anni da quando abbiamo dovuto abbandonare il nostro territorio... Ne abbiamo trovato uno privo di vampiri e mannari in un altro stato... Abbiamo preferito cambiare direttamente tutto... Molti dei superstiti alla battaglia erano stati morsi dai vampiri senza che se ne rendessero contro... A causa delle varie ferite, non notarono il morso e morirono mesi dopo... Il branco si era ridotto ulteriormente. Quando arrivammo nel nuovo territorio, altri erano morti di stenti... Abbiamo faticato a cacciare e a sopravvivere per tre mesi e questo era il risultato... Il mio branco contava circa quaranta elementi adesso. Feci costruire venti villette, come avevo promesso ma, durante la costruzione, ne morirono altri... Anziani principalmente... Non sapevo più cosa fare, quello spostamento si era rivelato più dannoso del previsto. La maggior parte dei superstiti avevano perso i propri compagni, ma erano ancora in grado di avere figli... Io non gli chiesi niente, non volevo che si sacrificassero in quel modo... Decisero alle mie spalle di convivere e di cercare di avere dei bambini, oltre quelli che eravamo riusciti a salvare. Nicola mi disse di lasciarli fare che, probabilmente, era il loro modo di superare la cosa... E seguii il consiglio di mio fratello. Federico, Michele, Dario e Stefano decisero di andare a vivere ognuno per conto proprio... Volevano avere la propria indipendenza non essendo legati ad una compagna... Federico, invece, non voleva prendere parte a quel disperato tentativo di avere figli... Mi disse che lui aveva avuto la sua compagna e ha fallito nel proteggerla... Voleva rispettare la sua memoria.

Era appena sorto il sole quando mi svegliai, come ogni volta, a causa di un incubo... Facevo fatica a controllarli... Sognavo sempre quel momento in cui venivo morso da Massimo, oppure sognavo Bianca in una bara priva di vita... Era questo ciò che mi era rimasto, ciò che non riuscivo a combattere... Andai fuori, sul balcone della nostra stanza... La paura di morire o di veder morire Bianca mi torturava, complice il fatto che, quando ce ne andammo da quel posto, neanche riusciva a toccarmi... Non potevo proteggerla in quello stato se era lei stessa il primo ostacolo da superare... Non avrei permesso le accadesse nuovamente qualcosa, l'avrei protetta... Stavo giocando con l'anello di mio padre, anello che Nicola mi aveva dato, quando un abbraccio delicato mi risvegliò dai miei pensieri... Dovevo averla svegliata a causa del mio incubo. <<Buongiorno piccola>> dissi abbracciandola...  Lei cercò di dire qualcosa, ma uscì solo un suono non ancora identificato... Di mattina non riesce neanche a parlare... Iniziò a tremare dal freddo, e la strinsi a me... Aveva superato parte del trauma... Adesso potevo abbracciarla, potevo stringerla, potevo fare ciò che volevo e lei non si spaventava più... Adesso riusciva a farsi toccare anche da sua sorella e da gran parte delle ragazze del branco... Dai ragazzi aveva ancora qualche difficoltà, io ero l'eccezione... Però, da quando quel vampiro l' ha morsa e l' ha quasi uccisa, non è più riuscita a riprendersi completamente... È costantemente pallida e sente sempre freddo.  I dottori hanno fatto tutto il possibile per farla riprendere, ma le costanti trasfusioni sembrano state inutili... L'unica cosa che ci rimaneva da fare era coprirla il più possibile. Come ogni volta, notò che ero distratto e capì subito da cosa... <<Andre basta pensarci... Sto bene... Abbiamo avuto tutto ciò che volevamo, abbiamo le case, le nostre vite, il branco mi ha accettata e mi sono ripresa perfettamente dallo stupro... Magari faccio ancora fatica a stare vicina a qualche persona, ma sto bene>> disse lei, stanca di vedermi così preoccupato. <<È che non ci riesco... Ho lasciato che troppe persone morissero... Ho lasciato che ti facessero del male... Non riesco a perdonarmelo>> ammisi io. <<Se la vediamo cosí la colpa è anche nostra... Non siamo riusciti a prepararci bene per la battaglia>> rispose cercando di vincere quella discussione.

Prima che riuscissi a dire qualsiasi altra cosa, sentimmo urlare... Ci girammo verso la casa da cui provenivano le voci. <<Vai a cercare le fragole>> disse l' inconfondibile voce di Chris. <<Giá sveglia? Mi dispiace per tuo fratello>> disse Bianca ridendo. <<Da 5 mesi ormai combatte con Chris... Spero che tu non diventi così durante la gravidanza>> le risposi io... E lo speravo veramente... Sia per la gravidanza che per il fatto di non dover combattere contro una furia omicida con il pancione. Lei istintivamente divenne rossa... Non aspetta un figlio, ma la imbarazza pensare che in futuro avremo dei bambini.<< Dovresti vedere la tua faccia in questo momento>> le dissi iniziando a ridere. In risposta mi mollò un ceffone, poi si ricordò di qualcosa <<Invece di a Giovanni che se mi ritrovo mia sorella con il pancione, lui non vedrà più la luce del sole>> disse. <<Sophia ha sedici anni... E poi cosa c'entra Giovanni?>> chiesi io confuso. <<E' ancora piccola... E poi la delicata voce di Chris mi ha fatto venire in mente che quei due vivono sotto lo stesso tetto>> rispose lei. <<Quindi anche tu ti reputi troppo piccola? Hai vent'anni>> chiesi io. <<Noi abbiamo dei doveri... E so che non aspettano altro se non dire che non sono in grado di darti dei figli>> commentò lei guardando il panorama... Ha ancora questo terrore, ma come biasimarla... Ha passato anni ad essere giudicata.

Alla fine rientrammo in camera e ci accoccolammo a letto, sotto le coperte... Volevo che si rilassasse prima di iniziare la giornata. <<Come mai si fa chiamare Chris?>>  mi chiese improvvisamente. <<Il suo nome completo le ricorda troppe cose... E lei non vuole ricordare>> risposi. <<Qual' è il suo nome? Cosa è successo di preciso?>> iniziò a fare domande a raffica. <<Calma, calma... Il suo nome completo è  Christal... Ha deciso di cambiarlo ma non troppo, per questo si fa chiamare Chris adesso... Quando lei e Nicola si sono incontrati la prima volta capirono subito di essere destinati a stare insieme... Io avevo pochi mesi, questo me lo hanno raccontato. Il branco del padre di Christal era il nostro alleato migliore e Nicola pensava che al padre avrebbe fatto piacere unire definitivamente i due branchi, visto che Christal doveva diventare Alpha... Il giorno del mio primo compleanno Nicola chiese al padre di poter stare con sua figlia, visto che in quel branco le usanze sono diverse lui fece in modo di rispettarle tutte per non offenderlo... Ma lui rifiutò e l' alleanza venne spezzata... Christal però apprezzò il gesto e continuò a vedere Nicola di nascosto a suo padre, con l'aiuto di sua madre... Quando il padre le scoprì uccise sua madre per tradimento e Chistal avrebbe fatto la stessa fine, ma riuscì a scappare. Mi ricordo che quando Nicola aprì la porta di casa lei stava piangendo... Aveva perso sua madre e suo padre la voleva uccidere... Ricordo che aveva diverse ferite nel corpo, penso che l' avesse torturata... Come può un padre torturare la propria figlia e poi giustiziarla? Lei decise che doveva assolutamente cambiare nome per non ricordare, ma allo stesso tempo voleva mantenere il ricordo di sua madre che l' aiutava sempre e in qualsiasi situazione... Sua madre si chiamava Chris... Dopo due anni, mentre lei faceva una passeggiata, i vampiri di Massimo la rapirono... Mio fratello non la prese troppo bene... Ovviamente poi iniziò a cercarla, forse trascurando il branco. Ciò che successe dopo lo sai già >> raccontai io... Lei non sapeva questa storia e forse era meglio che non la conoscesse... Ma doveva stare al suo fianco e volevo evitare che dicesse cose che la ferissero... Anche perché Chris è vendicativa. La guardai e vidi diversi sentimenti: odio, rabbia, tristezza, compassione... Deve averla colpita molto questa storia.

Non appena finì di raccontare la storia di Chris, sentimmo suonare il campanello di casa... Io e Bianca ci guardammo in faccia. <<Aspetti qualcuno?>> mi chiese lei ironica. <<Penso di saperlo... Preparami una ciotolina di fragole>> risposi alzandomi dal letto e lei iniziò a ridere. Come previsto, dietro la porta c' è Nicola visibilmente stanco. <<Ti prego, sei la mia salvezza... Ho bisogno->> disse mio fratello ma non lo lasciai finire... Avevamo sentito tutto. <<Di un po' di fragole... Bianca le sta preparando... Abbiamo sentito Chris>> finii ridendo e lui si unì a me. <<Avete scoperto se è maschio o femmina?>> chiesi facendolo entrare. <<Femmina... Lo abbiamo scoperto alla visita di ieri... Due femmine Alpha in casa... Avrò i miei problemi>> disse lui iniziando a ridere. Nicola è nato Alpha, Chris pure... Anche la loro bambina lo sará sicuramente. <<Adesso che si fa? Tua figlia sará sicuramente Alpha>> dissi sovrappensiero. <<Se vorrà avere un branco suo ce ne andremo dal tuo territorio ma resteremo qui vicino... Pensavo ad una potenziale alleanza... Ma comunque io e Chris le spiegeremo la situazione se dovesse chiedere perché non siamo noi gli Alpha... Siete voi al comando>> disse lui tranquillo... Avevano pensato a tutto. <<Io invece non so se i miei figli saranno Alpha, perchè io lo sono diventato... Se non dovessero esserlo sappi che il posto sará di tua figlia>> dissi io... Avevo questa paura che non nascessero Alpha e che venissero trattati come trattavano Bianca. <<Andre il branco ormai appartiene a te e alla tua famiglia.. Se la piccola vorrá un branco usciremo dal territorio... Non voglio sentire altro>> disse Nicola severo... Gli fui grato per quella rassicurazione. Bianca arrivò poco dopo con le fragole per Chris... Doveva aver sentito tutto. <<Ecco le fragole... Io però voglio sapere->> disse lei ma non riuscì a finire. <<Femmina>> rispondemmo in coro io e mio fratello. <<Nome?>> chiese lei curiosa. <<Non lo sa ancora... Io non ho intenzione di mettere il naso in questa faccenda... E' difficile convivere con lei in questa situazione>> rispose lui esasperato... Noi iniziammo a ridere, non osavamo immaginare ciò che passava ogni giorno. <<Ora vado... Non voglio morire>> disse Nicola ridendo, poi uscì di casa, lasciandoci soli.

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