capitolo sette

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Louis quel giorno non aveva lezioni perciò, dopo la pseudo fuga del suo coinquilino, decise che si sarebbe informato sui vari lavori che avrebbe potuto trovare nei dintorni del campus, dato che non aveva mai avuto tempo di prendere la patente e quindi non sarebbe potuto andare tanto lontano.
A Doncaster, dove abitava prima di venire a Londra, aveva lavorato per un po' di tempo in una biblioteca così da pagarsi i libri scolastici e quelli che desiderava leggere e sperava di riuscire a trovare un lavoro simile. Annotò tutte le biblioteche e librerie dentro e nei dintorni del campus e uscì di casa verso le dieci del mattino. Nell'atrio del palazzo che ospitava il dormitorio incontrò Niall, che discuteva animatamente al telefono. Gli fece un gesto della mano e fece per procedere oltre, ma l'irlandese gli fece cenno di aspettare un minuto e così si fermò. Niall concluse seccamente la telefonata e poi rivolse la sua attenzione a Louis.
-Allora amico, oggi niente lezioni?-chiese con un sorriso.
-No, oggi no.-rispose Louis.-Tutto bene? -domandò poi, indicando con un cenno il telefono. Niall mise il broncio.-Nulla di che...la pizzeria si rifiuta di spedirmi un fattorino con delle pizze a quest'ora del mattino.-borbottò offeso. Louis non poté trattenersi dal ridere.-Comprane una surgelata e cuocila...altrimenti vai a comprare della pizza al taglio.-gli suggerì.
-Le pizze surgelate sono un'abominio e in quelle al taglio non ci mettono tutto quello che vorrei.-sbuffò.-Piuttosto, tu dove stai andando?-
-Mi sono fatto un elenco delle librerie e delle biblioteche nei dintorni, vorrei cercare un lavoretto in quel settore, se possibile. Altrimenti andrà bene qualsiasi altra cosa.-
A Niall si illuminarono gli occhi.-Il padre di Liam ha una libreria! A volte Liam lo aiuta con il lavoro ma sono sicuro che non gli dispiacerebbe avere una mano in più! Se vuoi posso presentarteli, Liam ed io siamo come fratelli, metterà una buona parola per te.-
-Dici sul serio? Ma é fantastico!! Grazie mille!-esclamò, quasi scoppiando di gioia per l'inaspettata fortuna. Niall gli sorrise e si avviarono a piedi fuori dal campus.

La libreria non era troppo lontana, ma neanche così vicina come Louis sperava. A piedi gli ci volevano una ventina di minuti dal suo dormitorio, ma non aveva nessuna intenzione di lamentarsi, dal momento che era stato così fortunato da essere assunto, grazie anche all' intercessione di Niall. Avrebbe dovuto lavorare quattro giorni a settimana dalle tre alle otto, orario di chiusura del negozio, e in tal modo non avrebbe dovuto saltare le lezioni mattutine, né quelle pomeridiane, che si svolgevano nei giorni in cui lui non avrebbe lavorato. Avrebbe iniziato dal giorno successivo e proprio non vedeva l'ora. Liam sembrava un bravo ragazzo, gentile e disponibile, e aveva scoperto che anche lui faceva letteratura, quindi sperava di poterlo incontrare anche a lezione. Magari sarebbe potuta nascere una bella amicizia.
Louis sorrise al pensiero e tornò a casa, dove iniziò a studiare per il giorno successivo e a fare la relazione che gli avevano assegnato per la settimana dopo.

Assorto com'era nella lettura di un testo in inglese arcaico particolarmente ostico, non si accorse del fatto che il suo coinquilino era tornato e, quando questo gli arrivò alle spalle e gli afferrò improvvisamente il libro, gli prese un mezzo infarto. Si girò di scatto con gli occhi sgranati. -Ma come ti salta in mente?! Sarei potuto morire dallo spavento!-gridò. Harry rise.-Lo so, é proprio questo che mi diverte, micetto.-sogghigno'.
-Non chiamarmi così.-borbottò Louis, arrossendo. Harry lo notò e sorrise istintivamente. Poi pensò al fatto che se continuava così non si sarebbe mai liberato del nuovo coinquilino.
-Allora, quando sloggi?-gli chiese, rigirandosi il libro tra le mani. Era indeciso se gettarlo da qualche parte per spregio o se limitarsi a tenerlo in alto così che non potesse raggiungerlo. Alla fine optò per non lanciarlo via, divertendosi nel vedere i tentativi del suo coinquilino di recuperarlo arrampicandosi sulla spalliera del divano.
-Non ho intenzione di andarmene.-disse Louis, guardandolo negli occhi come a confermare la sua intenzione. Harry si perse in quel blu cristallino e poi fece scorrere lo sguardo sulle labbra rosse e mordicchiate di Louis, che continuava a torturarsele con i denti. L'altro notò il suo sguardo e arrossì fino alla punta dei capelli, facendo sogghignare Harry per l'effetto che sapeva di fare all'altro.
-Allora, Louis, preparati al fatto che userò ogni mio mezzo per liberarmi di te.-sussurrò, accarezzando quasi il suo nome mentre lo pronunciava.
-Sono pronto.-rispose spavaldo Louis, afferrando finalmente il libro con un sorriso soddisfatto. Ma no, Louis non era pronto per nulla a ciò che sarebbe accaduto.

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