capitolo 44

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Pov. Bianca

Passammo tutta la notte a sentire quell'uomo insultarci, urlare contro Nicola ed Andrea che cercavano di proteggere il nostro branco... Non riuscimmo a chiudere occhio in quella cella, i bambini erano agitati, le urla di quel bastardo risuonavano ovunque per i nostri sensi sviluppati. Sentimmo ogni grido, ogni risposta e ogni pugno che quell'uomo dava alla parete della stanza dove teneva Nicola ed Andrea. Avevamo paura, non potendo difenderci come eravamo abituate, l'unica cosa che potevamo fare era subire quelle torture... Perché era una tortura, per noi, sentire i nostri compagni tirare quelle che dovevano essere delle catene, urlare per fargli capire che non siamo un pericolo e minacciare per difenderci da tutti gli insulti che diceva rivolto a noi ed ai bambini. Stavo per addormentarmi dopo una nottata insonne, avevo Ryan che si riposava poggiato al mio petto, quando sentii un altro pugno... Questa volta non era sul muro, come durante tutta la notte aveva fatto, ma su qualcosa di legno, qualcosa che aveva distrutto con un pugno... Guardai Allison e Chris, entrambe stanche ma entrambe vigili... Non potevamo permetterci di dormire in quel momento, non quando aveva distrutto chissà che cosa in un impeto di rabbia... La paura iniziò a diffondersi nella nostra cella quando iniziammo a sentire passi che venivano verso la nostra cella... Ci alzammo tutte e tre e ci avvicinammo, dovevamo proteggerci, in qualche modo. Aprirono la cella per far entrare l'uomo che aveva puntato la pistola alla testa di Allison... Lui vedendoci, sputò per terra... Era ovvio che ci odiasse. <<Quelle due bestie non hanno voluto dirmi niente... Dubito che voi stronzette possiate capire ciò che voglio... Alla fine, se avete avuto dei figli da loro, cosa potete capire del pericolo che state correndo vivendo nelle loro case? Non capite proprio che vi vogliono usare solo per avere altre bestie come loro? Quel moccioso ne è la prova... Se ci tenete così tanto ad essere le loro puttane fate pure, ma quella bestia viene con me>> disse avvicinandosi sempre di più a noi... Altri due uomini entrarono per tenere ferme Allison e Chris, mentre il loro capo si avvicinava  a me pericolosamente... Prese Ryan per un braccio e lo tirò a se strappandolo dalle mie braccia... Le mie suppliche di lasciar stare il bambino, i miei tentativi di riprenderlo e proteggerlo, niente ha funzionato... Mi diede un pugno in faccia, talmente forte da farmi cadere a terra... Sentivo la paura di Chris ed Allison, sentivo il pianto disperato di mio figlio che si era svegliato a causa delle mie urla... Poi la porta della cella si chiuse e la catena tornò al suo posto... Aveva portato via mio figlio, lo stava mettendo in pericolo... Gli aveva fatto del male, quel pianto disperato era causato da come lo aveva preso. <<Come ti senti?>> chiese Allison preoccupata venendomi ad aiutare ad alzarmi da terra. <<Lo hanno preso, hanno preso mio figlio... Gli hanno fatto del male, lo hanno portato via da me>> dissi io... Non riuscivo a ragionare, non riuscivo a credere di non essere riuscita a proteggere mio figlio. <<Andrà tutto bene>> bisbigliò Chris, ma era evidente che non ci credeva più neanche lei.

Pov. Nicola

Urla... Quello che sentivamo erano le urla di Bianca... Quell'uomo aveva distrutto la sedia con un pugno, poi era uscito di corsa dalla nostra stanza senza dire una parola... Dopo pochi minuti sentimmo nuovi insulti alle nostre compagne, ma questa volta li stava rivolgendo direttamente a loro... Poi sentimmo il pianto di Ryan e le urla di Bianca che lo implorava di lasciar stare il bambino... Andrea era terrorizzato, non sapevamo cosa volesse fargli ma sapevamo che la morte di Ryan avrebbe causato non pochi problemi... Il branco avrebbe chiesto vendetta per il piccolo erede di mio fratello. <<Non agitarti, dobbiamo proteggerlo a qualunque costo>> dissi a mio fratello in un sussurro... Non gli avrebbe fatto del male. Il bastardo entrò nella stanza con Ryan... Teneva il bambino dalla maglietta, come se avesse chissà quale malattia... Il pianto disperato di mio nipote mi uccideva e non osavo immaginare ciò che provava mio fratello in quel momento. <<Vediamo se adesso siete disposti a parlare>> commentò lasciando Ryan a terra e prendendo un attizzatoio... Non avevamo visto quell'affare in giro prima. La punta  dell'attizzatoio era maledettamente appuntita, avrebbe fatto del male al bambino con quel coso. <<Lascia stare il bambino... Non mettere in mezzo mio figlio>> disse Andrea... La voce era quella di un Alpha, dura e minacciosa... Poche volte l'ho sentito parlare così, ma aveva paura per suo figlio. <<Datemi le risposte che voglio e non gli farò niente... Dubito che avete a cuore quelle puttane, bambina compresa... Forse con lui avrete voglia di parlare>> disse puntando l'attizzatoio contro il viso di Ryan... Continuava a chiamarle in quel modo, era convinto che loro non fossero niente per noi... Erano le nostre compagne, le nostre mogli, le madri dei nostri figli eppure lui pensava che non fossero importanti per noi, forse non pensava che fossero licantropi visto tutto ciò che ha detto questa notte... Se è vero, loro sono salve, non faranno loro del male... Ma Ryan è tutta un'altra storia... E' il cucciolo più importante dell'intero branco e dobbiamo tenerlo al sicuro. <<Quando lo capirai che ti stai immaginando ogni cosa?>> chiesi io furioso... Se Andrea parlasse adesso saremmo tutti morti. <<Non è quello che voglio sentire>> disse lui ferendo Ryan al viso... Un graffio piccolo, un graffio che guarirà in pochi giorni, ma un graffio che lo ha fatto piangere più di prima... Quel bambino è terrorizzato, non ha idea di cosa sta succedendo. <<Lascialo stare>> disse Andrea disperato... Ormai non nascondeva più neanche le lacrime. L'uomo si allontanò da Ryan e tirai un sospiro di sollievo, ma si avvicinò a mio fratello prendendolo per i capelli e tirandogli la testa... La smorfia di dolore sul viso di mio fratello mi fece impazzire. <<Si può sapere cosa non va nella tua testa? Ci hai torturati tutta la notte, hai ferito un bambino eppure ancora non ti convinci di essere in errore>> urlai contro... La risata che fece mi fece capire che qualcosa non andava in lui, che il suo problema, qualunque fosse, lo avevo sottovalutato. Mentre lui rideva, sentii che il legame con il mio beta iniziava ad essere più forte, come se fosse entrato in quella casa... Ascoltai attentamente al piano superiore e sentii dei passi... Eravamo salvi. Doveva aver sentito anche lui i passi al piano superiore perché smise di ridere di colpo. <<Devono capire cosa siete, vi devono uccidere... Se siete lupi mannari potete guarire qualsiasi ferita>> disse con rabbia nella voce... Non capivo cosa voleva dire, non lo capii finché non trapassò il petto di mio fratello con quell'attizzatoio. <<E ora guarisci>> ordinò lui ad Andrea. <<Sei impazzito?>> urlai terrorizzato... Lui aveva ragione, potevamo guarire da qualsiasi ferita... Ma se l'arma resta dentro il nostro corpo, la ferita non si rimargina... E considerando il respiro pesante di mio fratello e il sangue che gli esce dalla bocca, gli aveva perforato un polmone... Mio fratello sta per morire.

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