capitolo trentasei

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Louis la mattina dopo si svegliò quando percepì qualcosa di umido colargli lungo la guancia. Quando si rese conto che era Niall che gli sbavava sulla faccia, spalmato sopra di lui con braccia e gambe, si tirò su di scatto, passandosi una mano sulla guancia e facendo una smorfia disgustata, corredata da un "ew, Niall!".
Liam, sentendolo alzarsi di scatto, si tirò a sedere a sua volta, socchiudendo gli occhi assonnati.-Lou, che succede?-chiese con uno sbadiglio.
-Niall mi stava sbavando sulla faccia!-si giustificò. Liam fece un gesto disinteressato con la mano, come a liquidare la questione.-Lo fa sempre.-asserì.
-Se volete fare conversazione uscite da qui! Io voglio dormire.-si lamentò il diretto interessato, rifiutandosi categoricamente di aprire gli occhi. Liam alzò entrambe le mani con un sospiro e si avviò verso la cucina, seguito quasi subito da Louis.
Mentre facevano colazione, il più piccolo non poteva smettere di tormentarsi su una questione, che decise infine di esporre all'amico.
-Perchè Harry ti odia a tal punto?-se ne uscì. Quando Liam puntò lo sguardo su di lui, Louis scrollò le spalle.-So che non vuoi parlarne ma io...io vorrei solo capire. Vorrei capire perchè è stato disposto a ingannarmi in questo modo per il gusto di farti del male...io...-non concluse la frase, limitandosi a sospirare, affranto.-Io non pensavo che qualcuno potesse essere capace di tanto.-
-Tu vuoi giustificarlo, Lou.-gli fece notare Liam.-Ma non ha giustificazini,  perchè tu non c'entravi nulla con quello che è successo tra noi.-
Louis abbassò il capo. Forse Liam aveva ragione, si ritrovò a pensare: stava cercando una giustificazione per il comportamento di Harry.
-Comunque, ti racconterò quello che è successo.-riprese il più grande.-Vedi, quando ho cominciato il college io e mio padre avevamo parecchi problemi economici. Mia madre se ne era appena andata, si era rifatta una vita lontano da noi e mio padre era un semplice bibliotecario. Abitavamo lontano dal campus e non voleva che rinunciassi al mio sogno di studiare letteratura ma, nonostante la borsa di studio, non era in grado di pagarmi il dormitorio. Non volevo gravargli sulle spalle più del dovuto, così decisi di abbandonare l'università dopo il secondo esame e fu a quel punto che incontrai il preside Styles. Quando venne a sapere che un alunno brillante come me voleva abbandonare, mi spronò a dirgli quali motivi mi spingessero a una simile scelta e mi propose una specie di...accordo, diciamo. Non avrei dovuto preoccuparmi delle spese del dormitorio e della retta, ma in cambio avrei dovuto diventare il coinquilino di Harry. Avrei dovuto...diventare suo amico e spingerlo ad abbandonare la kick boxing, indirizzandolo verso gli studi.-a quel punto Liam sospirò e abbassò lo sguardo sulle sue mani, che si intrecciavano tra loro nervose.-Inizialmente, sai, mi parve un ottimo compromesso. Mi sembrò addirittura di fare del bene ad Harry, di riportarlo sulla retta via. Ma più mi avvicinavo a lui, più mi rendevo conto di quanta passione mettesse in ciò che faceva e, allo stesso tempo, mi resi conto del male che gli avrei fatto se avessi continuato a fare ciò che suo padre voleva. Decisi di parlarne con suo padre, di recidere il nostro accordo, anche a costo di dover abbandonare il college, perchè non potevo più sopportare di ingannare in quel modo un amico. Comunque, il padre di Harry mi disse di rifletterci ancora qualche giorno ma quando tornai al dormitorio trovai ad aspettarmi Harry, che aveva scoperto tutto. A quanto pare un suo amico aveva sentito il colloquio che avevo avuto con il preside e glielo aveva riferito. Comunque, iniziò ad urlarmi contro di non farmi più vedere e...sai, le cose che si dicono in questi casi. Tentai di spiegarmi, di parlargli, ma quando mi avvicinai a lui mi dette una spinta e caddi giù dalle scale, rompendomi un braccio. Il padre di Harry mi cambiò immediatamente di stanza e mi disse che sarei potuto rimanere al dormitorio, se avessi voluto, perchè voleva in qualche modo ripagarmi di ciò che era successo. Comunque, nel tempo che avevo trascorso con Harry, mio padre, libero dalle tasse scolastiche e dalle spese del dormitorio, aveva messo da parte abbastanza soldi per aprire la libreria che abbiamo ora, e per un periodo abitai con lui. In seguito sono andato ad abitare qui e non ho messo più piede al dormitorio. Ho provato, i primi tempi, a parlare con Harry, ma non ha più voluto sapere nulla di me da quel giorno e abbiamo finito per ignorarci a vicenda, nonostante lui non abbia mai smesso di provare rancore verso di me. Io ho tradito la sua fiducia, Lou. Ho tradito la nostra amicizia.-concluse, stringendosi nelle spalle con una smorfia di dolore sul viso. Louis, dopo aver ascoltato attentamente il suo racconto, senza mai cercare di interromperlo, si alzò lentamente dalla sedia e si portò davanti a lui, abbracciandolo forte.-Mi dispiace.-disse.
-E di cosa?-rise amaro Liam.
-Non lo so...di tutto. Non avrei dovuto forzarti a raccontarmi tutto questo e...in parte penso di poterti capire. Insomma, eri in una brutta situazione, e non sei stato più di tanto a riflettere. Il fatto però che alla fine avresti preferito abbandonare l'università pur di non ferire Harry secondo me la dice lunga...eri disposto a lasciar andare il tuo sogno dopo esserti affezionato a lui...-disse.
-Sì, con il tempo avevo iniziato a capirlo sai? Inizialmente mi sembrava solo un ragazzino viziato che non aveva voglia di studiare. Un pò lo odiavo all'inizio. Lui poteva avere tutto e sprecava la sua opportunità così. Poi ho visto la passione che aveva per la kick boxing e ho capito che non era un capriccio...era...era tutto ciò che amava. E nè io nè suo padre avremmo mai potuto indirizzarlo su un'altra strada. Ho iniziato ad ammirarlo, a quel punto.-sorrise.-Ciò non toglie che ora io desideri ucciderlo con tutto me stesso.-sbuffò.-Dopo il nostro litigio, e anche a causa dei problemi con la sua famiglia e dei giri che ha cominciato a frequentare,  è cambiato, è diventato l'essere insensibile e menefreghista che conosci. Per questo ti avevo detto di stare lontano da lui...-
-Lo so...ora me ne rendo conto. E fa male.-disse con un singhiozzo debole, accasciandosi sulla spalla di Liam, che lo strinse forte a sè.
-Sai...avevo deciso di fare l'amore con lui...ti rendi conto? L'unica nota positiva di questa storia è che mi hanno aperto gli occhi prima che potesse distruggermi del tutto.-mormorò. Liam sospirò forte, stringendolo a sè.-Sì, voglio decisamente ammazzarlo.-disse, facendo sorridere debolmente Louis.
Improvvisamente il cellulare di Liam cominciò a squillare e, quando il ragazzo guardò lo schermo, sbiancò leggermente.
-È Harry.-proferì.

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