capitolo quarantuno

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Il cellulare di Louis squillò di nuovo il giorno dopo, mentre il ragazzo ripassava gli argomenti dell'esame sempre più vicino e cercava di tenere lontano Harry, che non faceva che distrarlo dallo studio intensivo pre-esame con i suoi baci.
-Non rispondi?-si accigliò il riccio, seduto sul letto del più piccolo. Louis scosse la testa, incerto.-Penso sia mia madre.-rispose.
-Mmh.-commentò Harry, afferrando il cellulare dell'altro.-Sì.-disse poi.-È tua madre.-
Louis si irrigidì, ma tentò di non darlo a vedere chinando di nuovo la testa sui libri.
-È successo qualcosa?-chiese Harry, accostandosi al suo ragazzo e sollevandogli la testa con la mano per guardarlo negli occhi. Louis scosse la testa.-Probabilmente vuole invitarmi a passare il Natale a casa.-
-E...?-
Il più piccolo distolse lo sguardo, passandosi una mano tra i capelli.-E io non penso di volerci andare.-
-Dille di no.-disse semplicemente Harry, scrollando le spalle.
-Non voglio deluderla...lei sicuramente vorrebbe che ci fossi ma io...io non riesco a sorridere e a fingere di essere a mio agio.-
Harry si chinò su di lui, sollevandolo dalla sedia e stringendoselo contro, lasciandogli baci tra i capelli.-Non preoccuparti. Non devi andarci se non ti fa sentire bene. Del resto nemmeno io sono in buoni rapporti con la mia famiglia, quindi...-sussurrò tra un bacio e l'altro, suadente.-Passeremo il Natale insieme, facendo tutto quello che vuoi.-
Louis sorrise contro la sua pelle, avvolegendo le braccia attorno al suo collo.-Sai, quando ci siamo conosciuti non avrei mai pensato che sarebbe andata a finire così...anche tu sei...non so...cambiato. Non avrei mai pensato che fossi così dolce e premuroso e...insomma hai capito.-
Harry sorrise a sua volta e strinse più forte l'altro.-Non ero mai stato innamorato.-gli sussurrò, facendolo rabbrividire.-Non avrei mai pensato di diventare un tale sentimentale in poco più di due mesi.-rise.-Ma, sai, non mi dispiace affatto.-concluse, chinandosi finalmente a baciare le labbra di Louis, che si alzò in punta di piedi e sorrise contro la sua bocca. Il bacio divenne più passionale ed Harry camminò all'indietro fino a scontrarsi con il letto, su cui si lasciò cadere, portando con sè il più piccolo senza mai staccarsi da lui.
-Penso che per oggi tu abbia studiato abbastanza.-mormorò sulle sue labbra, passandogli le mani tra i capelli e tirandoselo contro per avere maggior contatto. Louis si strinse a lui a sua volta e il telefono ricominciò a squillare.
-No, ti prego.-sospirò il più piccolo, accasciandosi sul petto di Harry. L'altro rise.-Avremo tutto il tempo per questo, quando avrai risposto al telefono e avrai annunciato alla tua famiglia di voler passare il Natale con il tuo ragazzo.-
Alla parola "ragazzo" Louis perse un battito e sorrise, sollevandosi per non pesare sul più grande e afferrando il cellulare senza staccarsi da Harry.
-Ciao mamma.-rispose, accennando un mezzo sorriso nervoso.
-Louis, tesoro, pensavo non avresti più risposto!-
-Scusa, stavo studiando.-si giustificò, e non era propriamente una bugia.-Tra poco ho un esame.-
-Sono sicura che andrà bene come sempre! Volevo sapere se verrai per le vacanze di Natale...io e Lottie ci terremmo tanto a rivederti...-
-Ecco...anche voi mi mancate ma io...sai...-iniziò a balbettare. Harry gli prese il cellulare, portandoselo all'orecchio sotto lo sguardo confuso del più piccolo.-Salve signora Tomlinson.-esordì.-Mi chiamo Harry e sono...-
-Oh, ma certo! Lou mi aveva accennato al fatto che aveva un coinquilino!-esclamò la madre di Louis.-Ma ti prego, chiamami Jay! Comunque l'invito è esteso anche a te, se ti va!-
-Cosa?!-

La telefonata terminò cinque minuti dopo, con un Harry totalmente sconvolto e un Louis preoccupatissimo che guardava il suo ragazzo in attesa di un responso.
-Passeremo il Natale insieme.-esordì Harry e Louis tirò un sospiro di sollievo.-A casa dei tuoi.-concluse, mesto. Louis si strozzò con la propria saliva, guardandolo sconvolto.-Cosa?!-

Louis quel pomeriggio andò al lavoro, dove trovò ad accoglierlo Liam con uno dei suoi poderosi abbracci. Avevano parlato un sacco per telefono e Louis gli aveva raccontato tutto ciò che era successo con Harry, compreso il fatto che avrebbero passato il Natale a Doncaster.
-Ma come diavolo ha fatto tua madre a convincerlo?-sbottò Liam, incredulo.
Louis scrollò le spalle.-Mia madre è capace di estorcerti i tuoi segreti più orribili in un battito di ciglia.-sospirò.
Liam gli dette un paio di pacche consolatorie sulle spalle.-Non sarà così male. E poi almeno i tuoi conosceranno il tuo ragazzo.-
-I miei non sanno nemmeno che sono gay. Pensano che Harry sia il mio coinquilino.-
-Cazzo, Lou! E pensi di dirglielo?-
Louis scrollò le spalle.-A mia sorella sicuramente sì, e lo direi anche a mia madre se non fossi certo che lo così lo verrebbe a sapere anche il mio patrigno.-
-È omofobo?-
-Non saprei, ma qualsiasi cosa faccia per lui rimarrò sempre una nullità e se venisse a sapere che sono omosessuale non so come la prenderebbe.-
-Ti importa della sua opinione?-indagò Liam.
-Quando ero piccolo, forse. Adesso non mi importa, ma vorrei poter andare a casa senza essere guardato come se fossi un essere inutile e disgustoso. Per una volta vorrei sentirmi in famiglia.-mormorò Louis. Liam sospirò e lo abbracciò forte, passandogli la mano sulla schiena per farlo calmare.-Tutto ciò che hai ottenuto, l'università, il lavoro, il posto in dormitorio, i tuoi amici...hai ottenuto tutto con le tue sole forze, non hai avuto nessuno a sostenerti. Devi essere fiero di ciò che hai e di ciò che sei e non devi mai abbassare la testa, capito? Sei infinitamente migliore del tuo patrigno.-
Louis sorrise e si strinse a Liam, felice di avere un amico come lui.
-Bene bene, dovrei dire ad Harry di tutte queste stucchevoli dimostrazioni di affetto?-sogghignò qualcuno alle loro spalle.
-Zayn.-storse la bocca Liam, stringendo più forte Louis prima di lasciarlo andare, sentendolo ridere contro la sua spalla.-Cosa ci fai qui? E non dirmi che sei venuto a farti una cultura, perchè non ci credo nemmeno se lo vedo.-
-Sono solo venuto a dare un'occhiata, magari capisco cosa ti rende così acido.-
-Probabilmente la tua presenza.-sbuffò Liam.
-Mi ferisci, Payne.-ghignò, prima di voltargli le spalle e uscire dal negozio, non prima di aver borbottato un "arrivederci, Lou caro."
Louis lo guardò uscire, poi si voltò verso Liam con sguardo interrogativo.
Liam scrollò le spalle.-Lascia perdere.-sospirò.

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