SEI DI MATTINA

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Natsu usci dalla palestra, aveva perso le traccia di Lucy nella confusione generale.

Fece un giro intorno al campo di lacrosse li vicino per smaltire la rabbia e il nervoso, avrebbe voluto urlare, no sapeva cosa, solo gridare.

Con le mani nella tasche della giacca di pelle diede un calcio alla fila di spalti, la struttura tremò leggermente.

I suoi pensieri venero interrotti dalla figura maschile tra gli spalti, annusando l'aria si diresse verso quella persona.

Era seduto su una delle panche, lo riconobbe subito "Yo amico" disse facendolo sobbalzare.

Gerard nascose ciò che aveva tra le mani, guardando Natsu sorpreso "E tu che ci fai qui?"

"Cerco un po' di tranquillità" disse togliendosi le corna dalla testa "Tu che stai fumando?"

Gerard mostrò lo canna che bruciava tra le sue dita, facendo un tiro. Natsu si sedette accanto a lui.

Il campo da lacrosse era deserto, la musica della palestra si sentiva in sottofondo, era una notte stellata.

"Ti sei nascosti qui per sballarti o stai festeggiando la nomina?" chiese giocherellando con la corona di plastica, bel premio per il miglior costume,senza dubbio.

Gerard gli allungò la canna consumata ormai a metà "E tu?" chiese solamente.

Natsu la prese tra le dita e fece un tiro, tossendo "vorrei essere fatto come te" disse solamente.

"Amico, tu pensi che quel cane stia bene?"

"Che cane?" chiese il rosato guardando nella penombra del campo.

"Quello vicino all'unicorno" disse a bassa voce.

Natsu si tolse dalle labbra la sostanza, un allucinogeno era meglio evitarlo quella sera, non voleva vedere altro.

"Sto scherzando" disse facendogli riavvicinare la mano alla bocca "E' la soluzione per i problemi d'amore"

"E tu che ne sai?"

"Amico ho visto tutta la scena, è stato uno schiaffo davvero potente! Vuoi parlarne?" chiese con un strano tono di voce, chissà da quanto era lì.

Natsu si fissò per un attimo le scarpe sospirando "Ne hai un altra?" chiese serio.

"E gli ho detto che era finita e ora vuole rendermi la vita impossibile!" disse Natsu, urlando le ultime parole, era sdraiato sulla panca una fila sopra quella dove era seduto Gerard, che guardavo le stelle rispondendo a versi.

Natsu lo aveva usato come sfoghi, raccontandogli tutta la storia, con la canna in bocca e un bracci a coprirgli gli occhi, aveva la luce del lampione in faccia.

"Amico" disse Gerard senza guardarlo, con le braccia strette al petto "Stavi con una puttana bella tosta" restò con la bocca leggermente aperta a guardare il firmamento.

"Già" disse tossendo.

"Amico, io ci correrei dietro a quella Lucy"

"Non voglio un altro schiaffo"

Gerard si sedette sulla panca del rosato "Ascolta amico, io cercherei di farmi perdonare, se ti piace davvero"

Natsu si tirò su col busto, estrasse il telefono e guardò il telefono, nessun messaggio, nessuna chiamata.

"Sono le cinque, alle sei vengono a sistemare il campo, sarà meglio andarcene"

"Alle sei?"

"Si, amico, le sei di mattina" disse alzandosi lentamente.

A LITTLE PIECE OF LOVEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora