Pov. Bianca
Avevo deciso di fidarmi di quella donna, se poteva essere la mi via d'uscita l'avrei ascoltata, ma avevo paura... Il figlio era ancora nella tenda che dormiva e, finché Andrea e gli altri non fossero venuti a salvarmi, io ero ancora sua prigioniera e poteva trattarmi come voleva viste le catene in argento... Sempre se il branco fosse venuto a salvarmi... Non hanno mai nascosto il fastidio che provavano nel vedermi al fianco di Andrea, del loro Alpha... E neanche i fratelli di Andrea nascondevano il fastidio nel vedermi al suo fianco, incinta di suo figlio... Avevo la sensazione che Andrea sarebbe stato l'unico a venirmi a salvare e, se avevo ragione, si sarebbe fatto ammazzare... Fidarmi di quella donna era l'unica opzione che mi rimaneva, soprattutto se era in grado di contattare Andrea prima che facesse qualche stupidaggine. Forse Stefano lo avrebbe aiutato, ma solo per prepararlo allo scontro... Aveva Allison a cui badare, la doveva proteggere... Nicola, invece, sarebbe stato ben felice di sapermi fuori dai giochi... Forse sarebbe stato felice di sapere nostro figlio morto... Non ha mai nascosto il fatto che voleva mantenere le tradizioni di famiglia, tra cui non avere relazioni con umani o ibridi... Forse spera di vedermi morta, almeno potrebbe creare qualche alleanza con un matrimonio tra Andrea e la figlia di qualche Alpha... Non riuscivo ad immaginare una situazione del genere, non riuscivo ad immaginare Andrea felice con qualcun'altra... Eppure non aveva scelta, se io fossi morta.
Di colpo sentii delle mani che mi massaggiavano le spalle, per poi scendere verso la pancia. <<Sei una brava stronzetta... Sei rimasta ferma senza mai muoverti... Meriteresti un premio>> disse Ethan facendo scendere sempre di più le sue mani... Quando si era svegliato? Perchè non lo avevo sentito avvicinarsi a me? Ero terrorizzata e feci per rispondere, ma lui si girò velocemente e mi baciò... Voleva possedermi, per la sua mente malata io gli appartenevo e, probabilmente, anche il mio bambino... Iniziò a passare le mani sulla mia schiena, attirandomi a se sempre di più... Cercai di allontanarlo, di liberarmi dalla sua presa... Ma con le catene d'argento ai polsi era impossibile fare qualsiasi cosa senza provare dolore e lui lo sapeva. <<Devi stare ferma... Non vorrai forse che il nostro bambino si faccia male?>> chiese lui con un sorriso perverso stampato in faccia... Nostro? Non avrei permesso che quel bambino pensasse che quel mostro era suo padre. Ethan prese un fazzoletto di stoffa che aveva posato vicino a me e che io non avevo visto fino a quel momento... Me lo portò alla bocca e poi fece un nodo stretto dietro la nuca... Non potevo più parlare e dovevo evitare qualsiasi contatto non necessario... Il fazzoletto era impregnato di argento... Mi chiedevo come avesse fatto lui a non ferirsi mentre lo teneva in mano... Si allontanò nuovamente da me e si mise alle mie spalle. <<Nonostante siamo in un territorio neutro, preferirei evitare che qualcuno ti senta urlare... Non avere paura, non ti torturerò... Probabilmente ti piacerà di più avere a che fare con me che con quel pivellino incapace>> disse appoggiando la testa sulla mia spalla... Nonostante la situazione, nonostante io abbia perfettamente capito a cosa si stia riferendo, non potei non notare il fatto che quello era un gesto di affetto... Lui era fuori di testa, ma sembrava che, poggiando la testa su di me in quel modo, stesse cercando affetto... Ma fu un momento passeggero, perché ricominciò la scenetta... Fece entrare una mano nei miei pantaloni e iniziò a toccare ovunque, fino a fermarsi in un punto ben preciso... Iniziò ad accarezzarmi e poi fece entrare due dita dentro di me... Mi rifiutavo di cedere così, non volevo che quell'essere avesse ció che Andrea aveva ottenuto con tanta pazienza. <<Sei brava... Mi sai resistere, proprio come faceva lei... E poi le somigli così tanto>> disse liberandomi da quel contatto e allontanandosi nuovamente... Tirai un breve respiro di sollievo, almeno finché non tornò da me con una siringa in mano. <<Non voglio farti del male, non così... Con questo starai tranquilla e, vedrai, ti farà piacere tutto>> disse infilando l'ago nel fianco e iniettando il contenuto della siringa. Sentii subito l'ormai familiare dolore dello strozzalupo, ma non era forte come l'ultima volta. <<Una droga umana, una grande quantità visto che a noi non fa niente... Non so bene come si chiami, io la uso spesso... Dopo un po' inizierà a piacerti la sensazione che porta... Ovviamente ho inserito una piccolissima quantità di strozzalupo, nel caso non funzionasse su di te>> spiegò lui buttando via la siringa e iniziando a togliermi i vestiti... Non volevo che lui mi toccasse, ma la droga iniziava a fare effetto troppo velocemente... Evidentemente si era dimenticato che mia madre era umana. Quando vide che ero totalmente sopraffatta dalla droga, iniziò ad armeggiare con le catene e mi liberò... Sarebbe stata l'occasione perfetta per scappare, se la droga non mi avesse stordita... Mi liberò pure la bocca e mi tolse definitivamente i vestiti. Ero terrorizzata, non riuscivo a muovermi, non potevo nascondermi da lui... Chiusi per qualche secondo gli occhi e, quando li riaprii, lui era totalmente nudo davanti a me... Mi prese in braccio ed iniziò a camminare verso il letto su cui aveva dormito la notte precedente... Sembrava una persona totalmente diversa da quella che ieri mi aveva picchiata, ma non avrei dimenticato niente... Lui era la stessa persona che ieri mi ha rapita, mi ha picchiata e che adesso mi ha drogata per non avere problemi. Dopo avermi distesa sul letto, mi rassegnai al fatto che non riuscivo a muovermi e che non avrei potuto proteggermi da ciò che stava per succedere... E proprio come l'ultima volta, non c'era nessuno a proteggermi dal mostro che si stava posizionando tra le mie gambe.
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Ricominciamo Insieme
WerwolfSecondo libro della trilogia di Amore Proibito Sono passati tre anni dalla battaglia che ha sterminato il loro branco e Andrea e Bianca cercano di riprendere in mano le loro vite, aiutati dai fratelli e dagli amici, vecchi e nuovi, che farebbero di...