capitolo trenta

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Louis si lasciò guidare al centro della pista dal ragazzo che lo aveva invitato a ballare.
-Come ti chiami, piccolo?-gli chiese quello, poggiandogli una mano su un fianco e facendolo irrigidire.
-Louis.-rispose.
-Io sono Andy.-sorrise l'altro, tirandoselo contro e cominciando ad ondeggiare con lui a ritmo di musica.
-Allora, sei un amico di Zayn? Non ti avevo mai visto.-
Louis poggiò con esitazione le mani sulle spalle dell' altro, che però le portò a stringergli i fianchi, facendo avvampare il più piccolo.
-No...sono il coinquilino di Harry. Questo é il mio primo anno.-rispose Louis, imbarazzandosi quando Andy si chinò su di lui per sentire le sue parole nonostante la musica.
Sentì nelle orecchie la risata del più grande e iniziò a pensare che forse sarebbe stato meglio restarsene a fare da tappezzeria. La vicinanza di quel ragazzo lo metteva a disagio e si rese conto che avrebbe voluto che ci fosse Harry al suo posto.
-Harry? Harry Styles? Ma dai, dicono che sia un coinquilino tremendo.-rise Andy.
Louis scrollò le spalle, cercando con una certa nonchalance di mettere un po' di distanza tra sé e l'altro, che continuava a stringerselo contro, quasi togliendogli il fiato.
-Non é male.-disse, incerto. Nel frattempo però pensava alla ragazza che si strusciava su di lui poco prima e sentiva una sensazione a metà tra gelosia, rabbia e la delusione cocente di essere stato definito semplicemente il suo coinquilino. Chi era quella ragazza? Che fosse una delle tante con cui, secondo Niall, andava Harry? O peggio, la sua fidanzata? E lui allora che cos'era per Harry? A quanti diceva "mi piaci" ?
Louis sospirò, immerso in queste domande.
Andy poggiò le mani sui fianchi di Louis, cercando di superare la barriera del maglione portando le dita sotto di esso, ad accarezzare la pelle nuda del più piccolo, che avvampò e tentò di divincolarsi.
-Le tue mani...-fece per dire, totalmente rigido. Stava seriamente pensando di fuggire a gambe levate da quell'appartamento.
-Su, piccolo Louis, non fare l'innocentino.-rise Andy, chinandosi su di lui e respirando sul suo collo. Il ritmo del cuore di Louis accelerò furiosamente e lui mise le piccole mani sul petto dell' altro, tentando di allontanarlo leggermente. Poi si sentì tirare indietro e la sua schiena cozzò contro un petto muscoloso che conosceva bene. Harry.
-Fuori dai coglioni, Andrew.-ringhiò il riccio, passando le braccia intorno alla vita di Louis, che si rilassò immediatamente contro di lui.
Andy alzò le braccia, sbuffando.-Ma tu non ti stavi facendo Anna?-
-Fatti i cazzi tuoi.-sbottò Harry, trascinando Louis alla porta d'ingresso e poi fuori dall' appartamento. In corridoio lo sbattè contro il muro, seppur senza fargli alcun male, e lo baciò con irruenza, approfondendo immediatamente il bacio e stringendo i polsi di Louis tra le mani, facendo sì che fossero premuti contro il muro.
Il più piccolo, dopo gli iniziali attimi di stordimento, voltò la testa dall' altro lato, serrando le labbra, e tentò di divincolarsi.
-Davvero non ti capisco, Harry.-disse con rabbia.-Non capisco se per te sono qualcosa o se sono solo uno dei tanti che ti fai.-sbottò.
-Non sei uno dei tanti, cazzo!-quasi gridò Harry, stringendo più forte i suoi polsi ma ammorbidendo immediatamente la presa quando Louis emise un mugolio di dolore.
-Però hai detto a quella ragazza che sono "solo il tuo nuovo coinquilino" e mi hai lasciato lì da solo per andare a strusciarti su di lei. E poi fai una scenata se io faccio lo stesso!-ribattè Louis, furioso.
-Non sono andato a strusciarmi su di lei.-tentò di replicare il riccio. Louis scosse la testa.-Cazzate! E ora lasciami andare.-
-Così puoi tornare a fare la troia con Andrew?!-sbottò Harry, pentendosi immediatamente. Ma prima che potesse aprire bocca per scusarsi o ritrattare ciò che aveva detto, Louis gli tirò uno schiaffo così forte da fargli voltare la testa e si allontanò velocemente. Scese le scale a due a due e uscì al buio fuori dal dormitorio, iniziando a camminare velocemente senza neanche fare caso a che direzione stesse prendendo. Le parole di Harry gli risuonavano in testa e avrebbe solo voluto Liam a consolarlo. Frugò nelle tasche dei suoi jeans fino ad estrarne il cellulare e con le mani tremanti compose il numero dell'amico.
-Pronto? Louis?-rispose la voce dall' altra parte.
-Liam...-sussurrò il ragazzo, prima che il cellulare gli venisse strappato di mano e la chiamata venisse interrotta da Harry, che premette il tasto di termine chiamata con stizza. Louis gli tolse il cellulare di mano, guardandolo con disprezzo.-Che cazzo fai?!-
-Lou, non volevo dire nulla di ciò che ho detto e non...-iniziò Harry, subito interrotto dal più piccolo.
-Ma l'hai detto! Parli sempre a sproposito e io...-la sua voce si ruppe e temette di iniziare a singhiozzare.-Io non capisco più nulla, né cosa sono per te né cosa voglio che tu sia per me e...-
-Diventa il mio ragazzo.-lo fermò Harry, avvicinandosi fino ad asciugare le lacrime che gli si erano formate agli angoli degli occhi.-Mi dispiace, stasera volevo ballare con te, starti vicino tutto il tempo e...-
-E invece sei andato via con quella ragazza.-concluse per lui Louis, sorridendo amaro.
-Lo so. Ma Anna non conta nulla per me e non é affatto vero che sono andato con lei! Da quando ti ho detto che mi piaci non ho più nemmeno baciato nessuno. La mia attenzione é stata sempre su di te. E quando lei mi ha chiesto chi eri io...non sapevo cosa dire e ho detto una mezza verità: é vero che sei il mio nuovo coinquilino, ma per me sei la persona con cui vorrei stare tutto il giorno, che vorrei coccolare, che mi piace da impazzire e di cui sono tremendamente geloso, tanto da dire cose che non penso e da agire in modo avventato. E mentre ballavo con lei, quando ti ho perso di vista, ho detto ad Anna ciò che ho detto a te ora.-disse.
-Anche io...-
-Cosa?-
-Anche io ero geloso, perché lei é così bella e con te era così...disinibita. Ho pensato che con lei non avrei potuto competere. Ed ero arrabbiato con te perché mi avevi trattato come se non significassi nulla....per questo ho accettato l'invito di Andy. Ma avrei voluto ballare con te.-
Harry cancellò le lacrime che avevano iniziato a cadere sul volto di Louis con dei piccoli baci.-Tu sei molto più bello di lei Lou, sia fuori che dentro.-mormorò sulla sua pelle. Poi lasciò un piccolo bacio sulle sue labbra morbide, stringendo le sue mani e attirandolo a sé in un abbraccio.
-Prima dicevo sul serio, comunque. Avrei dovuto chiedertelo molto prima, ma vuoi stare con me, micino?-
-S-stare con te?-
-Ti sto chiedendo se vuoi essere il mio ragazzo, se posso dire a tutti che sei mio.-sussurrò sul suo collo, tenendolo stretto a sé come se avesse paura di vederlo scappare.
-Potrò fare lo stesso anch'io?-chiese titubante Louis. Harry rise, sentendolo tremare sotto di sé. -Sì, certo, Lou.-sorrise, intenerito.
-Allora...penso vada bene.-mormorò Louis, rilassandosi tra le braccia di Harry.-Voglio stare con te.-

Il capitolo è più lungo del solito ed é stato un vero parto :C
Secondo voi Louis fa bene a perdonare sempre Harry? E cosa ne pensate della figura di Harry???? Mi farebbe piacere se mi deste le vostre opinioni!!
Grazie mille per tutte le visualizzazioni (oddio abbiamo superato le mille sclero ) , per i voti e i commenti!! Vi amo tantissimo ♥·♥

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