LA MONTAGNA NON PERDONA!

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Lucy si svegliò al fastidioso suono della sveglia, il tipico telefono che squillava in maniera insopportabile, finché non ti decidevi a uscire dal tuo nido caldo per alzare la cornetta.
Con difficoltà, per l'abbraccio del ragazzo, riuscì a far cessare quel fastidioso suono, riportando il silenzio nella stanza.
Erano le sette, Lucy non voleva fare altro che farsi piccola piccola in quel letto caldo e accogliente, si coprì fino al mento con le coperte e si voltò verso il suo ragazzo.
Natsu dormiva sul fianco, le coperte fin sopra il naso, sembrava sereno e ancora bello addormentato, Lucy lo guardò, era la seconda volta che passavano un'intera notte insieme, i capelli rosa gli finivano in tutte le direzioni e il respiro era sereno e regolare.
Gli massaggiò l'attaccatura dei capelli, avvicinandosi ancora di più a quel corpo caldo.
"Come sei bello ..." sussurrò abbracciandolo.
Lucy aspirò a gran polmoni il profumo che il ragazzo emanava, anche quel giorno d'estate il suo profumo aveva ricoperto federe e lenzuola.
Natsu iniziò a mugugnare, segno che si stava svegliando, posò la mano tatuata sulla vita della bionda. "Buongiorno" disse con la voce impastata dal sonno e con un lieve mal di testa.
"Giorno" rispose la ragazza massaggiandogli i capelli rosati.
Natsu la baciò sulle labbra, venendo subito ricambiato; provò a spingersi un po' oltre, mordendole leggermente il labbro inferiore.
Lucy ricambiò vivamente, finché le loro bocche non si incontrarono, i due iniziarono a muoversi, le loro gambe si scontravano e incrociavano, le mani che si toccavano.
Natsu si mise a pancia in su e si portò la bionda sopra di lui, continuando a baciarla, giocando con i suoi capelli dorati.
Sentì qualcosa nascere dentro di lui, quella voglia che da molto gli era stata mancata, quel desiderio di mandare tutto a fottersi e di assecondare solo i suoi pensieri, decisamente, poco casti.
Mise le mani sotto la maglia della maga, sentendo la sua pelle scaldata da lui tutti la notte, sospirò al termine dell'ennesimo bacio, lasciandosi andare per un momento.
Lucy smise di baciarlo quando sentì la reazione del corpo del ragazzo ai loro baci, uno strano imbarazzo rese tesa l'aria nella stanza.
Natsu la fece sedere nella piazza vuota nel letto e si mise seduto a sua volta. "Scusa ... forse stavamo andando oltre ... io stavo andando oltre"
"No ... insomma, non è nulla, è una cosa naturale no?"
"Già ... Naturale" disse con irritazione della voce.
"Che c'è?" chiese notando il tono del ragazzo.
"Lucy, cazzo, sei tu che mi fai quest'effetto. Prima mi provochi e appena mi lascio andare tu torni sulla difensiva." sospirò "Ma che dico! Non è colpa tua, ti spingi fin dove te la senti e hai ragione, è tutto un mio problema ..."
Lucy gli prese la mano, fissò la rosa tatuata per un attimo, era la prima volta che aprivano seriamente quel genere di conversazione.
"E' importante per te?"
Natsu scoppiò a ridere a quelle domanda, si buttò sul materasso senza smettere.
"Che hai?"
"E' una cosa che mi piace ... e in qui sono bravo"
"Modesto" disse Lucy guardandolo prendere possesso di tutto il letto matrimoniale.

Tutta la scuola si ritrovò per la colazione, due tavolate lunghissime da cui partivano brusii e cibi volanti.
Natsu era seduto davanti a Lucy, intenta a imburrare una fetta di pane, stava per aprire la scatolina della marmellata, quando sentì qualcosa strusciarsi sulla sua gamba. Alzò lo sguardo, vedendo Natsu alzarle un sopracciglio mentre sorseggiava il suo caffè.
Lucy si morse il labbro sentendo il piede del ragazzo sulla sua gamba, spalmò la marmellata sulla fetta di pane poi lo leccò.
Natsu inzuppò la brioche nel caffè poi la mise in bocca con un gesto "Sexy", facendo ridere incontrollabilmente la ragazza.

"Un attimo di attenzione plebea" disse Wakaba alzandosi, tenendo la sua posa rigida e impostata.
"La scorsa notte è stato rivelato uno strano movimento a tarda ora nel corridoio a ora inoltrata. Siete pregati dopo il coprifuoco di restare nelle vostre stanze.
Grazie mille per l'attenzione, tornate a sfamarvi come animali." terminò risedendosi insieme agli altri colleghi.

"Cosa vuoi fare oggi?" chiese Natsu prendendole la mano.
"Non lo so, che ne dici di pattinare?"
"Io. Non. Pattino." disse fulminandola.
"E cosa vorresti fare?" chiese.
Il ragazzo sorrise alzando gli occhi al cielo. "Magari qualcosa da fare fuori dalla stanza."
"Oh non stavo immaginando una stanza." rise "Dai, seriamente cosa facciamo?"
"Levy cosa fai oggi?"
"Io e Gajeel andiamo a fare giro nel paesino qui vicino."
i due si guardarono, avevano trovato cosa fare quella mattina.

A LITTLE PIECE OF LOVEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora