capitolo trentanove

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-Torna a casa con me, Lou.-mormorò Harry, sentendo il più piccolo rilassare leggermente le spalle e abbassare lo sguardo, ancora un po' esitante.
-Ti giuro che non ti farò soffrire mai più. Permettimi di dimostrarti quanto io tenga a te.-sussurrò al suo orecchio, chinandosi su di lui e lasciando che i capelli disordinati del più piccolo gli solleticassero le guance. Louis, da sopra la sua spalla, guardò Liam, come a chiedere se fosse davvero la cosa giusta, e l'amico sbuffò piano e annuì, scrollando le spalle come a dire "dagli una possibilità, al limite te ne torni da me."
-Okay...-annuì Louis, vedendo il volto di Harry illuminarsi e aprirsi in un sorriso. Il riccio rivolse un cenno di saluto a Zayn e una breve occhiata a Liam, prima di prendere per mano Louis e di scortarlo fuori dalla facoltà, in direzione dell'appartamento. Del loro appartamento.
-A causa tua continuo a saltare lezioni. Se tuo padre deciderà di espellermi gli farò presente che è solo colpa tua.-sorrise Louis mentre si lasciava alle spalle la porta del dormitorio e salivano le scale.
-Colpevole.-ghignò il più grande, aprendo la porta dell'appartamento e concedendosi finalmente di guardare in faccia Louis, che sembrava un po' a disagio.
-Posso baciarti, adesso?-chiese in un sussurro.-Ho davvero raggiunto il mio limite.-sorrise. Avrebbe voluto baciarlo appena lo aveva visto varcare la soglia della facoltà, appena aveva sentito la sua voce alle spalle...appena Louis aveva ammesso di essere innamorato di lui. Dio, se gli era mancato.
Louis ridacchiò e si sporse a lasciargli un lieve bacio sulle labbra, che Harry si premurò di rendere più intenso, premendo forte le labbra sulle sue, quasi avesse un bisogno fisico di sentirlo di nuovo vicino. Lentamente introdusse la lingua nella bocca del più piccolo, rendendo il bacio più bagnato e passionale, e portò le mani a stringere i fianchi dell'altro, avvicinando ulteriormente i loro corpi. Louis, a sua volta, intrecciò le mani al suo collo, accarezzandogli piano l'attaccatura dei capelli e alzandosi quanto più possibile in punta di piedi, per raggiungere meglio le labbra del più grande. Gli sembrava di essere finalmente tornato a respirare. Si staccarono piano, ansimando leggermente, ed entrambi non poterono trattenere il sorriso spontaneo che nacque sulle loro labbra rese turgide dal bacio che si erano scambiati.
-Harry...-iniziò Louis, fissandolo deciso negli occhi, ma con il rossore ad imporporargli le guance.-Quando mi hai detto di voler fare l'amore con me...era per la scommessa con Zayn?-chiese, senza staccare gli occhi da quelli del più grande.
Harry scosse forte la testa, non distogliendo mai lo sguardo da Louis per provargli la sua sincerità.-No, Lou. Tutto ciò che ho fatto da quando ci siamo baciati, quella notte a Londra, è stato perchè lo volevo. Ho smesso di pensare alle idee di Zayn dopo averti conosciuto davvero, solo che non avevo il coraggio di ammettere, nè a me stesso nè al mio migliore amico, di star cambiando, di starmi innamorando per la prima volta nella vita. Quella sera non avremmo scopato, Lou. Quella sera avremmo fatto l'amore.-sussurrò Harry sulle labbra del più piccolo, tornando poi a baciarlo e ad immergersi del tutto nel suo sapore. Louis sorrise a quelle parole e a quel bacio, il cuore contratto in una morsa emozionata e gli occhi lucidi, cercando di trattenere le lacrime di gioia per le parole di Harry. Si staccò da lui con dolcezza, sorridendo per il mugolio insoddisfatto che emise, e mormorò.-Voglio fare l'amore con te.-
Il più grande quasi si soffocò con la sua stessa saliva, sgranando gli occhi a quell'affermazione.-Lou, non sei costretto, se non ti senti pronto. Posso aspettare tutto il tempo che vuoi.-lo rassicurò, ma il più piccolo scosse la testa.-Ne sono sicuro.-sorrise.
Harry a quel punto, perso il freno che gli impediva di spingersi oltre con il ragazzo di cui era innamorato, assalì la sua bocca con un bacio irruento, che voleva trasmettere al più piccolo tutte le emozioni che stava provando in quel momento. Si sollevò dalle sue labbra, compiacendosi dello sguardo estasiato di Louis dopo il suo bacio, e si chinò a baciargli il mento, la mascella, il collo sottile e niveo...
-Puoi fermarmi, Lou.-gli disse, senza staccare le labbra dalla sua pelle.-Puoi fermarmi quando vuoi.-
Aspettò che Louis annuisse in assenso e lo sollevò senza sforzo, trasportandolo come se pesasse meno di niente fino alla sua camera, dove lo adagiò sul letto matrimoniale, spostandosi sopra di lui senza tuttavia gravare sul suo corpo.
Gli lasciò baci leggeri su tutta la pelle lasciata scoperta dal collo della maglietta e infine gli sfilò l'indumento, proseguendo con la sua scia di baci fino al suo ombelico. Tornò poi sulle sue labbra e lo baciò, inserendo subito la lingua nella sua bocca e beandosi dei suoi sospiri mentre gli accarezzava i fianchi scoperti. Louis intanto gli passò le mani sulla schiena in lente carezze, portando poi le mani a sfilare la maglia di Harry, interrompendo il bacio giusto un secondo.
Mentre ancora si baciavano, avvinghiati uno all'altro, Harry scese a slacciargli i pantaloni, strattonandoli giù con entrambe le mani e lanciandoli da qualche parte della stanza, scendendo con le mani ad accarezzare le coscie di Louis dopo essersi staccato da lui, per poi depositare baci delicati sul suo stomaco e sui suoi fianchi, sentendo il più piccolo che ansimava. Mentre con la bocca gli baciava il petto e si soffermava a leccare ora uno ora l'altro capezzolo, sentendo i gemiti di Louis farsi leggermente più acuti quando ciò succedeva, iniziò a massaggiare il suo membro ancora avvolto nei boxer, prima di sfilargli anche quell'ultimo indumento. Louis lo fece rialzare e lo portò a baciarlo nuovamente sulle labbra ed Harry non si fece pregare, baciandolo mentre si liberava a sua volta dei pantaloni e dei boxer, divenuti troppo stretti.
-Possiamo ancora fermarci, Lou.-lo rassicurò, vedendolo irrigidirsi leggermente quando furono entrambi nudi. Louis scosse la testa.-Non voglio che ci fermiamo.-gli sorrise, sebbene con un po' di nervosismo, che Harry si ripromise di far sparire a forza di baci. Estrasse dal cassetto del comodino il lubrificante e un preservativo, senza mai smettere di passare le mani sul corpo del più piccolo, che tremò di piacere quando Harry andò a massaggiare il suo membro, libero finalmente dalla barriera dei boxer. Senza smettere di accarezzarlo sulla sua intimità e beandosi dei suoi sospiri sempre più affannati e dei suoi gemiti leggeri quando gli strofinava la punta con il pollice, stappò il lubrificante e se ne versò un po' sulle dita, riscaldandolo mentre incitava Louis ad aprire di più le gambe, andando poi ad insinuare il primo dito nella sua apertura, sentendolo immediatamente irrigidirsi. Complici le parole dolci che gli sussurrò all'orecchio per tutto il tempo e il movimento della sua mano sul membro del più piccolo, Louis rilassò i muscoli, rendendo più agevole l'entrata del secondo e poi del terzo dito. Quando poi andò a toccare la sua prostata, Louis emise un forte gemito stupito e tremò, venendo nella mano di Harry, che sorrise e si chinò a baciarlo, togliendo le dita da dentro di lui.
Louis si lasciò baciare docilmente, assecondando il compagno e portando una mano ad accarezzargli i ricci, ancora un pò sconvolto dall'orgasmo improvviso. Harry aspettò che si fosse ripreso del tutto, poi lo fece mettere seduto stringendolo a sè e guidò una sua mano a stimolare il suo membro duro e dolorante. Louis lo guardò negli occhi tutto il tempo, temendo di sbagliare qualcosa ma venendo continuamente rassicurato dal più grande, che sospirava in apprezzamento.
-Basta così, Lou.-disse ad un certo punto, allontanando la mano da lui e portandolo a distendersi nuovamente e ad aprire di più le gambe per fargli spazio. Prese ancora in mano il lubrificate e, dopo essersi infilato il preservativo, ne versò una generosa porzione sul suo membro eretto, poi si chinò a baciare Louis e lo guardò negli occhi.
-Sei pronto?-chiese. Quando il più piccolo annuì, si spinse lentamente dentro la sua apertura, senza mai smettere di baciarlo dolcemente e di sussurrargli all'orecchio rassicurazioni per far sì che si rilassasse.
Quando fu completamente dentro, iniziò a dare le prime spinte, lente e cadenzate, e solo quando il viso di Louis fu completamente rilassato e dalla sua bocca cominciarono ad fuoriuscire sospiri di piacere si concesse di aumentare il ritmo, cambiando angolazione ed andando a toccare di nuovo la prostata del più piccolo, che gemette forte e intrecciò le gambe al bacino di Harry, stringendo i suoi ricci tra le dita e inarcando il collo, che il più grande iniziò a baciare e leccare mentre si spingeva più forte dentro di lui. Entrambi arrivarono ben presto al limite e Louis fu il primo a venire tra i loro stomaci, seguito, dopo un altro paio di spinte poderose, da Harry, che si chinò a baciarlo un ultima volta e poi si sfilò da lui, crollando al suo fianco e togliendosi il preservativo, per poi aprire le braccia e lasciare che il più piccolo si accoccolasse tra di esse.
-È stato bellissimo.-sussurrò Louis contro il suo petto, beandosi delle carezze del suo ragazzo e dei suoi soffici baci tra i capelli.
-Sì.-concordò Harry.-Ti amo.-aggiunse, stringendolo più forte a sè come a non volerlo vedere sparire.
-Anche io.-sussurrò Louis, addormentandosi quasi subito tra le braccia del più grande, che li coprì entrambi e rimase ad osservare il suo micino dormire tra le sue braccia. Si sentiva finalmente a casa.

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