capitolo 42

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Pov. Bianca

Le settimane passarono velocemente, riuscimmo a finire di dipingere la stanza del bambino di Allison e Stefano in poco tempo... Mentre noi ci occupavamo della stanza, Stefano cercava di imparare come fare il padre badando a Renèe e Ryan... Il problema era che quei due non potevano essere lasciati soli un secondo perché altrimenti combinavano qualche guaio. Tutto sembrava essere tornato alla normalità, sembrava che i problemi ci avessero finalmente abbandonati... Almeno finché Giovanni non arrivò in casa nostra una mattina... Non era un problema grave, ma avrebbe attirato l'attenzione degli umani con cui confinava il nostro branco. <<Un bambino... Non possiamo dargli alcuna colpa, sapevamo che era arrivato il suo momento per trasformarsi... Dovevano portarlo da me, come avevamo stabilito appena arrivati in questo territorio... Perché non lo hanno fatto?>> chiese Andrea a Giovanni... Uno dei piccoli sopravvissuti di quattro anni fa aveva finalmente mutato per la prima volta, ma lo aveva fatto al limitare del paese di umani qui vicino... Una sola persona lo ha visto e il sindaco si è preoccupato di rassicurarlo e di evitare un disastro... Lui era l'unico che sapeva cosa fossimo. <<Non si aspettavano che mutasse in questo periodo... A quanto pare non ha mostrato i sintomi della mutazione>> rispose Giovanni preoccupato. <<I problemi arriveranno in seguito... Chi ci assicura che quell'uomo non lo vada a dire in giro? Si scatenerebbe una guerra che non possono vincere e noi non saremmo più ben accetti qui e dovremmo spostarci nuovamente>> commentai io... A differenza di Giovanni ed Andrea che erano seduti alla scrivania a parlare, io ero seduta a terra mentre giocavo con Ryan per farlo stare tranquillo. <<Come ho già detto, il sindaco si è occupato di tutto... A quanto pare, quell'uomo ha diversi problemi fisici e prende farmaci che, come controindicazione, creano disturbi fisici e allucinazioni nei casi più gravi... Gli ha fatto credere che fosse colpa dei farmaci, ma è stato ben chiaro sul fatto che questo inconveniente non dovrà più ripetersi se vogliamo restare qui>> rispose Giovanni... Andrea lo guardò scioccato. <<Come fai a sapere tutte queste cose?>> chiese alla fine. <<Il sindaco ha indagato per avere una qualche scusa per proteggerci... Quella delle pillole era la migliore e mi ha avvisato>> rispose Giovanni. <<In ogni caso dobbiamo intervenire sul branco... Sui bambini in particolare... Se sentono qualcosa, anche un minimo dolore che può essere riconducibile alla prima mutazione, non dovranno lasciare il branco e dovranno avvisarci... Non possiamo permetterci errori del genere, non con due neonati e con un terzo in arrivo... Stiamo finalmente vivendo le nostre vite, non possiamo permetterci che qualcosa vada storto proprio adesso>> disse Andrea... La preoccupazione nella sua voce era evidente, abbiamo sistemato il problema Ethan da poco e adesso stiamo vivendo le nostre vite... Non possiamo permettere di spostarci nuovamente. <<Cosa pensi di fare?>> chiese il beta dopo qualche minuto di silenzio. <<Incontrare tutti i piccoli superstiti e i loro tutori... Voglio rassicurare il cucciolo che ha mutato che non riceverà punizioni se, come dicono, non ha mostrato i sintomi... Voglio che gli altri cuccioli sappiano che ormai si avvicina il loro momento per mutare e che devono restare nel branco senza farsi vedere dagli umani... E devono sapere che sarò presente in caso di complicazioni... Questa è l'unica cosa che posso fare per loro... Credo che sia meglio incontrarli domani mattina prima che altri incidenti del genere possano capitare>> rispose Andrea... Era improbabile che qualche altro cucciolo mutasse in così poco tempo, ma considerato quello che abbiamo passato era meglio essere prudenti. Giovanni ci lasciò qualche minuto dopo per avvisare dell'incontro della mattina successiva... Andrea ci raggiunse a terra per giocare con Ryan... Nonostante il sorriso che si era stampato in volto, lo vedevo chiaramente che era preoccupato... Non dissi niente, sapevo che aveva bisogno di non pensarci per qualche minuto. La notte non riuscì a dormire, era troppo nervoso per poter riposare... Continuava a rigirarsi nel letto nella speranza di addormentarsi, ma l'alba arrivò e lui era ancora sveglio, così come me... Percepivo la sua tensione. Arrivato il momento dell'incontro con i bambini, uscì senza dire niente... Doveva risolvere questa questione da solo... Sapevo anche che risolvere la questione significava parlare con suo fratello Nicola, probabilmente finendo pure per litigare, per impedire a Renèe di uscire dal branco finché non fosse mutata per la prima volta. Era una limitazione necessaria anche secondo me, ma Nicola e Chris non sarebbero stati felici di quella scelta. Andrea tornò a casa solo la sera, dopo aver parlato con i bambini... Non disse niente quando tornò, si chiuse nel suo studio per continuare a lavorare... Oppure per pensare. Stavo preparando qualcosa da mangiare per cena, quando persi di vista Ryan... Sapevo dove stava andando, Andrea era il suo obiettivo... Quando è tornato non ha salutato nessuno dei due, come invece fa normalmente, e questo abbiamo scoperto che da particolarmente fastidio a Ryan... Mi assicurai di non far andare la cucina a fuoco durante la mia breve assenza e raggiunsi lo studio di Andrea... La porta era aperta e lui stava tornando a sedersi alla scrivania con Ryan in braccio. <<E' scappato di nuovo>> dissi per attirare la sua attenzione. <<Sapevo che sarebbe venuto... Ha imparato a battere sulla porta>> rispose Andrea sorridendo a nostro figlio. <<Come è andata con tuo fratello?>> chiesi avvicinandomi a lui. <<Non so come fai a sapere tutte queste cose... Ma almeno non devo dare giustificazioni>> rispose lui, riferendosi al fatto che si è subito chiuso nello studio senza dire una parola. <<Sapevo che Renèe ti avrebbe preoccupato>> ammisi io... Lui continuava a guardare nostro figlio che cercava di tirargli i capelli. <<Nicola non l'ha presa bene... Non ha detto niente, non davanti a me, ma so che al momento mi odia... Chris è stata più problematica... Mi ha letteralmente ricordato che loro sono gli Alpha, non io, che non posso dar loro ordini perché, ufficialmente, non fanno parte del mio branco... Mi ha urlato in faccia ciò che pensa di noi due, che non siamo adatti ai nostri ruoli e faremmo un favore a tutti lasciando il branco a loro... Ha cercato di difendere sua figlia>> spiegò lui, si stava trattenendo dal fare qualsiasi cosa... Forse non voleva mettermi a disagio o spaventare Ryan... O magari entrambe le cose. <<E' giusto che difenda la figlia... Lo farei anche io con Ryan>> puntualizzai... Lui sorrise e aggiunse <<Lo so... Ma tu faresti in modo di seguire le regole del branco che ti sta ospitando, non cercheresti di infrangerle perché hai un rango superiore a chi lo guida... Chris non farà niente di ciò che ho detto di fare, lascerà che Renèe vaghi indisturbata dove vuole quando usciranno di casa... Devo iniziare a cercare un altro territorio per loro>>. La sua voce era triste, non voleva lasciarli andare... Ma non poteva permettere che Chris mettesse in pericolo il nostro branco. <<Sai che manderai via anche Stefano ed Allison? Come pensi la prenderà Giovanni?>> chiesi io preoccupata... Il suo beta non è stato al fianco della gemella per anni e ora che ne ha l'opportunità la vedrà andare via. <<So perfettamente cosa significa mandare via Nicola... Dubito che Giovanni me lo perdonerà, ma devo proteggere il branco... Sai, quattro anni fa speravo che avrei potuto avere sia il branco sia i miei fratelli, che ho creduto morti per quindici anni... Adesso penso solo a come mandarli via e a come sopravvivere al ruolo che ricopro da quando ero bambino... Se Nicola avesse avuto più autocontrollo non saremmo in questa situazione>> ammise alla fine... Era uno sfogo crudele, il suo, ma potevo capirlo... Non ha mai voluto quel ruolo, si è trovato al comando quando hanno portato via i fratelli da lui. <<Sai che se tuo fratello avesse avuto più autocontrollo, noi non ci saremmo mai potuti sposare... Sai che nostro figlio sarebbe morto nel momento in cui avrebbero sentito il cambiamento nel mio odore... Nicola non ha mai nascosto che disapprovava il nostro legame, avrebbe fatto di tutto pur di mandarmi via e di ostacolarci, questo lo sai anche tu>> commentai. Andrea non disse nulla, semplicemente cercava di non piangere... Sperava di avere l'appoggio di suo fratello, lo stesso fratello che un tempo guidava quello stesso branco... Ma ha ricevuto solo delusioni da lui. Non so cosa si aspettasse da Nicola, se ricordava quei pochi momenti passati insieme a lui prima che li allontanassero, o se semplicemente cercava di immaginarlo... Non mi ha mai detto cosa pensava dei suoi fratelli quando li credeva morti, ma so per certo che è rimasto deluso... Deluso forse dalle aspettative, forse dai ricordi.

Così i giorni passavano, Andrea continuava a cercare un territorio privo di licantropi dove mandare a vivere i suoi fratelli, il branco seguiva alla lettera gli ordini di Andrea... Eccetto Chris e Nicola. Il branco più volte si è lamentato del fatto che loro non rispettano le nuove regole imposte dal loro Alpha, ogni volta dovevamo rassicurarli che stavamo cercando un nuovo territorio dove potevano costruire un loro branco... Stefano è venuto a sapere di queste voci, del fatto che li avremmo mandati via a breve, ed è venuto a parlare con noi... Andrea, che non si era ancora ripreso da ciò che aveva detto Chris, disse al fratello che se ne sarebbero andati non appena trovato un buon territorio per loro, ma lo fece con un tono così stanco, così rassegnato, che insospettirono immediatamente Stefano... Non disse niente al fratello, che stava ancora lavorando per assicurargli una vita tranquilla, ma prese me per un braccio e mi trascinò fuori dallo studio di Andrea per sapere cosa stava succedendo... Così mi vidi costretta a raccontargli ciò che Chris aveva detto ad Andrea, come Nicola non aveva appoggiato il fratello nella sua decisione... Stefano uscì di casa furioso, le urla del successivo litigio tra lui e Nicola si sentirono da ogni parte del territorio. Ma passarono altre due settimane prima che Chris e Nicola venissero a scusarsi e ad accettare le nuove restrizioni per la figlia... Scoprimmo, grazie ad Allison e Stefano, che Renèe iniziava già a mostrare l'esuberanza di un cucciolo che si sarebbe trasformato da li a pochi anni, due o tre anni per essere precisi, non mostrava alcun sintomo della mutazione ma era diventata troppo attiva per poterla giustificare normalmente... Non volevano che si sapesse che avevano giudicato male sia la figlia che l'Alpha che li aveva ospitati, ma il branco, vedendo che si erano finalmente adattati anche loro alle nuove regole, iniziarono a fare pressione ad Andrea per lasciarli alle loro attuali vite... Alla fine il problema del nuovo territorio terminò con una promessa da parte di Chris di ascoltarlo quando dava nuove regole, di non contrastarlo più... Nicola sembrava sorpreso nell'apprendere che li avremmo mandati via, ma sembrava anche sollevato nel sapere che non sarebbe successo... Spero che abbia capito quanti problemi abbiano creato, quanti problemi avremmo potuto avere a causa loro. Andrea, invece, cercava di evitare il fratello... Non voleva sentire cosa non gli avevano ancora detto, cosa pensavano di lui... Aveva paura di affrontare nuovamente il fratello in un altro litigio che lo avrebbe ammutolito a causa della delusione... Stefano, però, non sopportava quella situazione tra i suoi fratelli e, senza dire niente, organizzò una cena in cui invitò sia noi sia Nicola e Chris... La cena fu maledettamente silenziosa ed imbarazzante, almeno finché Allison non propose di fare una passeggiata... Accettammo tutti. Stefano prese per se Nicola e Andrea, forse voleva farli ragionare, forse voleva imporre al fratello maggiore di scusarsi, ma li portò poco più avanti rispetto a noi ci lasciò con Chris e i bambini. Ci fermammo nella radura dove ci allenavamo solo perché Allison non si sentiva molto bene, la gravidanza iniziava a stancarla parecchio ma voleva che i fratelli del suo compagno si riappacificassero... Passammo qualche minuto li, mentre Stefano cercava di far ragionare i fratelli... Quando si rese conto che erano uno più testardo dell'altro, fece un sospiro esasperato e si allontanò nel bosco... Come vorrei che non lo avesse fatto... Mentre Nicola e Andrea continuavano a litigare a bassa voce per non farsi sentire da noi, io iniziai a sentirmi in pericolo e ad agitarmi costantemente. <<Si può sapere che ti prende?>> chiese alla fine Chris, stanca del mio costante muovermi. <<Non mi sento sicura qui... Torniamo a casa>> ammisi alla fine io... Tenevo in braccio Ryan, che stava tranquillamente dormendo... Renèe era in braccio a Chris, era sveglia ma tranquilla... I miei timori vennero confermati quando un uomo uscì dal bosco con una pistola, puntandola alla testa di Allison. <<Fermi dove siete, o lei muore>> disse l'uomo vedendo che Andrea e Nicola stavano per scattare... Questa minaccia bastò per tenerli fermi. Ma da dietro ai ragazzi spuntarono altri uomini che li attaccarono di sorpresa... Ebbi solo il tempo di vedere le siringhe che uscivano dalle loro tasche prima di rendermi conto che avevano messo fuori gioco due Alpha con chissà quale droga... Guardai Chris preoccupata, che ricambiò il mio sguardo. <<Che volete?>> chiesi con voce tremante, mentre Stefano cercava di avvicinarsi a noi... Doveva aver sentito il pericolo e doveva essere tornato... Ma Chris scosse la testa. L'uomo che puntava la pistola contro Allison doveva aver capito che Chris era spaventata, non che stava dando un segnale ad un beta di non farsi ammazzare, perché disse <<Sta tranquilla tesoro, cammina sulle tue gambe e non ti farò niente>>. Alla fine ci costrinsero a salire su un furgone, i nostri figli in braccio a noi ignari del pericolo che ci circondava e i nostri compagni svenuti non potevano aiutarci... Eravamo sole, potevamo solo sperare che Stefano chiamasse rinforzi per liberarci... Se c'era qualcuno che poteva aiutarci era lui.

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