capitolo 19

1.3K 120 4
                                    

Pov. Stefano

Mi preoccupava sapere che non ero l'unico ad aver notato questi particolari nella storia di Allison... Sapevo che Bianca la odiasse, ma non pensavo che avesse notato queste stranezze... Rientrai a casa subito dopo aver finito di parlare con lei, ora più che mai dovevo tirarle fuori la verità... Quando Nicola era l'Alpha, riuscivo ad ottenere le informazioni che volevo anche usando la forza, ma su di lei non credo di riuscirci... Non ho idea di ciò che le hanno fatto, ma di certo non voglio allontanarla da me... Per una volta, la sua totale sottomissione a letto mi sarà utile. Stavo male solo a pensare a ciò che avrei dovuto fare, era la mia compagna... Non dovevo trattarla in quel modo... Ma lei ci ha mentito e ciò mette in pericolo il branco di mio fratello ormai stanco di dover sopravvivere. Andai nella mia camera, dovevo cambiarmi prima di raggiungerla... Mentre mi mettevo la tuta, notai che il tempo rispecchiava perfettamente il mio umore... Aveva iniziato a piovere, tuoni e lampi ogni secondo... Forse non avrei neanche perso tempo a cercarla. Sistemai i vestiti del matrimonio dentro l'armadio e presi un respiro profondo... Era arrivato il momento di farla parlare. Sentii un leggero bussare alla porta che avevo lasciato aperta di proposito... Come avevo previsto, sarebbe venuta lei a cercarmi. <<Posso dormire con te?>> chiese con un filo di voce, sobbalzando al rumore del tuono... Lei era terrorizzata dai temporali e sapevo cosa avrebbe fatto. <<Me lo chiedi ogni volta... Sai che la risposta resterà sempre la stessa>> risposi io spostando le coperte del mio letto... Allison sorrise e si avvicinò a me, distendendosi al mio fianco... Avevo veramente perso la mano in questi anni di prigionia... In una situazione normale, avrei già ottenuto tutte le informazioni che volevo sapere... Ma questa volta è diverso, ho paura di iniziare a fare le domande. Mi girai verso di lei e la abbracciai, il mio modo per scusarmi per ciò che stavo per fare... Lei si girò pure, appoggiando la schiena al mio petto... Era il momento di iniziare il gioco. Iniziai ad accarezzarle la pancia facendo passare la mano sotto la felpa, che notai solo in quel momento essere la felpa che le avevo prestato quando l'abbiamo trovata... Dovevo solo fare tutto ciò che le piaceva fino al momento in cui si sarebbe totalmente abbandonata a me. <<Sono troppo stanca>> disse lei sospirando a quel tocco. <<E' un vero peccato>> risposi avvicinandomi di più a lei e iniziando ad accarezzarle il seno... Sapevo che quel gesto l'avrebbe fatta cedere velocemente... E fu così. Si girò a guardarmi con occhi imploranti... Aveva detto di essere troppo stanca, ma mi stava chiedendo di più. Le presi i polsi e li bloccai con una mano mentre con l'altra continuavo ad accarezzarla... Dovevo iniziare adesso, prima che riuscisse a distrarmi. <<Facciamo un gioco... Tu rispondi alle mie domande e io ti darò ciò che vuoi>> dissi lasciandole una scia di baci sul collo... Il suo sguardo avrebbe potuto uccidermi in quel momento, ma il suo corpo parlava chiaramente... Mi sentivo uno schifo a trattarla in quel modo. <<Penso di sapere cosa vuoi chiedermi>> rispose facendo un sorriso sarcastico... Era caduta nella mia trappola. <<Iniziamo con questa domanda... Qual è il vero motivo che ti ha portata qui?>> chiesi fermandomi di botto, ricevendo uno sguardo implorante da parte sua... Non dovevo cedere, avevamo troppi dubbi su di lei... Quando capì che non stavo scherzando, sbuffò e iniziò a parlare. <<Un membro del branco è scappato quattro anni fa... E' da allora che mi fanno girare come un'idiota alla sua ricerca... Ho sentito che, in quel periodo nel vostro branco era arrivato un ragazzo nuovo e ho pensato di provare qui>> rispose lei... Come le avevo promesso, ricominciai ad accarezzarla e a lasciarle baci. <<Siamo arrivati a questo?>> chiese lei, visibilmente irritata. <<Te la sei cercata>> risposi io. <<Datemi almeno la vostra protezione>> mi implorò lei... Alzai lo sguardo, non capivo a cosa si riferisse. <<Continua a fare le tue domande e capirai tutto>> rispose lei, una lacrima iniziò a scenderle lungo la guancia. <<Che ti hanno detto su questo ragazzo che scappato dal vostro branco?>> chiesi fermandomi di nuovo... Lei mi fulminò con lo sguardo e poi iniziò a parlare nuovamente. <<Che era un traditore, che avrebbe venduto le informazioni del nostro branco ad altri... Ma neanche io sapevo di che informazioni stavano parlando... Ero la beta di mio fratello... Dovevo fare tutto ciò che diceva>> rispose lei... Stavo per ricominciare ad accarezzarle il ventre quando riuscì a liberare una mano... Allora poteva liberarsi dalla mia presa... Perché non lo ha fatto prima? <<Non penserai che mi accontenti di questo... Sto per vendere la mia famiglia, voglio ben altro>> disse portando la mia mano dentro i suoi pantaloncini... Sorrisi. <<Hai preso l'iniziativa, finalmente>> dissi io... Lei mi guardò confusa, poi si ricordò di ciò che aveva appena fatto... Divenne rossa in viso e riportò il suo polso vicino la mia mano... Io la bloccai nuovamente, ma questa volta iniziai ad accarezzarle i polsi... Nonostante ciò che stavo facendo, si stava fidando di me... <<Sei stata tu ad informare Ethan di come ci muovevamo durante gli allenamenti?>> chiesi alla fine... La domanda che più mi assillava... Le avevo fatto una promessa e volevo mantenerla... Con la mano che aveva portato dentro i suoi pantaloncini iniziai a sfiorarla, lei sospirò e strinse le gambe. <<Non farlo... Altrimenti non posso accontentarti>> la ammonii io. <<Scusa... Ero appena stata minacciata quella volta... Non avevo ancora passato informazioni riguardo il ragazzo che stavano cercano e mi avevano detto che, se non avessi passato loro qualsiasi tipo di informazione, me l'avrebbero fatta pagare>> rispose iniziando a piangere... Non stava mentendo... Sono sempre riuscito a fiutare le menzogne, lei non stava mentendo... Io le credevo... Così feci entrare dento di lei un dito. <<Bastardo>> disse lei spingendosi di più verso la mia mano. <<Una cosa per volta... Hai trovato la persona che cercavi?>> chiesi... Dovevamo proteggere Giovanni, a questo punto. <<Giovanni, il beta di tuo fratello... E' lui che stavo cercando... L'ho scoperto ormai un paio di mesi fa>> rispose lei. <<Perché non lo hai detto al tuo branco?>> chiesi continuando a muovere il dito dentro di lei... Visto come faceva, mi stupivo del fatto che riuscisse a parlare. <<Perché volevo protezione... Per te>> rispose lei. Mi bloccai di colpo... Non capivo a cosa si stesse riferendo. <<Continua... Ti dirò il perché>> rispose indicando con la testa il mio braccio... Mi dimenticai di far fede alla promessa che le avevo fatto e feci entrare tre dita dentro di lei... Avevo quasi finito di farle le domande... Volevo sapere cosa le avessero fatto il padre e il fratello, ma non oggi... L'avevo ferita abbastanza per oggi. <<Non volevo dirgli niente... Volevo portarti con me nel mio branco visto che, dopo avergli detto dove si nascondeva, avrebbero attaccato il branco... Non volevo che ti facessero del male così gli ho chiesto di risparmiarti visto che sei il mio compagno... La risposta di mio fratello è stata chiara: saresti stato il primo a morire davanti a me... Oppure per mano mia>> disse lei... Si liberò i polsi e mi abbracciò... Iniziò a piangere, stretta al mio petto. <<Quindi, se mi avessero risparmiato, tu gli avresti detto tutto?>> chiesi io scioccato. <<Si... Ma vista la sua risposta, non valeva la pena prendere quel rischio>> rispose lei con la voce rotta dal pianto... Io mi fermai, non era il caso di continuare con quella tortura... La abbracciai. <<Perché ti hanno dato quella risposta?>> chiesi confuso... Di solito si fa di tutto per salvaguardare i propri compagni, un padre dovrebbe salvaguardare il compagno della figlia... Non dico che avrei accettato la proposta, ma mi sembrava strana una risposta del genere. <<Non voglio parlarne adesso>>rispose lei asciugandosi le lacrime. <<Riguarda ciò che quei due ti hanno fatto?>> chiesi preoccupato... Lei si irrigidì di colpo. <<Come lo sai?>> chiese spaventata. <<Non so cosa ti abbiano fatto, ma so che ti hanno traumatizzata... E questa la pagheranno cara>> risposi... La vidi rilassarsi... Aveva paura che scoprissi cosa le fosse successo, era evidente. <<Non voglio portare Giovanni al branco... Ho trovato un'altra realtà qui, una realtà che preferisco rispetto alla vita che facevo con loro... Vorrei restare qui con voi, con te>> ammise lei. <<Hanno permesso a Giovanni di restare e lo hanno protetto... Racconta loro la tua storia e proteggeranno anche te>> risposi io. <<Se non dovessero farlo? Se dovessero cacciarmi?>> chiese spaventata. <<Troveremo un posto dove vivere tranquilli>> dissi distendendomi e tirandola verso il mio petto... L'avrei seguita se l'avessero allontanata, era certo. <<Non credere che ti lasci fare così>> disse dandomi un pugno sul petto... La guardai confuso. <<Mi hai stuzzicata tutto il tempo per ottenere le informazioni che volevi, almeno finisci il lavoro>> disse lei guardandomi male. <<Fai tu allora... Ti ho stuzzicata tutto il tempo, hai ragione... Mi sento in colpa, ad essere sincero... Ma hai l'opportunità di vendicarti... Buon divertimento>> le risposi ridendo... Speravo che capisse che mi dispiaceva per ciò che avevo fatto. Lei mi sorrise e salì su di me... Passammo ciò che restava di quella notte così, come se non fosse successo niente... La lasciai fare, avrei sopportato qualsiasi cosa per lei... Finì di torturami solo quando il sole era ormai alto... Erano due giorni che non dormivo, ero distrutto... Lei si distese al mio fianco e chiuse gli occhi, poggiando la testa sul mio petto.

Pov. Allison

Mi aveva ferita sapere che avrebbe usato il sesso per farmi parlare, ma avevo apprezzato che si era lasciato stuzzicare da me... Mi aveva dato modo di restituire il favore... In fondo capivo perché lo avesse fatto, doveva proteggere il suo branco... Eravamo nudi, abbracciati e stanchi... Ma io dovevo ancora confessargli una cosa. <<Credo che tu debba sapere cosa mi hanno fatto>> dissi alla fine. <<Se non vuoi parlarne adesso va bene... Sappi solo che non ti forzerò, quando vorrai parlarne lo farai>> rispose lui stringendomi di più a se... Ma doveva sapere perché avevo cambiato idea, doveva sapere da cosa ho deciso di fuggire. <<Io non sapevo che ci fosse questa tradizione... L'ho scoperto quando gli ho chiesto di risparmiarti... Inizialmente pensavo fosse solo per mettermi alla prova, per addestrarmi a tutto... Invece non era così>> dissi piangendo. <<Cosa intendi dire?>> chiese lui confuso... Non sapevo come dirglielo... Presi un respiro profondo e iniziai a parlare. <<Mio fratello teneva la sua compagna rinchiusa, come se fosse una prigioniera... La scusa che usava con me è che aveva paura che qualcuno la guardasse... La verità è che voleva mostrare al branco un'altra persona... Voleva mostrare me... Pretendeva che fossi io la sua compagna per il branco, che fossi io a dargli dei figli... Ma lui mi ha sempre odiata e, quando mi portava a letto, lo dimostrava perfettamente>> dissi alla fine... Lo vidi alzarsi sui gomiti e guardarmi confuso. <<Mio fratello si è preso tutto quando nostro padre lo ha costretto ad ucciderla... Avevo dodici anni quando ha iniziato a stuprarmi... Entrava nella mia stanza di nascosto e mi bloccava... Erano notti di puro terrore, per me... Non sapevo mai cosa si sarebbe inventato se non quando lo sentivo entrare dentro di me... Voleva dei figli, voleva che il sangue della nostra famiglia restasse pulito, che non venisse contaminato in nessun modo... Rimasi incinta diverse volte ma, grazie all'aiuto di mia madre, riuscii a perdere tutte le gravidanze... Mio padre iniziò a pensare che fossero i geni di mio fratello troppo deboli, così iniziò anche lui a portarmi a letto... Lui non mi faceva male come Ethan, ma mi sentivo ugualmente male... Per anni mi sono imposta di perdere tutte quelle gravidanze, ormai non mi sentivo più in colpa per quei piccoli che non sarebbero mai nati... Mi convinsi che sarebbero stati più felici morti che all'interno della mia famiglia... Quando mi mandarono a cercare Giovanni ero più che felice di allontanarmi... Avrei dovuto passare mesi senza vederli... Quando gli ho chiesto di risparmiarti, mi hanno risposto che è tradizione nella nostra famiglia avere figli tra fratelli... Ti avrebbero ucciso per evitare che il branco pensasse che i miei figli potessero essere tuoi e non di Ethan... Scoprii allora che mia madre era la sorella di mio padre, costretta alla stessa vita... Capii perché mi aveva aiutato a nascondere le gravidanze e a curare le ferite ogni volta che scoprivano che ne avevo persa una... Non voleva che passassi in quel modo la mia vita... Mi voglio allontanare da loro, non voglio più tornare in quel branco>> raccontai io piangendo... Non volevo che pensasse male di me, non volevo che mi giudicasse... Ma, quando lo guardai negli occhi, vidi rabbia pura... I suoi occhi erano gialli, stava cercando di trattenere il suo lupo. <<Giuro che li ammazzo>> rispose lui, la voce stava mutando... Era più un ringhio. <<Quando abbiamo iniziato ad andare a letto insieme, noi due intendo, avevo paura che anche tu ti potessi comportare come loro... Invece hai sempre cercato di non farmi del male, sei sempre stato attento a ciò che volevo io... Sono mesi che i dubbi su ciò che stavo facendo mi perseguitavano... Pensavo di poter ottenere sia te che il ragazzo che cercavo... Ma quando mi hanno detto che non potevi stare con me, quando mi hanno detto che ti avrebbero ucciso... Ho scelto te, ho scelto la nostra vita>> aggiunsi... Non volevo perderlo, non così. <<Non devi giustificarti... Sei cresciuta e sei stata addestrata come beta... Un beta deve sempre spalleggiare il proprio Alpha... Ma tu non sei un beta, non di natura... Hai scelto la vita che preferivi e mi assicurerò io stesso di darti pace per tutto ciò che hai sopportato... Prima di tutto portandoti le teste di tuo padre e tuo fratello>> rispose lui stringendomi a se... Non mi aveva allontanata... Non mi aveva abbandonata... Alla fine ho fatto la scelta giusta.

Ricominciamo Insieme Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora