capitolo 40

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Il lupo dal pelo marrone scuro se ne stava seduto a debita distanza da noi mentre aspettavamo che tutti si allontanassero... Andrea non era propenso a lasciare la sua forma di lupo e alla fine si distese poggiando la testa sulle mie gambe... Nonostante il pericolo fosse passato, non sembrava star meglio. Il lupo aspettò diversi minuti prima di avvicinarsi, valutò l'umore di Andrea e la posizione che assunse dopo essersi disteso... Valutò anche il fatto che non avesse ancora mutato, forse pronto a combattere nuovamente in caso di bisogno. Prima di avvicinarsi del tutto a noi, decise di mutare in un ragazzo particolarmente magro, dalla pelle pallida... Aveva un cespuglio disordinato di capelli castani e i vestiti strappati dalla mutazione. Stringeva ancora la collana nella mano... Capendo che la stavo guardando, aprì il palmo della mano per permettermi di vedere un piccolo zaffiro a forma di goccia che pendeva da una catenina argentata. <<Era di mia sorella... Lei è morta e questo è tutto ciò che mi resta>> ammise a bassa voce, temendo una reazione di Andrea... Capendo che non avrebbe mutato, iniziai a fare domande. <<Perché non hai lottato al fianco del tuo Alpha?>> chiesi io... Era una cosa che non capivo, la prima che avrebbe dovuto chiarire. <<Non è ancora un Alpha...  E io non ho intenzione di seguire un Alpha che ha permesso che la sua compagna venisse uccisa>> rispose lui, il rancore nella sua voce faceva venire i brividi. <<Di cosa stai parlando?>> chiesi... Capii che anche Andrea avrebbe voluto fare la stessa domanda dal modo in cui socchiuse gli occhi. <<E chi diavolo sei?>> aggiunsi, ricordandomi solo in quel momento che non avevo ancora un nome per quella possibile minaccia. <<Mi chiamo Logan>> rispose lui sedendosi davanti a noi... Continuò a guardarci per qualche secondo e, dopo un sospiro stanco, iniziò a parlare. <<Mia sorella era la compagna di Ethan... Per la mia famiglia era un grande onore che uno dei figli avesse per compagno un futuro Alpha... Noi non apparteniamo a nessun branco e per questo non conosciamo le varie regole interne... Non sapevamo della famiglia di pazzi in cui mia sorella stava per entrare. Il padre di Ethan finse di volerla valutare, di voler capire se lei fosse in grado di sopportare il ruolo di Luna... Io andai con lei, volevano parlare anche con me. Ethan sembrava essere innamorato di lei e questo lo distraeva dalle tradizioni di famiglia, come le chiama suo padre... Così, dopo neanche una settimana lei venne uccisa e il tutto venne fatto passare per un incidente... Scoprii la verità solo pochi mesi fa, quando lei è stata rapita... Si somigliano in modo incredibile>> disse Logan... Faticavo ad accettare quella realtà, non riuscivo a credere che tutto quello che avevo passato era stato solo per una casuale somiglianza ad una ragazza morta. <<Ethan soffrì molto per la morte di mia sorella e io gli rimasi vicino perché convinto che fosse stato un caso, un incidente... Ma fu Ethan stesso ad averla uccisa... Ha ucciso la sua stessa compagna>> aggiunse con rabbia. Andrea aveva iniziato a ringhiare, ma non aveva scoperto i denti... Era arrabbiato per ciò che aveva fatto Ethan, non era arrabbiato con quel ragazzo. <<E adesso cosa farai?>> chiesi. <<I miei genitori non sono più qui... Hanno preferito abbandonare tutto, abbandonare anche me... Non ho intenzione di raggiungerli, vorrei  trovare un branco disposto ad accogliermi>> ammise con la testa bassa... Sembrava sincero mentre ci raccontava la sua storia, Andrea non percepiva alcuna minaccia tanto da spostarsi dalla sua posizione difensiva verso di me. <<E vorresti che noi ti accettassimo nel nostro branco? Non è così semplice... Hai contribuito al mio rapimento>> dissi io di getto... Non lo volevo nel branco, non volevo che si avvicinasse alla mia famiglia. <<Io non ero presente... Non sapevo chi avrebbe attaccato, come vi ho detto non conosco le politiche interne e questo vale anche per i nomi degli Alpha... Non sapevo chi foste, altrimenti vi avrei avvisati in qualche modo... Quel bastardo meritava quella fine>> disse fissando Andrea negli occhi... A me quella spiegazione non bastava, ma evidentemente Andrea non la pensava come me... Si alzò e fece un cenno a Logan con la testa in direzione del branco per poi iniziare a camminare verso casa. <<Sei serio?>> chiesi esasperata... Non era ancora mutato e lo aveva invitato nel nostro territorio... Logan mi guardava confuso, forse si aspettava che io ed Andrea avessimo comunicato telepaticamente durante il suo racconto... Andrea, dal suo canto, si girò quel tanto che bastava per mostrarmi i denti... Con chiunque quello sarebbe stato un avvertimento per chiudere il discorso, ma non con me. <<Non osare... Ne riparleremo a casa>> lo ammonii io alzandomi. Iniziai ad andare verso casa, lo superai ignorando il ringhio di avvertimento e corsi verso casa senza mai girarmi... Doveva imparare a consultarmi, ogni tanto.

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