capitolo 27

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Pov. Bianca

Dopo una settimana dalla visita a sorpresa di Ethan, si faticava a stare tranquilli... La voce si era sparsa nel branco e tutti volevano che i due fratelli si consegnassero a Ethan... Smisero di parlare solo quando, durante un allenamento, videro Andrea e i suoi fratelli con in marchio... A quel punto capirono tutti che Andrea li aveva rivendicati per se e qualsiasi cosa fosse successa ai due ragazzi sarebbe stata guerra aperta. Io faticavo a stargli vicino... Come avevo previsto, Andrea cercava in tutti i modi di allontanarmi quando pensava a come attaccare senza alcuna perdita... Solo ieri sera sono riuscita a dargli un'idea... Doveva parlare con l'alleanza, la stessa che avrebbe dovuto aiutarci quel maledetto giorno contro i vampiri... Avevano un debito di sangue verso il nostro branco e doveva sfruttare proprio questo debito per tenere a bada Ethan... Ma sapevamo entrambi che quel pazzo non ci avrebbe ascoltati, così Andrea decise di andare a parlare direttamente con l'alleanza al completo, nonostante noi non facciamo più parte di quel gruppo... E' partito questa mattina all'alba insieme a Giovanni per poter mettere fine a queste minacce. Io, d'altro canto, sono dovuta restare nel branco... Non voleva farmi affrontare quel lungo viaggio, visto che non posso trasformarmi, e voleva che fossi al sicuro... In più, avrei avuto una visita per scoprire il sesso del bambino e non voleva che la saltassi... Sono giorni che aspettiamo questa visita e non voleva rimandare ulteriormente... Ma sono convinta fosse solo una scusa per tenermi a casa... Così mi alzai presto per fargli compagnia mentre si preparava e, dopo che lui andò via insieme a Giovanni, iniziai a prepararmi pure io. Aspettai solo le gemelle che avevano ricevuto l'ordine di starmi vicino durante tutta la durata della visita e durante il tragitto per andare e per tornare a casa... Il nostro medico era di turno nell'ospedale del paese umano e avrei dovuto fare tutta la strada a piedi con Luana e Cassandra che si guardavano intorno come se il vento potesse uccidermi... Era imbarazzante dover uscire con loro due. <<Smettetela... Attirate troppo l'attenzione>> le rimproverai dopo l'ennesimo scatto di Cassandra. <<Abbiamo ricevuto ordini ben precisi... Non possiamo ignorarli>> rispose Luana sorridendo. <<Non vi ho detto di ignorare gli ordini... Vi ho detto di smetterla di attirare l'attenzione... Se continuate a guardare le foglie trasportate dal vento come se fossero ricoperte d'argento, noteranno il vostro strano comportamento e inizieranno a fare domande... Ricordatevi che non sanno chi siamo>> dissi io severa avvicinandomi all'enorme struttura... Per essere un paese piccolo, l'ospedale era davvero gigante. <<Ma se accadesse qualcosa a te o al bambino... Non potremmo perdonarcelo>> rispose Cassandra guardandosi in giro... In molti mi fissavano come se fossi il diavolo in persona... Cassandra iniziò a fissarli in modo truce, finché non distolsero lo sguardo spaventati. <<Cos'hanno da guardare?>> chiese seccata Luana. <<Vi ricordo che ho vent'anni e che sono umani... Per loro è impensabile che una ragazza della mia età diventi madre... Non mi stupisco che mi guardino in questo modo>> risposi io iniziando a guardarmi intorno... Il nostro dottore mi aveva detto di andare direttamente nella sala d'aspetto del suo studio, così iniziai a camminare verso lo studio. <<Che idioti... Non hanno la minima idea di chi siamo e di chi porti in grembo... Se sapessero che il bambino che aspetti è l'erede del branco più forte mai esistito... Dubito che ti guarderebbero ancora in quel modo>> sorrise Cassandra. <<Quel branco non esiste più, Cas... Lo abbiamo abbandonato quella notte in cui siamo stati attaccati, lo abbiamo perso quella maledetta notte... Quello che conoscete non è neanche l'ombra del branco che era un tempo... Dubito che riusciremo a farlo tornare tale adesso... Dubito che ci riuscirà mio figlio e dubito che ci riuscirà mio nipote, se mai ne avrò... E' stato un massacro in piena regola>> le dissi io... Loro credono ancora che il nostro branco, nonostante così ridotto, sia ancora forte quanto quello che avevamo un tempo... Ma non è così... Sono rimasti pochi bambini e poche persone ancora in grado di avere figli. <<Dubito che tornerà mai quel branco>> ammisi alla fine. Era la prima volta che lo dicevo ad alta voce... Non ho mai avuto il coraggio di dirlo davanti ad Andrea... Dovrei essergli di supporto, dovrei aiutarlo a ricostruire quel branco un tempo tanto temuto... Ma non riesco a vedere altro che persone stanche, troppo grandi per dare alla luce dei bambini, e bambini traumatizzati da ciò che hanno visto... Niente da l'idea di quel branco, niente mi permette di vedere un branco del genere in futuro... Ciò che cerco di fare è dare un posto sicuro a chi è sopravvissuto, niente di più.

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