capitolo 32

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Pov. Andrea

Non  aspettai i miei fratelli per tornare a casa, il contatto con l'argento mi aveva stremato e le gemelle mi costrinsero a camminare più veloce che potevo... Al limitare del nostro territorio crollai a terra, ero esausto e non riuscivo a stare sveglio. <<Ancora qualche metro e saremo al sicuro... Alzati, continua a camminare>> mi supplicò Luana continuando a tirarmi per la maglietta. Mi costrinsi ad alzarmi, anche se barcollante, e cercai di camminare... Vedendomi malfermo, le ragazze si avvicinarono per aiutarmi così, pochi minuti dopo, entrammo nel nostro territorio e ci allontanammo dal confine... Peccato che io non riuscivo più a camminare e caddi nuovamente a terra. <<Quanto siamo lontani da confine?>> chiesi  in un sussurro, non avevo più forze. <<Non ci siamo allontanati molto, dovremmo continuare a camminare ancora un po'>> disse Cassandra continuando a guardarsi intorno. <<Non riesco a continuare... Non in queste condizioni>> ammisi alla fine, strisciando verso il tronco di un albero... Ridotto in questo stato per una breve esposizione all'argento, chissà in che condizioni è Bianca... Lei, però, non è di sangue puro e non dovrebbe aver riportato le ferite che potrei farmi io... Però è rimasta incatenata per una settimana... Un sangue puro potrebbe morire, ma a lei cosa succederà? <<Non possiamo stare qui... Potrebbero trovarci e capire che l'abbiamo liberata noi>> disse Cassandra irritata... Non aveva torto, le avevo messe in pericolo. <<Andate, lasciatemi qui... Appena starò meglio tornerò a casa>> dissi io chiudendo gli occhi... Volevo riposare qualche minuto. <<Non osare, brutto bastardo>> disse Cassandra in uno scatto d'ira... Un calcio alle costole riuscì a svegliarmi, ma non a farmi recuperare le forze... Mi svegliai anche grazie all'urlo lanciato da Luana. <<Devo ancora capire cosa ci trovi in voi Bianca>> commentai massaggiandomi il fianco... Quelle due erano terrificanti. <<Non dovreste prendere a calci il nostro Alpha>> commentò ridendo Tobias avvicinandosi insieme ai miei fratelli... Erano riusciti a tornare, anche se erano pieni di graffi. <<Datemi la testa di quel bastardo>> dissi vedendo i miei fratelli avvicinarsi a me. <<Non siamo riusciti a farlo fuori... E qualcuno non ci aveva detto di volere la sua testa>> mi rimproverò Nicola. <<Il giorno in cui Chris si troverà in pericolo anche tu vorrai la testa di chi la minaccia>> risposi io a tono. <<Il giorno in cui Chris sarà in pericolo pregherò per l'idiota che ha deciso di sfidarla... Lei è in grado di far fuori da sola i suoi nemici>> rispose Nicola fulminandomi con lo sguardo e allontanandosi... So perfettamente cosa ha evitato di dire... Ha evitato di ricordarmi che Chris è di sangue puro e che, anche se incinta, si sarebbe potuta trasformare senza problemi... Bianca non poteva, essendo un'ibrida. <<Dov'è lei?>> chiese Tobias. <<In ospedale... Era legata con catene fatte in argento, quando siamo entrati era piena di ferite>> spiegò Luana, continuando a saettare lo sguardo tra me e Tobias... Stava evitando di dire la parte più difficile davanti a me. <<Strozzalupo>> aggiunsi io con un filo di voce. <<Cosa?>> chiese Stefano, che fino a quel momento era rimasto in silenzio. <<La stanza puzzava di strozzalupo... C'erano siringhe vuote che puzzavano di strozzalupo... Federico l'ha portata in ospedale, spera di far passare la cosa come overdose... Ma non so come riuscirà a spiegare le bruciature da argento>> spiegò Cassandra... Stefano mi guardò con gli occhi sgranati e io, in risposta, gli mostrai le mani bruciate... Vidi Nicola sbiancare, sentii Stefano imprecare... Feci un grosso sospiro e cercai di alzarmi, non so bene con quali forze visto che ero distrutto. <<Cercate entrambe di evitare l'ultima cosa... Ricordatevi che lo sentiranno quando la vedranno>> dissi iniziando ad allontanarmi... Dovevo andare da Marta a farmi curare le bruciature da argento e poi sarei corso direttamente in ospedale, dovevo assicurarmi che Bianca e il bambino stessero bene. <<Dimmi che il bambino è ancora vivo>> disse Stefano spaventato... Quel bambino era l'opportunità per ricominciare, il branco contava proprio sulla nascita di mio figlio per poter tirare un sospiro di sollievo... Se lui fosse morto, il branco avrebbe continuato a vivere nel terrore e Bianca non avrebbe avuto vita facile... Il branco ricorda... E preferisce ricordare le cose peggiori di una persona... Se Bianca non avesse portato a termine la gravidanza, se il bambino fosse morto, l'avrebbero ritenuta inadatta al ruolo di Luna, l'avrebbero ritenuta inadatta a darmi un figlio e l'avrebbero allontanata. <<Non lo sappiamo... In caso non sia riuscito a sopravvivere, Nicola prenderà il mio posto... Non ho intenzione di vivere in un branco che non accetta la mia compagna... Ma non era questo ciò a cui mi riferivo>> risposi io iniziando a camminare... Sfortunatamente le mie gambe non reggevano il mio peso, l'argento mi aveva proprio ridotto male. Stefano e Nicola corsero verso di me, mi aiutarono a stare in piedi e a camminare. <<Cosa diavolo è successo?>> chiese Nicola, stanco di essere tenuto sulle spine. Le gemelle si guardarono, forse per valutare ciò che avrebbero potuto dire per non offendermi... Ma io le anticipai. <<Quel bastardo l'ha stuprata... La prima cosa che ho sentito entrando in quella tenda era la sua puzza su di lei... Probabilmente mi aspettano altri anni come quelli appena trascorsi>> risposi con un sorriso amaro... Ancora non riuscivo a credere di non essere riuscito a proteggerla.

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