HELP

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La sveglia suonò nella stanza disordinata, da cui dei timidi raggi di sole entravano dalle fessure della tapparella abbassata. Natsu era sdraiato nel letto sotto le coperte, quella mattina aveva bruciato scuola ma non aveva potuto farne a meno.

Dolore, ecco cosa provava ogni volta che tentava solo a muore un dito, ogni muscolo del corpo era ancora dolorante dalla partita; faticava pure a mettersi a sedere per il mal di schiena, stava iniziando a domandarsi quanti muscoli ci fossero nel corpo umano e se fosse possibile strapparli tutti insieme.

Iniziò a fissare il soffitto, il vero problema non era il corpo ma l'orgoglio, detestava perdere.

Faticosamente si mise sul fianco sussultando quando lo zigomo gonfio toccò il cuscino, dopo che Sting era stato portato via in ambulanza si era scatenato il caos.

Gajeel era andato a dare fastidio a quelli della squadra avversaria che risposero alla prepotenza del metallaro fino ad arrivare alle mani, Natsu e Rouge intervennero per separarli finché il giocatore che aveva dato rogne al numero sette non gli rifilò un pugno appena sotto l'occhio.

Dovettero intervenire gli allenatori e alcuni docenti per separarli, non fu un bello spettacolo anche ad un giocatore della squadra avversaria ricevette un pugno dritto al naso rompendolo.

Non sapeva che conseguenze avesse avuto sul suo futuro da titolare, i coach si erano messi a litigare sonoramente dopo aver rimandato tutti negli spogliatoi e l'esito della partita non era ancora chiaro.

La porta cigolò leggermente mentre Zeref entrava in camera seguito dalla luce del sole.

"Sei ancora lì? Mi fa strano vederti così tranquillo" scherzò avvicinandosi al letto.

"Non riesco a muovermi" disse senza guardare il fratello.

"Ma sentilo! Pensa al fratello della tua ragazza col menisco spaccato"
"A lui fa male un ginocchio a me ... tutto"

"Ti farebbe male tutto tranne la faccia se non ci avessi messo del tuo ... hai ancora qualche problema con la rabbia ... pensandoci è anche un po' colpa mia, non avrei dovuto regalarti un sacco da box" disse sedendosi sul bordo del materasso.

"Senti Zeref ... ti ricordi alla vecchia scuola che venivo considerato uno dei migliori? Tutti dicevano che era capitano fantastico anche se ero uno dei più giovani e che la squadra era una delle migliori. Quando ho giocato contro Laxus ero ... non spaventato ma ..."

"Non c'è nulla di male ad avere paura"
"Non era Laxus a fermi paura ma ... il pensiero che una volta ero identico a lui. L'infortunio di Sting, ne ho causati tanti anche io."

"Sai hai diciassette anni, sei ancora in tempo per commettere degli spagli, ci saranno molte altre situazioni dove ne uscirai sconfitto. Il mio consiglio è prendere tutto ciò che c'è di positivo, hai sbagliato qualcosa? La prossima volta sarà giusta se capisci il tuo errore."

Natsu sorrise "Come sai cosa dire sempre al momento giusto per tirare su il morale alle persone?"

"Con un fratello bipolare come te ho fatto molta pratica" si alzò "Comunque ero venuto a dirti che il pranzo è pronto"

"Ma non riesco a muovermi"

"Salterai il pranzo"

lo stomaco di Natsu brontolò.

"Ti prego Zeref aiutami"

"Prendi il meglio da ogni situazione" disse sparendo nel corridoio.

"Sono felice che domani ti dimettano" Lucy era seduta vicino al letto del fratello.

A LITTLE PIECE OF LOVEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora