capitolo 10

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Pov. Bianca

Mi è stato vicino, mi ha consolata... Ho faticato ad essere dura con lui, ieri sera... Ma era necessario che capisse cosa ho provato io... E penso di esserci riuscita. E' corso da me immediatamente quando gli ho detto che non gli credevo, leggevo il senso di colpa nei suoi occhi... Non volevo trattarlo in quel modo, ma avevo anche bisogno di sfogarmi... Mi ha ignorata per giorni, mi aveva trattata male... Ma era comunque il mio compagno e io lo amavo... Mi ero vendicata di ciò che mi aveva detto, lo avevo fatto star male con ciò che gli ho detto, ma dovevo perdonarlo... Lo dovevo fare perché l'amavo e perché sapevo che lo avrei ucciso in quel modo. Quella sera mi addormentai abbracciata a lui, poggiata a lui... Doveva capire che lo potevo perdonare... La mia intenzione era di parlare ancora, chiarire veramente... Ma mi addormentai non appena poggiai la testa sul suo petto. La mattina successiva, mi svegliai prima di lui... Rimasi a fissarlo per diversi minuti, aveva il volto contratto in una smorfia di dolore... In quei tre anni, avevo studiato molto le erbe che ci sono qui intorno... Alcune possono aiutarlo in questo momento, se riesco a trovarle posso preparargli qualcosa per aiutarlo con il dolore. Così provai ad alzarmi, liberandomi dalla sua presa, e andai in bagno a lavarmi... Poco dopo, mi ritrovai un braccio che mi stringeva sempre più forte dai fianchi e una testa che si era poggiata sulla mia spalla... Avevo svegliato Andrea. <<Scusa>> dissi bloccandomi... Stava male e aveva bisogno di riposo. Lui mi strinse, in modo più delicato, con l'altro braccio che aveva liberato dal tutore e dalle bende... Mi girai verso di lui e rimasi a fissarlo... Aveva gli occhi ancora chiusi dal sonno, aveva poggiato la fronte alla mia e l'acqua gli appiccicava i capelli alla fronte. <<Nonostante il litigio, riesco ancora a farti questo effetto... Mi rincuora sapere di non aver perso totalmente la presa su di te>> disse lui, la voce roca. Mi avvicinai di più al suo viso e lo baciai... Lo meritava, per tutto quello che gli avevo fatto passare la sera precedente. <<Come mai ti sei alzata così presto?>> chiese aprendo finalmente gli occhi... Era stanco e dolorante, si vedeva che non aveva dormito molto durante la notte. <<Volevo andare a prendere alcune erbe per poter alleviare il dolore>> dissi dando un leggero bacio sulla sua spalla... Lui sussultò per il dolore, doveva essere più grave di quello che ci avevano detto. <<Ci andrai più tardi>> disse lui stringendomi di più al suo corpo... Mi voleva, il suo corpo parlava chiaramente. <<Ti ricordo che hai una spalla rotta... Devi evitare i movimenti bruschi>> lo canzonai io. <<Non mi sembra di essere mai stato brusco con te>> disse con un sorrisetto stampato in faccia... Chiuse l'acqua e mi trascinò verso il letto... Sapevo che non mi avrebbe lasciata andare tanto facilmente.

Pov. Andrea

La portai a letto con molta facilità... La desideravo da troppo tempo. <<Tu ti farai male>> mi ammonì lei preoccupata... Probabilmente aveva ragione. <<Allora fai tu>> risposi distendendomi a letto. <<Cosa?>> chiese lei scioccata. La presi per un polso e la tirai verso di me... Le feci segno di salire su di me, di prendere il controllo. <<Non so cosa fare>> ammise lei imbarazzata. <<Segui l'istinto... Il lupo sa sempre cosa fare>> le risposi... E lei lo fece... Seguì l'istinto e iniziò a muoversi su di me... Io di certo non sarei stato fermo... Iniziai ad accarezzarla, sentendola gemere ad ogni movimento della mia mano. Andammo avanti così ancora e ancora, finché non ci stancammo entrambi... Non so quanto tempo passò, ma eravamo distesi a coccolarci sotto le coperte quando iniziò a farmi male la spalla... Inizialmente non dissi niente a Bianca, non volevo farla preoccupare... Poi divenne insopportabile e lei stessa sentì che avevo qualcosa che non andava. <<Ti fa male la spalla, vero?>> chiese alzandosi e guardandomi... Io annuii. <<Aspetta... Vado a prendere qualcosa per calmare il dolore>> disse alzandosi dal letto e uscendo dalla stanza. Tornò pochi minuti dopo con un bicchiere d'acqua e una pillola in mano. <<Questo ti calmerà il dolore>> disse passandomi entrambe le cose... Dopo aver preso la pillola e aver bevuto l'acqua, lei rimase seduta al mio fianco ad accarezzarmi i capelli... Il dolore cessava velocemente e quelle carezze mi fecero rilassare... Mi addormentai così.

Pov. Bianca

Si addormentò velocemente... Gli avevo dato un semplice antidolorifico, ma era evidente che non avesse dormito durante la notte... Scrissi un messaggio a mia sorella... Le chiesi di venire qui visto che Andrea si era appena addormentato e almeno, quando si fosse svegliato, avrebbe trovato Giovanni con cui parlare. Aspettai che arrivassero e poi uscii per cercare le erbe che mi servivano... Dovetti girare un bel po' prima di riuscire a trovare alcune delle erbe, stavano iniziando ad andare fuori stagione... Ma alla fine sono riuscita a trovarle tutte. Mentre mi incamminavo verso casa, trovai Chris e Nicola che si stavano facendo una passeggiata, nonostante Nicola zoppicasse a causa della caviglia... Lei corse subito verso di me, per quanto il pancione glie lo consentisse, e mi abbracciò... Ma si staccò velocemente storcendo il naso. <<Voi due siete andati a letto... Sento la sua puzza su di te>> disse scrutandomi dalla testa ai piedi. <<Ciò significa che vi siete riappacificati>> aggiunse sorridendo. <<Non è puzza, tranquilla... E' solo che lei fatica persino a sopportare il mio odore, ultimamente>> disse Nicola avvicinandosi e guardando male la sua compagna... Andrea mi aveva detto tutto su ciò che voleva fare Nicola, quando ero stata rapita dai vampiri... Ci rimasi male, inizialmente, pensavo che potessi fidarmi di lui... Ma alla fine si fece perdonare, in questi tre anni ha cercato in tutti i modi di aiutarmi... Sia per togliere di dosso la puzza del vampiro, sia per poter tornare a toccare Andrea. <<Come mai in giro? Andrea come sta?>> chiese poi lui, preoccupato per il fratello. <<Non molto bene... Credo che non abbia dormito questa notte... Gli ho dato un antidolorifico per il braccio e si è addormentato poco dopo... Sono uscita a cercare queste>> spiegai aprendo la borsa dove avevo messo tutte le erbe. <<Pensi che si sia svegliato?>> chiese lui... Voleva vederlo. <<Non lo so... Sono uscita un paio d'ore fa>> risposi io. <<Venite con me... C'è Giovanni a casa ma penso che sarebbe felice di vedere che stai bene>> aggiunsi subito dopo. Così tornammo a casa mia tutti insieme... Una volta entrata, vidi Sophia agitata in cucina... <<Finalmente sei tornata... Non la smette più di agitarsi... Non so come calmarlo>> disse lei preoccupata. <<Chi?>> chiesi confusa. <<Andrea... Dorme, ma si agita costantemente>> rispose lei prendendomi per un braccio. <<Aspetta... Vado io... Tu prepara quelle erbe>> disse Nicola fermandoci... Aveva lo sguardo spento, triste... Penso di aver capito. <<Credi sia un altro ricordo?>> chiesi... Lui annuì, così lo lasciai andare da solo mentre io e Chris iniziavamo a pestare le erbe per alleviargli il dolore... Speravo solo non fosse niente di troppo difficile da ricordare, per lui.

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